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| 12/06/1963 |
| h.20.00 |
| VASAS - TORINO 5-1 (3-0) Vasas: Vargas, Ihasz, Sarosi, Sas, Mesoly, Berendi, Bozo, Kekesi, Machos, Pal I, Pal II. All.: Illovzski. Torino: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Mialich, Teneggi, Ferretti, Piaceri, Ferrini, Hitchens, Locatelli, Crippa. All.: Ellena. Arbitro: Zecevic (Jugoslavia). Reti: Machos 13', 45' rig. (V), Kekesi 34' (V), Piaceri 48' (T), Pal I 73', 84'(V). Spettatori: 30.000 circa. Cronaca [Tratto da La Stampa del 13 giugno 1963] Con la squadra che ha mandato a Budapest il Torino non poteva assolutamente competere contro una compagine come quella del Vasas. Mancavano di troppi uomini i granata e si presentavano un po' come scentrati e squilibrati nel loro gioco. Le loro capacità, che sono reali ed effettive e per nulla frutto di invenzione, essi non hanno potuto metterle in mostra che in qualche raro sprazzo del secondo tempo, senza mai poter salire, nemmeno per un momento, a quella che è la loro levatura normale. L'attacco, ridotto al lavoro dei soli Hitchens (il migliore) e Crippa, non ha potuto farsi sentire che all'inizio della ripresa, quando Piaceri, su di un ripicco è stato in grado di segnare il punto della bandiera. E la difesa non è riuscita a marcare né a fermare nessuno, facendosi invece travolgere una quantità impressionante di volte. Così è successo che il portiere Vieri, che è uscito indenne da tutta una serie di partite nella nostra squadra nazionale, ha dovuto subire cinque reti dall'unità che occupa quest'anno il nono posto nella classifica del campionato magiaro. Per di più Buzzacchera si è beccato al 43' del secondo tempo una distorsione al ginocchio sinistro in un urto contro Pai I. Una spedizione disgraziata, veramente disgraziata, questa del Torino. Questo Vasas che la stagione passata aveva vinto il campionato e la Coppa in Ungheria e che quest'anno è stato vittima di tanti contrattempi, è davvero una compagine che merita di essere vista. Contro il Torino essa si è comportata a tratti veramente da grande squadra. Essa si è portata da padrone per l'intero incontro. Non ha che tre uomini al momento attuale che militino nella nazionale magiara, e cioè il centroavanti Machos, il centromediano Meszòl ed il terzino sinistro Sarosi, un giocatore che non ha come parentela nulla a che vedere con la stirpe dei Sarosi così nota in Italia. Ma il Vasas conta inoltre su di una mezz'ala sinistra, il primo dei due Pai, che ieri si trovava in vero stato di grazia, in una forma grandiosa, tanto che ogni volta che egli si scatenava gettava il disordine nell'intero settore difensivo dell'undici torinese. Un vero castigo per il povero Torino. La partita ha avuto inizio alle ore 20 della sera con luce artificiale. Erano presenti circa 30 mila persone. Il campo era in perfetto ordine. La prima rete della serata è stata segnata al 13' del primo tempo da Machos, con un tiro alto, piazzato proprio al centro della porta al quale Vieri, forse perché abbagliato dalla luce, non ha potuto opporre difesa. Il secondo punto ha avuto per autore la mezz'ala destra Kekessy il quale, per noi, si trovava in netta posizione di fuorigioco già prima di ricevere la palla da un compagno. La terza rete è stata la conseguenza di un calcio di rigore che ha dato luogo a vivaci obiezioni da parte dell'intera squadra granata e l'arbitro ha dovuto intervenire ascoltando il parere di uno dei guardialinee. La punizione era stata concessa per il fallo commesso in area di rigore dall'ala destra Piaceri, che era retrocesso in difesa, per fallo commesso a danno dell'ala destra magiara Bozo. Machos realizzava. Il solo momento di tutto il primo tempo in cui i granata sono riusciti a essere pericolosi è stato quello in cui Hitchens, a seguito di una puntata isolata, è stato fermato in extremis dal portiere ungherese assieme a due o tre suoi compagni di difesa. L'inizio del secondo tempo fece per qualche po' sperare. I granata davano prova infatti di un maggior spirito di intraprendenza, e al 3' Piaceri, a seguito di un calcio di punizione e dopo di un vivace ripicco, poteva diminuire le distanze con un tiro da pochi passi. Non doveva essere questo però che un fuoco di paglia, perché i padroni di casa tornavano presto a fare sfoggio della loro superiorità imponendosi soprattutto grazie alla loro più grande velocità. Era Pai I che segnava per il Vasas il quarto e il quinto punto della giornata, il primo con un colpo di testa irresistibile a seguito di un bel centro alto proveniente dalla sinistra, ed il secondo sorpassando in corsa anche il portiere Vieri che gli era uscito incontro. Non è a credere che Vieri stesso non opponesse resistenza alcuna allo slancio e alla superiorità degli avversari. Egli parava tutto il parabile, ecco tutto, ed in una occasione si faceva anche applaudire a scena aperta deviando in angolo con un gran balzo, un gran tiro di Machos, a seguito di un calcio di punizione. Hitchens lasciato solo o quasi all'attacco lottava disperatamente ma andava ogni volta a finire in una difesa costituita da quattro o cinque uomini, E' stato tale l'andamento della partita e tanta la superiorità dimostrata dal Vasas che noi non vediamo come il Torino possa, anche schierando al completo la sua squadra, nella gara di ritorno (mercoledì in via Filadelfia), ricuperare il distacco di reti in cui è incorso. |
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