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Menti
18/10/1964
h.15.00
L.R.VICENZA - TORINO 0-0
L.R.Vicenza
: Luison, Zoppelletto, Savoini, Volpato, Carantini, Stenti, Vastola, Menti IV, Vinicio, Colausig, Campana. All.: Scopigno.
Torino: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Lancioni, Ferretti, Simoni, Ferrini, Hitchens, Moschino, Meroni. All.: Rocco.
Arbitro: Campanati di Milano.
Reti: -
Spettatori: 8.765 tra paganti e abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 ottobre 1964]
Il Torino ha rispettato ieri a Vicenza la tradizione che lo vuole da anni immune da sconfitte. I granata hanno portato in salvo lo zero a zero di partenza dopo novanta minuti di aspra battaglia coi bianco-rossi vicentini, che hanno mascherato le loro poco felici condizioni di inquadratura (dovute all'assenza di Dell'Angelo e De Marchi e all'impossibilità di far esordire il nuovo acquisto uruguaiano De Marco) accentuando al massimo la loro carica agonistica. Appunto in questa atmosfera di lotta, in questa partita spigolosa anche se non volutamente cattiva, sono venute le maggiori note positive per la squadra di Rocco. Il Torino ha quasi ritrovato il suo capitano Ferrini, che impegnato nel difficile compito di fermare il ''cervello'' della squadra avversaria, Menti, ha disputato a giudizio dello stesso Rocco la sua miglior partita di quest'inizio di stagione. E con Ferrini è venuto alla ribalta con bella autorità anche Puja: l'ex vicentino che si va ormai assuefacendo al ruolo di stopper, ha impiegato appena dieci minuti a prendere le misure del suo avversario diretto, Vinicio. Il segreto della partita positiva del Torino sta tutto o quasi nella ritrovata efficacia di questi due uomini che hanno bloccato i due avversari più pericolosi. Con loro vanno favorevolmente notati il sempre sicuro Vieri, il gioco sobrio e redditizio di Ferretti, il generoso prodigarsi di tutti gli altri difensori, tra i quali ha fatto il suo esordio stagionale, senza sfigurare, il terzino Buzzacchera. Non altrettanto positivi i giudizi sull'attacco nel quale le caratteristiche di Meroni, come lo ricordiamo avendolo visto più volte all'opera nel Genoa, non vengono ancora sfruttate in modo conveniente. Forse l'ex genoano è stato danneggiato dalla scialba giornata di Moschino, apparso, salvo rari sprazzi, quasi estraneo alla lotta, e all'incapacità del pur generoso Hitchens di operare quegli scambi di posizione che possono permettere ad un uomo sicuro nel dribbling e nel tiro come Meroni, di creare scompiglio nell'area avversaria. I momenti migliori del Torino - a prescindere dall'azione personale in cui Hitchens nel primo tempo ha colto la traversa, pareggiando il palo colpito poco prima da Colausig - si sono avuti nella ripresa, quando Meroni ha potuto divagare nella zona centrale. Anche il Vicenza ha dimostrato che bloccato Vinicio dall'inesorabile Puia, gli altri non avrebbero potuto recitare il ruolo di stoccatore, appartenente al brasiliano. Vastola, pure non giocando affatto male, ha trovato nel diligente e cauto Buzzacchera un attento controllore; Colausig ha avuto nella sua stessa esuberante attività l'ostacolo per raggiungere un'adeguata precisione sotto rete; Campana, fatto rientrare in squadra da Scopigno soltanto per necessità contingente, ha messo in mostra una notevole carenza di preparazione. I vicentini hanno cercato di mascherare queste pecche con un esemplare agonismo: in certi momenti della ripresa specialmente hanno aggredito con incredibile slancio la difesa del Torino, che è riuscita comunque a togliersi, con qualche batticuore per i suoi tifosi, da alcune situazioni ingarbugliate. Un risultato giusto comunque per una partita meno monotona di quanto possa far sembrare il punteggio. Tra i due tempi di gioco il secondo è stato indiscutibilmente il migliore, il più sofferto da entrambe le contendenti. Nei primi quarantacinque minuti il gioco era apparso più statico, con un complessivo dominio delle difese, pur facendo registrare, come si è già detto, un palo per parte. Al 21' una discesa di Menti si è conclusa con un passaggio a. Vinicio sulla sinistra: il colpo di tacco del brasiliano ha messo in azione Colausig, il cui gran tiro di sinistro è stato respinto dal montante, sulla destra di Vieri. Il portiere granata ha poi neutralizzato il pallone ribattuto verso la rete da Vinicio. Dopo uno spunto personale di Vinicio messo a terra da Lancioni sul limite - punizione sprecata con tiro sulla barriera - si è avuta al 32' la risposta dei granata: Poletti in una delle frequenti avanzate consentitegli dal quasi costante arretramento di Campana, ha messo in azione Hitchens sulla destra; l'inglese si è destreggiato abilmente, ha scartato un avversario, e poi, quasi da fondo campo, ha fatto partire una stangata che ha colpito in pieno la traversa a portiere ormai fuori causa. Più vibrante e più accanito il gioco nella ripresa. Al 5' Vastola, su lancio di Savoini, ha avuto una buona occasione, ma il suo indugio al momento del tiro ha consentito a Buzzacchera di intervenire salvando in scivolone. Al 15' Meroni è scattato in contropiede su lancio di Moschino e ha passato in area a Simoni, il cui tiro è stato fermato fortunosamente di piede da Luison, che ha poi ricuperato la palla in tuffo su Hitchens. Il Vicenza ha reagito a questo grosso pericolo andando all'arrembaggio con rabbiosa veemenza. Per molti minuti si è giocato praticamente a una porta sola. I difensori granata sono stati sul punto di capitolare in almeno un paio di occasioni, ma sempre, all'ultimo istante, l'intervento risolutivo di questo o quel granata è riuscito ad allontanare la minaccia. Due minuti dopo Luison ha anticipato in tuffo Meroni, bloccando un traversone di Hitchens, mentre al 37' il Torino ha mancato un'altra buona possibilità quando Simoni, messo in azione da Meroni, ha restituito la palla al compagno non ben piazzato anziché concludere direttamente. E' stato questo, praticamente, l'ultimo spunto consistente della partita.