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Comunale di Ferrara
04/06/1961
h.16.00
S.P.A.L. - TORINO 0-0 (0-0)
S.P.A.L.
: Maietti, Valadé, Bozzao, Corelli, Catalani, Riva, Bagatti, Massei, Montenovo, Carpanesi, Novelli. All.: Ferrero.
Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Ferrario, Cella, Danova, Mazzero, Tomeazzi, Ferrini, Crippa. All.: Santos.
Arbitro: Genel di Trieste.
Reti: -
Spettatori: 8.000 circa.
Note: Giornata a fasi alterne con sole, nuvole ed anche pioggia in alcuni momenti, terreno in ottime condizioni, calci d'angolo 2-2.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 giugno 1961]
Il ''pareggio della logica'' è passato agli archivi. Torino e Spal hanno disputato ieri la partita della prudenza, hanno giocato al piccolo trotto, tanto per non correre rischi, e lo 0 a 0 (risultato giusto e voluto da tutti) è stato il premio esatto dello sforzo sostenuto dai due contendenti. Un pareggio, ricordiamo bene, che significava la certezza di salvarsi dalla B. I granata piemontesi e gli azzurri emiliani raggiungendo quota 30 conquistavano una posizione inattaccabile anche dal fatti meno attesi, ed è comprensibile che gli uni e gli altri abbiano accettato il compromesso del non gioco. Intendiamoci: non è il caso dì parlare di accordo, ma di tacito consenso; due squadre chiuse nel concetto tattico più prudente senza uscire mai dai binari della correttezza. Dopo mesi e mesi di lotta strenua su tutti i campi, una volta tanto gli avversari volevano conseguire lo stesso scopo, le aspirazioni dell'uno non erano in contrasto con quelle dell'altro. Perché allora combattere. Perché rischiare? Oggi a mente serena si può pensare in quale guaio sarebbe incorso uno dei due contendenti se fosse uscito sconfitto a Ferrara: si troverebbe nel bel mezzo della bagarre degli spareggi, farebbe compagnia a Udinese, Bari e Lecco che saranno presto impegnate in partite di qualificazione all'ultimo sangue. Saggio quindi questo 0 a 0, ed accettiamolo come chiusura di un campionato a volte bello a volte triste. Non è questo il momento di fare il bilancio di una annata intera. Possiamo soltanto dire che il Torino ha conseguito lo scopo che si era prefisso all'inizio della stagione: salvarsi dalla retrocessione e valorizzare alcuni giovani per prepararli alle fatiche avvenire. Meta raggiunta: Scesa, Buzzacchera, Cella e Ferrini sono giocatori ormai collaudati da tante imprese, saranno certamente anche domani i pilastri della squadra. ''Nessuno di questi giovani sarà ceduto'', ha dichiarato Gerbi, il dirigente rimasto alla guida della società in questi giorni in cui è assente il reggente Morando. Se, come si spera (anzi come sembra ormai certo), all'inglese Baker si dovesse aggiungere anche una grande mezza ala l'avvenire della squadra granata non potrebbe che tingersi di rosa. Chi sarà questo ''grosso giocatore''? Gerbi e Daidola, che hanno seguito come sempre la squadra nella trasferta di Ferrara, non hanno voluto precisare il nome; non hanno confermato, ma neppure escluso che si tratti del giovane Law (inglese lui pure) o piuttosto di un altro atleta di valore. E' d'obbligo il segreto finché non verrà sottoscritto il contratto. Nonostante il campionato sia ormai finito, i granata non smobiliteranno ancora. La Lega professionisti ha concesso stamane il nullaosta per la gara amichevole contro il Manchester City che verrà disputato mercoledì sera alle 21,15, ed in questa occasione i tifosi potranno veder all'opera Baker. Ci sarà gente sugli spalti del campo granata, si può essere certi. Merita vedere all'opera il primo abbozzo del Torino ''edizione 61-62''.