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| Comunale di Bergamo |
| 07/02/1965 |
| h.15.00 |
| ATALANTA - TORINO 0-0 Atalanta: Piazzaballa, Anquillettui, Nodari, Pesenti, Gardoni, Colombo, Landoni, Bolchi, Nova, Merenghetti, Magistrelli. All.: Valcareggi. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cella, Rosato, Meroni, Ferrini, Hitchens, Moschino, Simoni. All.: Rocco. Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata. Reti: - Spettatori: 20.187 di cui 10.753 paganti per un incasso di 13.042.150 lire e 9.434 abbonati. Note: Ammoniti Gardoni, Nova e Puia, angoli 8-4 per l'Atalanta. Cronaca [Tratto da La Stampa dell' 8 febbraio 1965] Prima di Atalanta-Torino, Pizzaballa, il portiere attualmente meno battuto della serie A, aveva detto: ''Se mi impegneranno poco sarò ben contento, vorrà dire che il nostro attacco funzionerà bene. In caso contrario nulla di grave; spero di giocare come a Roma e di mettermi in buona evidenza''. Pizzaballa non è stato fortunato. L'attacco nerazzurro ha combinato poco, ma lui parate da fuoriclasse è riuscito ad effettuarne una sola. Un'uscita perfetta per scatto e senso del tempo, ma non sufficiente a rialzare le quotazioni del portiere venticinquenne destinato - si dice - a passare all'Inter a luglio, e, sorte aiutando, a far parte della Nazionale azzurra ai mondiali. Il pareggio senza reti tra Atalanta e Torino è dunque giusto, anzi se una squadra può rimpiangere la vittoria questa è la utilitaristica compagine granata. Tra i quattro o cinque tentativi seri del Torino vi è infatti una stangata dì Rosato, finita contro il montante. Due centimetri più a sinistra ed era goal. Da due domeniche il mediano granata ricopre l'inatteso ruolo di uomo di punta. Una rete contro il Varese, un palo ieri. Rosato sta trasformandosi in attaccante? No, certo. Egli semplicemente approfitta di un periodo di buon rendimento per tentare anche la via del goal, come è dovere di ogni laterale. Il palo colpito dal Torino costituisce la maggior emozione della giornata, ma il periodo dì tensione più viva è stato creato in stretta collaborazione da Vieri e Nova. Due giocatori d'oro, atleti che non farebbero male neppure al Signor X se lo avessero tra le mani (si limiterebbero ad impacchettare il corruttore di partite chiedendogli magari scusa del disturbo prima di consegnarlo alle autorità sportive o giudiziarie). Appunto perché non sono cattivi, i due hanno dato il via ad un solenne pasticcio mettendosi a fare i duri come i bulli del film gialli. Ha incominciato Vieri con un'uscita a gamba alzata degna di una bluebell ma anche degna dell'ammonizione perché l'intervento è scorretto (Vieri si è poi scusato: ''In due o tre precedenti interventi avevo buscato colpi alla schiena o ai fianchi: ho cercato di difendermi a modo mio ma non sono abituato alle scorrettezze e tutti se ne sono accorti''). Ha proseguito quel sant'uomo di Nova correndo a testa bassa dietro a Vieri per fare giustizia sommaria sul campo. Il bello è che l'uscita galeotta non era stata fatta sul centrattacco ma su un altro nerazzurro, Magistrelli, il quale non essendo stato neppure sfiorato dalla gamba alzata del portiere, se n'era rimasto tranquillo. Quando Nova ha raggiunto il difensore non se l'è sentita di sferrargli un calcione come dimostrava di desiderare. Gli ha fatto una specie di trapetta, offrendo occasione al granata di crollare a terra, vistosamente, mentre le opposte fazioni di tifosi urlavano le loro proteste. L'arbitro, subito accorso, ha dato l'impressione di voler espellere il centravanti. Poi ha scelto la strada dell'indulgenza. A norma di regolamento Nova avrebbe meritato l'espulsione, ma dato che, tutto sommato, non era capitato nulla dì grave si può capire l'atteggiamento di De Robbio. Precisato che questo duello è avvenuto al 31' e che il palo di Rosato è stato colpito al 43', è il caso di raccontare brevemente gli altri episodi essenziali. Inizio di gara impetuoso da parte dei bergamaschi con un Torino apparentemente distratto. Nova sfiora di testa il goal, poi Ferrini, Rosato ed Hitchens, con una veloce serie di passaggi, legano la più bella azione della giornata. Il tiro del centrattacco granata termina a lato. Al 12' doppia prodezza di Vieri. Il portiere si salva su un pallone calciato da Magistrelli e rimbalzato malamente davanti alla porta e subito dopo devia di pugno una staffilata di Mereghetti. Al 41' l'uscita capolavoro di Pizzaballa su Simoni. Anche nella ripresa i bergamaschi attaccano a tutto spiano, Pesenti fa volare un pallone accanto al palo del Torino, poi l'incontro cala di tono. Soltanto il nerazzurro Colombo, ottimo in ogni suo intervento e specie nel controllo di Hitchens, ed i granata Moschino e Ferrini si fanno notare. Simoni, che aveva iniziato bene, si produce uno stiramento muscolare. Meroni insiste nel suo palleggio indisponente. L'attaccante potrebbe essere definito quello che scarta tutti fino al penultimo avversario. Purtroppo per il suo elegante e estroso dribbling c'è sempre un ''ultimo'' antagonista che gli porta via la palla, mentre i suoi compagni sono regolarmente marcati. Non è una novità questo rilievo a Meroni; tuttavia è forse il caso di sottolinearlo. Il calcio d'oggi è movimentato. Chi sì innamora del pallone rallenta il gioco. In difesa il Torino resiste bene anche se Nova mette stranamente in difficoltà Puja. I granata arrivano all'ultimo quarto d'ora senza gravi rischi poi incomincia per loro il periodo delle ansie. Un centro da sinistra arriva a Landoni ma l'ala indugia tanto da sciupare l'occasione. Altre due volte il numero sette bergamasco si trova in buona posizione ma non conclude. Su un cross di Nova si lascia precedere da Poletti giunto appena in tempo a liberare e poi, ancora su invito di Nova, calcia verso la rete ma colpisce Cella ben piazzato. Il pubblico accenna ad una timida richiesta di penalty ma De Robbio ha visto che la traiettoria è finita su una gamba del difensore libero granata. Niente rigore quindi e zero a zero finale. Un risultato che in definitiva piace a bergamaschi e torinesi. |
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