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Comunale di Bologna
28/01/1962
h.14.30
BOLOGNA - TORINO 2-1 (1-0)
Bologna
: Santarelli, Capra, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Franzini, Vinicio, Bulgarelli, Pascutti. All.: Bernardini.
Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Rosato, Albrigi, Cella, Baker, Law, Crippa. All.: Santos.
Arbitro: De Marchi di Pordenone.
Reti: Bulgarelli 44' (B), Perani 64' rig. (T), Baker 68' (T).
Spettatori: 17.000 circa.
Note: Giornata grigia con molta nebbia, specie sul finire del primo tempo, tanto da richiedere durante l'intervallo l'accensione dei fari, terreno un po' allentato. Espulso all'85' Vinicio, ammonito Bearzot per gioco falloso, calci d'angolo 4-0 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29 gennaio 1962]
Questa sconfitta del Torino a Bologna apre possibilità di lunghe discussioni. Non diciamo che i rossoblu emiliani abbiano rubato la vittoria, desideriamo però elencare subito una serie di episodi importanti In modo da inquadrare l'Incontro a il risultato fiotto una giusta luce: 1) Il goal di Bulgarelli, quello che ha aperto la marcatura, è nato dal caso e per puro caso Rosato non è riuscito a respingere la palla, che carambolando sul montante destro di Vieri è finita in rete; 2) il rigore in favore dal Bologna può essere considerato un regalo dell'arbitro, dimostratosi giudice severissimo in quella circostanza; 3) legata al filo della sorta anche la rete di Baker: tiro bellissimo ma azione confusa; 4) lo strano comportamento dell'arbitro De Marchi, che ha ammonito ora questo ora quello, ha espulso Vinicio per fallo di reazione su Lancioni, chiudendo poi la partita con un minuto esatto di anticipo, senza tener conto del tempo perso in occasione di un incidente e Vieri e al momento dello scontro Lancioni-Vinicio, con il conseguente allontanamento del brasiliano. Dopo questa premessa si potrebbe obiettare: allora la partita fra il Bologna e il Torino avrebbe dovuto concludersi sullo zero a zero. Le vicende del gioco e la troppo modesta prova delle due squadre avrebbero ampiamente giustificato il nullo, perché nessun contendente è prevalso sull'altro, né in concetto tattico, né in campo tecnico, né per virtù del singoli e neppure per gioco d'assieme. Certamente più che il Bologna è il Torino che può lamentarsi di come sono andate le faccende in questa sua trasferta) in terra emiliana; anche se nel comportamento dei torinesi sono state notate pause ed errori che sarebbe illogico nascondere o dimenticare. Forse le fatiche recenti del campionato (e per qualcuno anche extra torneo) hanno lasciato tracce di stanchezza e un leggero calo di forma. Se in difesa si registra sempre un certo equilibrio, all'attacco manca il mordente e specialmente manca l'intesa necessaria per due pericolosità alla manovra. Baker si dà da fare, è caparbio, rude anche, deciso, ma non ha molta collaborazione e l'appunto vale anche per Law, che soltanto a tratti ricorda il meraviglioso atleta dell'inizio di campionato. Anche ieri a Bologna il biondo scozzese ha avuto momenti di grande estro, ma sovente si è fermato quasi come per riposarsi. Crippa è innamorato del suo dribbling, Albrigi alle prese con Pavinato ha confermato buone doti ma anche una notevole inesperienza. Cella infine è apparso stanco per l'allenamento azzurro di mercoledì a Roma. Il Bologna ha avuto il grosso premio di vincere l'incontro, pur giocando al di sotto delle sue possibilità. Si gioca sotto un cielo grigio di nebbia e con temperatura invernale. Circa ventimila spettatori, compresi i seicento fedelissimi giunti da Torino in treno speciale. I granata adottano la solita tattica del doppio centro mediano (Rosato alle spalle di Lancioni); i rossoblu - in maglia verde per dovere di ospitalità - con Franzini quarto mediano. Pallone bianco per favorire la visibilità. Ogni tanto si accendono i riflettori della illuminazione elettrica per diradare la nebbia. La prima mezz'ora fa registrare un certo equilibrio. I granata, con Cella in piena efficienza, tengono il campo con autorità, conquistando anche qualche calcio d'angolo ma senza impegnare mai seriamente Santarelli. Perani al 15' ha la palla del goal facile, ma fallisce addirittura la porta, e poco dopo (26') Baker corregge di testa una punizione calciata da Scesa, obbligando Santarelli a un intervento difficile. Il primo goal viene al 44'; punizione contro il Torino, tira Vinicio, respinge la barriera, riprende Fogli che alza verso la porta. Vieri tocca di pugno, Vinicio smorza con molta fortuna la palla sul piedi di Bulgarelli, che tira a rete senza esitazione: la sfera sfiora il montante destro (sulla linea c'è Rosato che non riesce ad intercettare) e finisce in porta: uno a zero per il Bologna e si va al riposo. Ripresa. Rallentano il ritmo i granata e i bolognesi tentano di raddoppiare; Bearzot è ammonito per fallo su Bulgarelli, e poco dopo Bulgarelli è ammonito per fallo su Bearzot. Al 19' l'arbitro De Marchi concede al Bologna un rigore per uno scontro fra Lancioni e Vinicio, lanciato a rete. L'intervento del centro mediano torinese non è grave, ma Vinicio con molta abilità rotola a terra e le proteste dei difensori torinesi non approdano a nulla. Perani fulmina Vieri dagli undici metri: e fa 2 a zero. Passano pochi minuti e da un errore di Vinicio la palla perviene a Law, che serve Baker. Il centroavanti torinese è solo, Tumburus non ha tempo di intervenire che Baker ha già fatto centro con un tiro dal basso In alto (23'). Sul 2 a 1 la partita riprende vigore. Attaccano i verdi, Vieri si busca un colpo all'occhio destro da Pascutti e Perani sbaglia un altro goal; reagiscono i granata ma la loro azione manca di continuità. Al 40' scontro rude fra Lancioni a Vinicio. I due non fanno certo i complimenti. Ma l'intervento del bolognese è nettamente scorretto e De Marchi lo manda negli spogliatoi. Il pubblico fischia e l'arbitro, impressionato, chiude l'incontro con netto anticipo. Il finale a tinte forti lascia tutti scontenti: il Torino per l'inaspettata sconfitta, il Bologna per il gioco troppo scarso dei suoi uomini.