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Comunale di Bologna
02/02/1964
h.14.30
BOLOGNA - TORINO 4-1 (1-0)
Bologna
: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen H., Haller, Pascutti. All.: Bernardini.
Torino: Vieri, Scesa, Poletti, Bearzot, Rosato, Ferrini, Cella, Peirò, Hitchens, Puia, Crippa. All.: Rocco.
Arbitro: Sbardella di Roma.
Reti: Nielsen 16' (B), Pascutti 52' (B), Bulgarelli 60', 82' (B), Hitchens 83' (T).
Spettatori: 30.221 di cui 25.140 paganti per un incasso di 33.077.000 lie e 5.081 abonati.
Note: Giornata di sole, temperatura mite, terreno in mediocre condizioni. Espulso, per condotta violenta, Ferrini al 30' il quale era stato anche ammonito in precedenza. Cartellino giallo anche per Bearzot e Hitchens. Calci d'angolo 7-1 per il Bologna.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 febbraio 1964]
Niente da fare per il Torino a Bologna nella giornata. I padroni di casa sono stati anche i padroni incontrastati della situazione. Contro una squadra simile, e in simili condizioni, non poteva avvenire ai granata altro che quello che è avvenuto. Diciamo appositamente ''in simili condizioni'', perché essi hanno dovuto battagliare per due terzi della partita con dieci uomini soli contro undici. Il giocatore Ferrini venne infatti espulso dal campo alla mezz'ora del primo tempo. L'espulsione è stata, secondo noi, immeritata, nel senso che essa fu decretata del tutto fuori del caso. Il granata, addetto alla sorveglianza del tedesco Haller, aveva commesso come prima cosa un fallo sul suo diretto avversario: e quello era brutto. Poi aveva toccato ancora fallosamente Bulgarelli. L'arbitro evidentemente lo teneva d'occhio con l'intenzione di mandarlo via al più presto. E così doveva avvenire. Non appena, qualche minuto appresso, Ferrini si incontrava in area con un avversario in un salto per colpire la palla di testa, Sbardella interveniva di corsa. Non c'era stata l'ombra di un fallo, ma egli spediva l'uomo negli spogliatoi. Aveva fretta di esaurire quel capitolo che rappresentava il suo proposito. Ferrini è stato, in questo caso, lo si può dichiarare apertamente, vittima del fatto che egli è per qualcuno, al momento attuale, un pregiudicato del gioco. Questa espulsione può avere danneggiato il Torino. Essa non ha comunque influito sul risultato. Il quale è stato all'incirca quale doveva essere. Innanzitutto, al momento in cui l'espulsione stessa è avvenuta, i granata già si trovavano in svantaggio per un punto. E che punto! Dopo qualche minuto di gioco alterno, il Bologna montava in cattedra in tono pieno di autorità. Il terzino destro Furlanis spodestava l'ala sinistra Crippa lungo la linea del fallo. L'azione petroniana proseguiva lungo il loro lato destro del campo ed era irresistibile. Vi partecipavano cinque o sei nomini. Peroni, servito da Haller, passava diagonalmente a Nielsen, approfittando anche di uno scivolone di Rosato. Il danese rispondeva in modo calmo e preciso, spedendo la palla in rete e raso terra sulla destra di Vieri. Bella azione e bella conclusione, niente da dire. Seguiva, dopo qualche minuto, la reazione del Torino, interrotta verso la mezz'ora da una serie di falli che culminavano nell'espulsione di Ferrini già descritta. Benché, ridotti a dieci uomini, i granata proseguivano tenacemente nella loro reazione. Cella, che fino ad allora come ala destra pura non era emerso granché, retrocedeva, cercando di tenere a freno Haller. Il Bologna pareva volesse prender fiato, ma anche quando non era padrone del campo, si dimostrava padrone della palla. E quando tornava a farsi avanti, era sempre pericolosissimo. Bulgarelli, ad esempio, conduceva un'azione delle più pregevoli sulla sua sinistra, di modo che al momento in cui echeggiava il segnale del riposo di metà tempo, già ognuno era convinto che il risultato dell'incontro più non potesse subire modificazioni. Era in apertura della ripresa che il Bologna tornava a scatenarsi. Fu un quarto d'ora indiavolato. Gli attaccanti - che portavano per l'occasione la maglia bianca con la striscia rossa, filtravano e sgusciavano dappertutto. Al 7' l'ala sinistra Crippa, accorso in difesa, eseguiva un allungo all'indietro in direzione del proprio portiere. Vieri, colto un po' di sorpresa, tardava i di un istante a proiettarsi in avanti: Pascutti, che si trovava sul posto, giungeva sulla palla prima di lui e la sospingeva in rete. Era un po' un infortunio, per i granata, quello, ma faceva sempre 2-0. Poi Nielsen dalla sinistra sfiorava la sbarra trasversale a mezzo di un gran colpo di testa, e al 15' il Bologna segnava per la terza volta Era ancora Haller, in gran giornata, a preparare l'azione. Un suo preciso tocco verso il centro trovava Bulgarelli pronto a scattare in avanti e ad infilare la rete sopra il corpo di Vieri, che gli era uscito incontro. Si facevano avanti perfino i terzini del Bologna a tentare di segnare, e un gran tiro di Furlanis mancava il bersaglio di poco. Quando i padroni di casa accennavano a concedersi un momento di tregua, allora i granata - che pur soverchiati, per la verità mai avevano disarmato - tornavano a farsi avanti e qualche attacco l'abbozzavano, riuscendo a dare qualche noia al portiere Negri. Un calcio di punizione sparato da Peirò causava delle difficoltà al guardiano della rete. Ma, al 37', nel corso di uno dei suoi ritorni offensivi, il Bologna segnava ancora. Era di nuovo Haller a fabbricare l'azione, ed era nuovamente Bulgarelli a raccogliere ed a mettere a segno imparabilmente. Doveva essere questa la quarta ed ultima rete per i padroni di casa. Un minuto appresso, il Torino era in grado di spedire in rete il pallone che salvava l'onore della bandiera. Un allungo di Cella a Hitchens, un secco tiro, un ripicco, un colpo di testa, e finalmente l'inglese batteva Negri: 4-1. Nulla da ripetere, se non le cose che tante volte abbiamo già espresse nella presente stagione. Quella del Bologna è una gran bella squadra: la migliore del nostro Paese, nel momento che attraversiamo. In certi periodi dell'incontro di ieri, questa squadra ha superato se stessa. Ed ha mandato il pubblico in visibilio. C'erano Haller, Bulgarelli e Fogli in stato di grazia, ma l'intera compagine si può dire che sia stata completamente all'altezza eletta situazione. Perfino il laterale Tumburus - che era stato puramente un bel combattente, finora - ha dato l'impressione di avere raffinato il lavoro suo e migliorato la sua tecnica. La giornata era fredda, ma il cielo sereno. E il recinto, fra spettatori paganti - più di venticinquemila - abbonati - circa settemila - e diversi, ammontava a trentacinquemila persone o poco più. Un gran pubblico, che ora crede nella squadra, e la osanna e la porta alle stelle.