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| Olimpico di Roma |
| 07/04/1963 |
| h.15.30 |
| ROMA - TORINO 5-0 (2-0) Roma: Cudicini, Fontana, Corsini, Pestrin, Guarnacci, Carpanesi, Orlando, Jonsson, Manfredini, De Sisti, Menichelli. All.: Foni. Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Mialich, Ferretti, Cardillo, Ferrini, Piaceri, Locatelli, Crippa. All.: Ellena. Arbitro: Rigato di Mestre. Reti: De Sisti 7', 79', Manfredini 12', 62' rig., 65'. Spettatori: 40.000 circa. Note: Tempo incerto, terreno in buone condizioni. Cronaca [Tratto da La Stampa dell' 8 aprile 1963] Questa sconfitta, immeritata nella misura, il Torino l'ha subita fin dai primi minuti, non appena entrato in campo si può dire. Erano appena passati cinque minuti di gioco che già gli ospiti avevano incassato la loro prima rete. Manfredini se n'era andato via sulla destra e aveva concluso la sua azione con un bel centro lungo e teso. Vieri era uscito un po' precipitosamente per bloccare la palla nella sua traiettoria, e non aveva intercettato un bel nulla. De Sisti, piazzato dietro a lui, si era trovato l'orizzonte completamente scoperto e non gli era rimasto altro da fare che di depositare con un semplice colpo di testa la palla nella rete. Non passavano nemmeno cinque minuti e i padroni di casa raddoppiavano il vantaggio. Orlando, l'ala destra, si era portato al centro, e circondato da tutto uno stuolo di avversari aveva risolto la situazione passando sulla sua destra a Manfredini, che con un bello scatto stava arrivando in corsa. Senza un attimo di esitazione l'oriundo sparava e batteva Vieri di precisione. Due a zero dopo appena una decina di minuti di gioco, poteva voler dire il problema della giornata bell'e risolto. E cosi doveva essere, con tutte le attenuanti e le aggravanti del caso. Che il colpo della sorte, così improvviso e così violento, lasciava l'undici granata come totalmente sconvolto. Per qualche minuto, vi era come un ottenebramento nelle file degli ospiti; i giocatori si intralciavano a vicenda, e qualcuno decisamente più non correva. Poi, poco per volta la squadra si riprendeva, riusciva a tenere a freno gli avversari a metà campo e portava anche qualche attacco. Senza dare prova di nessuna forze penetrativa, però. Poco dopo la metà del tempo Manfredini segnava ancora da distanza ravvicinata, ma l'arbitro annullava il punto per un sospetto di fuorigioco. Il primo tempo si chiudeva con un calcio d'angolo per parte. I granata apparivano più scoraggiati che impotenti, e la Roma, senza strafare affatto, pareva già soddisfatta di quello che aveva ottenuto. L'esito della partita appariva a tutti quanti come già deciso. Alla ripresa, un po' di coraggio parve essere ritornato nelle file dei granata. Per un quarto d'ora essi riuscivano a mantenere al gioco un carattere più che aperto. Un bel tiro forte e basso partiva dal piede di Piaceri: più che parare, il portiere romanista Cu die ini veniva colpito dal tiro stesso. Ma proprio mentre si incominciava a pensare che lo slancio della Roma si stesse smorzando, i padroni di casa, di contropiede, sferravano un'offensiva e l'ala sinistra Menicheili, che s'era portata sulla destra, veniva atterrata in piena area da Buzzacchera. L'arbitro non esitava un attimo nel decretare la sanzione massima: e nessuno reclamava. Avanzava come esecutore Manfredini e con un forte tiro basso batteva Vieri senza pietà. Faceva 3 a 0, e confermava il verdetto di cui già precedentemente si era detto. Non è tutto. Come andando avanti sullo slancio, Manfredini conduceva una bella azione sulla sinistra, mancando il bersaglio di un soffio, si momento del tocco finale. Non si trattava però che di un breve rinvio. Pochi minuti più tardi ancora Manfredini sfondava sulla sinistra e segnava la quarta rete per la sua squadra. Seguiva un nuovo periodo di sbandamento per i granata, e Orlando veniva duramente colpito ad una gamba e dove va rimanere fuori campo per qualche minuto a farsi curare. Si aveva allora una reazione degna di menzione da parte degli ospiti. Anche Bearzot lasciava la sua posizione di difensore libero e si portava a sostegno della prima linea. Nuovo tiro di Piaceri direttamente sul portiere Cudicini. E come spesso avviene in simili casi, su di un contrattacco l'avversario segnava ancora. Vieri aveva appena salvato dalia capitolazione la propria porta gettandosi decisamente nei piedi di Manfreini, quando una nuova, azione si sviluppava sulla sinistra della Roma. Vieri usciva ancora, ma questa volta rimaneva invischiato nella mischia senza potersi impadronire della palla. Sulla susseguente deviazione verso il centro, De Sisti poteva così segnare a porta completamente vuota. Mancavano poco più di una, decina di minuti al fischio finale, e nella rabbiosa reazione terminale del Torino partiva improvvisamente dal piede dì Piaceri quello che era senza dubbio il più spettacoloso tiro di tutta la giornata: una mezza rovesciata forte e precisa. Cudicini rispondeva con una parata ugualmente bella deviando per centimetri sopra la sbarra trasversale. Piaceri stesso segnava ancora poco prima del termine, ma l'arbitro annullava per evidente fuorigioco. Giornata nera, nerissima per il Torino che forse risentiva della partita sostenuta a Genova mercoledì scorso in Coppa Italia. Mancava nelle file della Roma il centromediano Losi, che dovrà forse sottoporsi ad atto operativo per ernia e nessuno dei preventivati rientri ha avuto luogo per l'undici del Torino. Circa 40 mila persone erano presenti. Tempo incerto e campo in buone condizioni. |
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