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17/03/1965
h.20.15
DINAMO ZAGREB - TORINO 1-2 (0-2)
Dinamo Zagreb
: Skoric, Zamljak, Lesic, Belin, Kasumovic, Sestany, Lamza, Zambata, Jerkovic, Matus, Rora. All.: Konjevoc.
Torino: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Cella, Rosato, Meroni, Ferrini, Hitchens, Ferretti, Carelli. All.: Rocco.
Arbitro: Fehervari (Ungheria).
Reti: Poletti 14' (T), Hitchens 44' (T), Jerkovic 81' (D).
Spettatori: 20.000 circa di cui 17.576 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 marzo 1965]
Il Torino ha battuto stasera per 2 a 1 la Dinamo allo stadio di Zagabria ed è quindi semifinalista della Coppa delle Coppe. Pochi pensavano che Ferrini e compagni potessero superare il turno tanto nettamente dopo l'1 a 1 della gara di andata, e tra gli stessi dirigenti si puntava ad un altro pareggio e alla successiva bella di Trieste. Ma stasera il Torino, chiamato a giocare soprattutto in contropiede, ha disputato una gara magistrale, lasciando ammirati gli sportivi jugoslavi. Forte in difesa, con il ritorno allo schieramento-tipo, manovriero a centrocampo, dove Ferretti (al quale soltanto al termine della gara è stata data notizia della dura squalifica comminatagli dalla Lega) ha riscattato l'incerta prova di Firenze e Ferrini si è mosso su un buono standard di rendimento, la squadra di Rocco ha dato spettacolo all'attacco vivacissimo e applaudito più volte Meroni, lineare ma senza timori l'esordiente Carelli, splendido Hitchens, come al solito fra i migliori per impegno e dedizione. La gara è finita con i granata riuniti a centrocampo a salutare il pubblico, e con gli spettatori impegnati a rispondere con un caloroso e unanime applauso. Qualche fischio, invece, per la Dinamo, la squadra jugoslava, sempre fortissima - anche troppo - sul piano atletico, ha mostrato incertezze dal lato tecnico. Difficile fare una graduatoria di meriti fra i torinesi. Degli attaccanti e del centrocampo si è già detto, in difesa Vieri ha compiuto decine di uscite perfette su traversoni lunghi e tesi, tutte difficili per i duri interventi degli attaccanti avversari e per la luce artificiale. Davanti a lui un blocco che ha avuto poche incertezze, e spunti di classe da parte dì Poletti e di Rosato. Il campo non aveva certo tradizioni favorevoli per le squadre italiane di calcio, ed era stato infatti teatro della clamorosa disfatta degli azzurri (1-6) nell'ultima trasferta in Jugoslavia, Le due formazioni vengono annunciate all'ultimo momento. Nella Dinamo rientra come si è detto il nazionale Zambata, e Rocco lo affida a Rosato. Lo schieramento dei jugoslavi comprende otto elementi che hanno preso parte alla gara di andata. Mancano Puljcan (espulso a Torino), Gugmisti. Quindi le novità sono Zambata ed i giovani Sestanj e Rora. Tra i granata assenti Simoni e Moschino, esordisce in prima squadra Alberto Carelli, e il ventunenne ragazzo lombardo non avrebbe potuto desiderare esordio più impegnativo. All'annuncio delle formazioni, un lungo applauso rompe l'attento silenzio per sottolineare l'atteso rientro di Zambata, ed il nazionale si distingue subito fra i più pericoloso dell'attacco jugoslavo ottenendo già al primo minuto una punizione dal limite. Batte lo stesso Zambata, Vieri in uscita perde la palla ma Mesic la calcia a lato. La risposta del Torino è splendida: scatta Meroni in posizione di centravanti, evita due avversari e tira a fil di traversa, costringendo il portiere Scoric a deviare in angolo. Le marcature del Torino sono quelle abituali: Puja sul centravanti Jerkovic, Cella libero, Rosato su Zambata, che gioca in posizione molto avanzata, a fianco di Jerkovic, Ferretti su Matus. Nella Dinamo, Belin è il libero, ma spesso