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San Siro
08/04/1962
h.15.30
MILAN - TORINO 4-2 (3-1)
Milan
: Ghezzi, David, Salvadore, Trapattoni, Maldini, Radice, Pivatelli, Sani, Altafini, Rivera, Barison. All.: Rocco.
Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Gerbaudo, Lancioni, Schiavio, Gualtieri, Law, Locatelli, Ferrini, Crippa. All.: Santos.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Aut.Gerbaudo 5' (M), Rivera 8' (M), Crippa 31' (T), Altafini 42', 73' (M), Locatelli 57' rig. (T).
Spettatori: 74.136 di cui 66.136 paganti per un incasso di 47.637.820 lire e circa 8.000 abbonati.
Note: Con questo successo il Milan si aggiudica l'ottavo scudetto della sua storia. Giornata primaverile, terreno in buone condizioni. Ammoniti Law e Gualtieri, calci d'angolo 8-2 per il Milan.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 aprile 1962]
Contro il Torino il caldo, l'orgasmo e un po' di logorio hanno alterato il giuoco, del Milan, specialmente nel secondo tempo, allorché gli interni ed i laterali hanno smarrito in parte il ritmo e la precisione; ma alla fine il successo è risultato netto e convincente, anche se agevolato da alcune circostanze fortuite. Le sorti dell'incontro si sono difatti praticamente decise nei primi nove minuti di giuoco: ha incominciato il portiere Vieri a farsi male ai primo intervento (richiesto proprio all'avvio del giuoco dal primo calcio d'angolo, subito bissato), riportando una forte contusione alla spalla destra. L'infortunato, sebbene dolorante e col braccio destro semiparalizzato, rimarrà al suo posto, ma palesemente menomato. Poi Gerbaudo, che portava sulla maglia il n. 6 ma operava a destra, commetteva, nel breve spazio di tre minuti, due errori che costavano al Torino altrettanti goals. Al 6' un forte tiro di Rivera sarebbe stato probabilmente parato da Vieri, se lo stesso Gerbaudo non avesse impresso casualmente al pallone una deviazione improvvisa, che metteva irreparabilmente fuori causa l'estremo difensore. Tre minuti dopo il laterale granata, forse innervosito dall'infortunio dell'autogoal, perdeva per eccesso di confidenza e di indugio il pallone che avrebbe potuto calciare e Rivera pronto saettava in rete dal limite dell'area. Due a zero per il Milan, dopo appena nove minuti di giuoco: ma al 15' Crippa, dalla posizione di estrema destra, lasciava partire un tiro teso e preciso che si infilava di misura l'angolo opposto; ma l'arbitro, fra lo stupore generale, annullava il goal per fuori giuoco di posizione di un altro attaccante granata forse Gualtieri. Si rifaceva tuttavia Crippa al 31', sorprendendo Ghezzi con un tiro a fil di palo che questa volta aveva tutti i crismi della regolarità (il passaggio era stato effettuato da Gualtieri dalla sinistra): ma un minuto prima del riposo Altafini, lanciato da Sani, scartava un difensore e poteva segnare da pochi passi il terzo goal rossonero. Cinque minuti prima Locatelli (leggermente azzoppato) con uno strano tiro carico di effetto su calcio di punizione dal limite aveva mancato di poco il bersaglio (con Ghezzi immobile al centro della porta) ed un attimo prima del fischio di chiusura del primo tempo, Law sfiorava la traversa con una formidabile, staffilata da oltre venti metri. All'l1' della ripresa una centrata di Crippa veniva intercettata col braccio da Maldini: questi, ai fischio dell'arbitro, reagiva sostenendo disperatamente di aver fermato il pallone col petto, ma Lo Bello irremovibile imponeva il calcio di rigore che tra un subisso di fischi e di proteste Locatelli realizzava. Tre a due, con qualche accenno di sbandamento fra le file milaniste. Sani al 18' colpiva il palo; ma al 26' in uria mischia accesa da un calcio d'angolo (l'unico battuto dal Torino durante l'intera partita) David sbucciava il pallone e Law da due passi falliva in pieno il tiro, forse perché il pallone stesso, toccato malamente dal terzino rossonero. roteava in modo imprevedibile. Fallito così per un soffio il pareggio, spettava a Altafini, tre minuti dopo, suggellare il punteggio della giornata con un forte tiro dal basso all'alto che entrava sotto la traversa; poi la partita si spezzettava in tanti piccoli episodi personali, anche con qualche fallosità (ammoniti Law e Gualtieri). Prima del fischio di chiusura, veniva annunciato (nonostante il veto federale) che a Lecco la Fiorentina stava perdendo, cosicché l'invasione pacifica del campo, con centinaia di vessilli rossoneri, festeggiava la conquista dell'ottavo scudetto da parte del Milan. Il Torino, largamente incompleto (mancavano Cella, Bearzot e Baker) ha risentito, sul piano del rendimento, del palleggio troppo individuale di Law, della ridotta efficienza fisica del portiere Vieri (rimasto subito infortunato) e dello scarso mordente dei suoi attaccanti nelle fasi conclusive. Molte trame di giuoco ed alcuni virtuosismi di Crippa e Locatelli sono stati peraltro applauditi. Vieri, non appena giunto a Torino, verrà sottoposto a esame radiografico.