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Comunale di Ferrara
17/02/1963
h.15.00
S.P.A.L. - TORINO 2-0 (2-0)
S.P.A.L.
: Bruschini, Olivieri, Cervato, Gori, Riva, Micheli, Dell'Omodarme, Massei, Ciannameo, Muccini, De Souza. All.: Montanari.
Torino: Vieri, Scesa, Poletti, Bearzot, Buzzacchera, Ferretti, Crippa, Ferrini, Hitchens, Locatelli, Trombini. All.: Ellena.
Arbitro: Angonese di Mestre.
Reti: Dell'Omodarme 19', Ciannameo 31'.
Spettatori: 10.395 di cui 4.970 paganti per un incasso di 4.953.700 lire e 5.425 abbonati.
Note: Terreno fangoso ai limiti della praticabilità Sole velato da nebbia; calci d'angolo 2-1 per la S.P.A.L.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 febbraio 1963]
Parliamo primo della Spal che ha vinto, e poi, del Torino che ha perso; l'ordine cronologico seguirà così anche l'ordine di merito. Il successo dei ferraresi è netto e giusto, anche se nella seconda parte della gara i biancoazzurri sono stati aiutati un po' dalla fortuna. Nel parlare di questa partita però non si può dimenticare il primo tempo, ed in quel periodo i ragazzi di Montanari hanno creato le premesso del loro successo, che è stato convincente per superiorità tecnica e tattica, per intraprendenza degli attaccanti, per la sicurezza dei difensori, per ritmo della manovra. Su un terreno reso impraticabile dal fango (ma in Italia il campionato ha esigenze inderogabili, nonostante tutto) i ferraresi parevano a loro agio, forse per esperienza o forse per abitudine, sta di fatto che dal vecchio Cervato al giovane Ciannameo, tutti i biancoazzurri dimostravano di non soffrire il pantano. I goals di Dell'Omodarne al 19' e di Ciannameo al 30' hanno concretato questa superiorità, due goals probabilmente da considerare strani per una serie di rimpalli favorevoli, ma comunque determinanti per il risultato. Che hanno fatto i granata nel primo tempo? Pochino veramente; sembravano in difficoltà di fronte agli avversari che non accusavano lo sforzo, facevano confusione anche in difesa dove il giovane Poletti non riusciva a tenere a freno lo scatenato Dell'Omodarme, e dove Buzzacchera confermava di non essere adatto a svolgere le mansioni dello stopper a centrocampo, contro un avversario inesperto per i suoi verdi anni, ma pieno di temperamento agonistico e di decisione. Ciannameo è riuscito ad innervosire il troppo tranquillo Buzzacchera, e lo ha superato anche nel gioco alto. Ellena si è accorto forse troppo tardi che la situazione stava precipitando, e soltanto con due reti al passivo ha saputo raddrizzare la tattica difensiva, spostando il più attento Scesa su Dell'Omodarme, e mandando il giovane Poletti a controllare De Souza. Mossa indovinata, ma ormai la partita era compromessa. I granata hanno prodotto il loro massimo sforzo nella ripresa, ma non sono riusciti a raddrizzare il risultato. Potremmo elogiare i torinesi per il loro coraggio, per i tentativi svolti da tutti per ricuperare il terreno perduto. Ma quante occasioni sbagliate! Quanti goals mangiati! Il gioco degli uomini di Ellena era quanto di più irrazionale si potesse vedere su quella ''risaia'': assalti in massa, un batti e ribatti continuo, troppi uomini in breve spazio, molti giocatori che portavano la palla. Pareva quasi la dimostrazione negativa del motto: il massimo risultato con il minimo sforzo. Il Torino ieri giocava invece al minimo risultato con il massimo sforzo. Rimane la constatazione della prova complessiva di buona volontà. E bene ha fatto Ellena alla fine ad elogiare i suoi. Una giornata negativa infatti - e nel guaio generale è caduto anche Vieri forse non troppo sicuro in occasione del primo goal di Dell'Omodarme - non annulla tutte le precedenti prestazioni valide per gioco e risultati. La partita di Ferrara si chiude al panavo per il Torino, ma sarebbe errato trarre conclusioni troppo severe. Una critica serena (anche se di condanna) non può mai dimenticare le circostanze attenuanti, ed i granata ne hanno parecchie: lo stato proibitivo del terreno, l'indecisione di Vieri nella prima rete, il dubbio di un fuori gioco nel goal di Ciannameo, la scarsa vena di Hitchens, e la giornata opaca di Locatelli. E per finire la bella partita della Spal, che pare veramente.. una fonte inesauribile di giocatori. Ora Mazza ha messo in campo - ieri era la sua seconda partita - il giovane Ciannameo, un calabrese deciso, rude nel palleggio, ma essenzialmente positivo. Un ragazzo che farà strada. Pochi cenni di cronaca. All'inizio è la Spal a dominare il gioco. Al 14' Cervato è a terra per essere intervenuto in ritardo su Trombini; niente di grave; il vecchio e sempre valido capitano ferrarese si riprenderà subito. Al 10' il primo goal: Massei lancia Ciannameo spostato a destra, il ragazzo tenta un tiro senza convinzione, e proprio mentre Vieri guarda la palla che dovrebbe uscire dal fondo, interviene di sorpresa Dell'Omodarme che mette nel sacco. Vieri è stato tradito dal terreno, che ha rallentato la corsa della sfera. Il primo tiro del Torino verso la porta di Bruschini si registra al 25', autore Ferrini da oltre trenta metri; la palla viaggia alta sopra la traversa. Al 30' la Spal segna ancora: Dell'Omodarme, questa volta ala destra, sfugge a Poletti, supera Bearzot, e proprio mentre Vieri esce di porta, l'attaccante spallino dà al centro dove Ciannameo, prontissimo, butta in rete: 2 a 0. Qualcuno crede in un fuori gioco di Ciannameo, ma i granata, non protestano e l'arbitro convalida. La reazione dei torinesi viene essenzialmente nella ripresa; i granata abbandonano il modulo tattico prudenziale e tentato l'assalto a fondo, ma la loro azione è troppo elaborata, c'è troppa confusione e Bruschini non ha difficoltà nel fermare i pochi tiri indirizzati da Hitchens, Ferrini e Crippa. Il pubblico ferrarese non ha mai temuto per i suoi beniamini, che hanno potuto portare a termine l'incontro senza guai. Ha assistito alla partita il comm.Pianelli, che sarà eletto presidente del Torino nella prima riunione del consiglio direttivo. Il Pianelli ha dichiarato: ''La sconfitta, sia pure spiacevole, non deve essere drammatizzata. I miei ragazzi hanno fatto il possibile per superare le difficoltà ambientali, e con un po' più di fortuna avrebbero anche potuto pareggiare''. Sul programma del suo ''nuovo governo'', il comm. Pianelli non ha detto molto. ''Dobbiamo ritrovare la calma, dovremo riorganizzare i nostri servizi interni, al futuro penseremo poi''. Il prossimo presidente del Torino ha aggiunto che il rag.Fiiippone, il rag. Vota ed il comm. Cillario hanno rassegnato le dimissioni da tutti gli incarichi ricoperti nel sodalizio prima dell'accordo della scorsa settimana. Il pieno comando e passato così in mano al comm. Pianelli. E' un compito difficile. Auguriamogli buon lavoro.