abbandona la posizione per portarsi in avanti. I granata si muovono con calma, rispettando le consegne: difesa attenta e contropiede improvviso. Meroni, Hitchens e Carelli giocano in velocità, e l'ex genoano è il più attivo, insieme a Ferretti ed Hitchens, nelle fasi iniziali. Al 10' Sestanj atterra Meroni con un calcio alla coscia: affiorano i primi ripicchi, e si avverte che sotto l'apparente calma c'è molto nervosismo fra giocatori, i quali non possono aver dimenticato le burrascose vicende della gara di andata. Al 14' segna il Torino. Hitchens sulla sinistra tocca una punizione a Ferretti, che vede un varco tra due difensori lancia verso destra sull'accorrente Poletti. I difensori avversari sono sorpresi dalla manovra ed il terzino calcia forte, infilando con un gran tiro la porta di Scoric. Il pubblico accoglie il punto con un profondo silenzio. Si scatena la reazione della Dinamo, e Vieri - uscito bene su una punizione - è colpito da Jerkovic. Ne nasce una mischia a calci e spintoni. Si riprende, e ancora Vieri vola per deviare in angolo una violenta staffilata di Belin. Alla mezz'ora Meroni si fa applaudire dal pubblico per una spettacolare serpentina sulla destra, e dopo due minuti Hitchens raddoppia su lancio di Ferretti, ma il suo tiro è preceduto di un soffio dal fischio dell'arbitro che ne rileva il fuorigioco, appena in linea con i difensori. Al 36' ancora Hitchens fa il vuoto sulla destra, e Carelli arriva soltanto un attimo in ritardo sul centro dell'inglese. Allo scadere - 43' - il Torino va sul 2-0, proprio in un momento di piena pressione della Dinamo. Puja e Rosato fanno muro ad una staffilata di Matus, la palla rimbalza verso il centro campo dove Ferretti la controlla con calma e la porta in avanti. Hitchens scatta come una furia, finge di puntare al centro e poi allarga a destra dove lo raggiunge il preciso lancio della mezz'ala. Un altro scatto per evitare l'accorrente Mesic, poi una stangata che Skoric in volo tocca ma non trattiene. La palla si alza a candela e ricade in porta. La Dinamo inizia la ripresa con comprensibile slancio, ma la difesa granata regge, con pochissimi rischi. Su un contropiede Puja accenna a lanciarsi in avanti, ma Rocco dalla panchina lo blocca con un urlo che sovrasta quello del pubblico. Al 13' la Dinamo riesce a far breccia, ma non ha fortuna. Una staffilata di Matus, deviata da un difensore, rimbalza contro la parte alta della traversa e ricade in area con Vieri a terra. Ribatte Zambata di testa e Vieri miracolosamente riesce a deviare la sfera e a mandarla di nuovo contro la traversa. Rimbalzo, mischia furibonda, nuovo tiro di Matus e rinvio di Suzzacchera davanti alla porta. Al 20' ancora un pericolo per Vieri. Il portiere vola all'incrocio dei pali e mette in angolo una punizione di Belin. Zambata al 29' riesce ad eludere la guardia assidua e correttissima di Rosato e sfiora con una splendida rovesciata la traversa di Vieri. La pressione dei jugoslavi è continua, ma altrettanto insidiosi sono i radi contropiede granata, sempre impostati da Ferretti e proseguiti da Meroni, Hitchens e Carelli. Al 36' su un cross di Lamza la Dinamo coglie il premio della sua lunga pressione. Jerkovic salta più alto di tutti e devia netto alle spalle di Vieri. Il goal rida fiato ai giocatori e ai tifosi jugoslavi, gli ultimi nove minuti sono difficili per i granata, i quali al 42' trovano però ancora la forza di portarsi in contropiede. Meroni, su tocco di Carelli, conclude la rapida manovra con una staffilata di destro respinta dalla traversa. Domattina il Torino lascia Zagabria e torna a pensare al campionato, trasferendosi direttamente a S. Margherita Ligure dove attenderà in ritiro la gara di domenica con il Genoa a Marassi.