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Comunale di Bergamo
16/10/1960
h.15.00
ATALANTA - TORINO 1-1 (1-1)
Atalanta
: Boccardi, Griffith, Roncoli, Cattozzo, Gardoni, Gasperi, Gentili, Pelagalli, Nova, Favini, Magistrelli. All.: Valcareggi.
Torino: Soldan, Scesa, Lessi, Bearzot, Lancioni, Balleri, Mazzero, Locatelli, Danova, Ferrini, Crippa. All.: Santos.
Arbitro: Samani.
Reti: Gentili 30' (A), Mazzero 33' (T)
Spettatori: 8.000 circa.
Note: Espulso Danova all'89' per proteste, ammonito Lancioni per gioco scorretto. Esordio in Serie A per Mauro Lessi, terzino classe 1933 proveniente dal Livorno.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 ottobre 1960]
Il Torino sta diventando squadra da trasferte: dopo il pareggio di Napoli è venuto questo 1 a 1 di Bergamo, un risultato che deve essere accettato come giusto per l'essenza del gioco, per la condotta di gara e per la sicurezza dimostrata dai torinesi. Mai, o meglio quasi mai, la rete di Soldan ha corso seri pericoli. Una partita, questa, che ha confermato la compattezza morale degli uomini granata, tutti disposti a sacrificarsi per conseguire lo scopo. Se è vero che il Torino non ha brillato, è altrettanto vero che i bergamaschi non hanno fatto meglio e gli uni e gli altri hanno lottato sullo stesso piano tecnico. Come si presenta la squadra torinese alla luce della prestazione di ieri? La risposta non può essere molto ottimistica, ed è bene che i responsabili non dimentichino le risultanze della prova, felice soltanto per il risultato. La formazione ha bisogno di un uomo di peso al centro dell'attacco. Sappiamo di non dire nulla di nuovo, ma dobbiamo ribadire il concetto proprio in questo particolare momento, alla vigilia cioè della riapertura del mercato. Non può infatti considerare positiva la prova di Danova centroavanti; l'esperimento non ha dato frutti, perché né lo stesso Danova né, tanto meno Locatelli, hanno dimostrato di possedere le doti necessarie per la tattica studiata da Santos. Due uomini di punta senza le virtù necessarie. Il resto è noto, anche se Mazzero ha giocato un'onesta partita, anche se Ferrini (impiegato però costantemente come mediano nonostante avesse la maglia numero 10) si è disimpegnato con generosità e profitto, anche se Crippa ha tentato qualcuno dei suoi allunghi. Un attacco troppo povero, come conferma lo stesso gol segnato, dovuto sì ad una prodezza di Mazzero, che è seguita però ad un clamoroso errore del portiere Boccardi. In difesa ha esordito Lessi, un terzino rude e generoso, che ha superato con disinvoltura il salto dalla C alla A. Lessi ha 25 anni, è di Livorno e nel Livorno ha sempre giocato. Non si può dire che sia un asso, ma è un combattente, sicuro nel rimando, prepotente negli interventi. Santos potrà contare su di lui a occhi chiusi, specialmente in considerazione dell'opera d'appoggio (continua e intelligente) di Balleri, che di Lessi è compaesano ed amico. L'Atalanta di questo periodo è una squadra veramente modesta. Le assenze sono numerose e gravi: manca Gustavson, non gioca Maschio, e neppure Longoni, è in cura anche il mediano Pizzi. L'elenco è troppo lungo e comprende nomi troppo importanti per pensare ad una vera Atalanta. I sostituti sono ragazzi di buona volontà, ma non basta la loro azione generosa per coprire le deficienze tecniche. Tutta la manovra è raffazzonata, arruffata, improvvisata. La cronaca della gara è ovviamente scarna. Poca gente sugli spalti; aveva piovuto fino a pochi minuti prima e il campo, in apparenza soffice, nascondeva l'insidia del fondo viscido e fangoso. Difficile reggersi in piedi, difficilissimo manovrare bene. Azioni alterne, un guizzo di Danova senza esito, un tiro di Magistrelli fuori di un palmo. Poco dopo, in uno scontro fortuito, con Magistrelli, Scesa rimaneva a terra per rialzarsi poco dopo zoppicante (contusione al malleolo non grave, tanto che il terzino ha conservato fino al termine il suo posto). Al 30' l'Atalanta ha avuto una rabbiosa impennata: manovra rapida in profondità, Favini ha lanciato Nova, spostato all'ala destra, Balleri veniva superato nello scambio, Lancioni si è lasciato sfuggire Nova che ha decisamente crossato al centro. Preciso e puntuale sulla palla Gentili, al volo, ha segnato. Risposta granata tre minuti dopo: fallo, di Gasperi (un bel granellino di pepe l'ex bolognese) su Danova, tiro di Balleri a parabola sbagliata. Boccardi ha voluto bloccare ma la palla gli è sfuggita e Mazzero, di precisione, l'ha messa nell'angolo alto, alla destra del portiere ormai fuori causa: 1 a 1. In pochi minuti si è risolta la partita, perché più nulla d'interessante doveva verificarsi fino alla fine. Vi è stato un tentativo di Crippa che ha mandato la palla a sorvolare la traversa, si registra un salvataggio quasi sulla linea di porta di Scesa su tocco di testa di Nova (Soldan era stato già superato), si è notato un atterramento di Danova in piena area, non rilevato dall'arbitro. Alla fine uno spiacevole episodio: Danova, in posizione di mezz'ala sinistra, veniva atterrato rudemente da Griffith e da Cattozzo. Reazione del granata al fallo e assembramento attorno all'arbitro, subito accorso. Il sig. Samani ha ritenuto logico mandare negli spogliatoi Danova, che sosterrà dopo di aver reagito ad un volgare gesto d'insulto da parte del terzino nerazzurro. Su questo fattaccio si è chiuso l'incontro, mentre sugli spalti dei popolari si accendeva una furiosa mischia fra un gruppo di tifosi del Torino (avevano incitato i loro beniamini per tutta la gara correttamente) e tifosi dell'Atalanta. A sedare la rissa è intervenuta, dopo alcuni minuti, la forza pubblica.