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Olimpico di Roma
12/12/1965
h.14.30
ROMA - TORINO 1-0 (1-0)
Roma
: Cudicini, Tomasin, Ardizzon, Carpenetti, Losi, Benaglia, Leonardi, Tamborini, Francesconi, Salvori, Barison. All.: Pugliese.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Rosato, Bolchi, Meroni, Ferrini, Orlando, Ferretti, Simoni. All.: Rocco.
Arbitro: Bernardis di Trieste.
Reti: Tamborini 26'.
Spettatori: 32.889 di cui 20.500 paganti per un incasso superiore ai 35 milioni di lire e 12.389 abbonati.
Note Cielo sereno, leggero vento di tramontana, terreno in ottime condizioni. Calci d'angolo 12-2 per la Roma, ammoniti Tomasin e Vieri per proteste, Benaglia per gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 dicembre 1965]
Per cercare di capire la situazione assurda di un Torino che domina all'Olimpico per tre quarti dell'incontro, che è battuto da uno dei pochi tiri sferrati dai giallorossi in tutto il primo tempo e che non riesce a superare lo svantaggio di una rete, sebbene al quinto minuto della ripresa venga a trovarsi a lottare in undici contro dieci in seguito ad un grave infortunio occorso a Leonardi, è il caso di accennare subito agli episodi che hanno portato alla ''triste disfatta'' dell'Olimpico. L'attacco del Torino è stato impostato soprattutto su frequenti (troppo frequenti, a parer nostro, scambi tra Orlando, Meroni (in giornata poco buona) e Simoni. I tre, a turno, si muovevano al centro o alle ali concludendo poco. Ancora una volta Orlando ha finito per essere il bersaglio delle critiche maggiori ed ancora una volta è onesto fare, presente che il giocatore paga in campo colpe non sue. Orlando ieri ha segnato una rete in fuori gioco e pertanto giustamente annullata, ha sbagliato altre conclusioni, ma non è stato il solo a deludere. A Meroni resta la responsabilità dì aver malamente perso la mira su respinta di Cudicini quando si è trovato tra i piedi un pallone che con un po' più di freddezza avrebbe benissimo potuto mettere a segno. Per quanto riguarda Simoni già si è detto dello scarso allenamento. Inoltre, mentre stava entrando in area ben lanciato è stato messo a terra da Ardizzon, senza che l'intervento fosse punito. In questo attacco granata Ferrini è apparso ancora una volta sulla strada di un miglioramento leggero, ma costante. L'altra mezz'ala Ferretti è un atleta che svolge con umiltà il lavoro di raccordo. Dalla tribuna lo si nota poco, ma si accorgono della sua presenza i suoi diretti avversari. Perché però è stato lasciato a riposo Moschino, che avrebbe potuto dare ordine alla prima linea granata? Il Torino ad ogni modo al quinto minuto ha sfiorato una marcatura: Meroni ha centrato dalla destra, Ferrini ha deviato e la palla è rimbalzata sul braccio di un difensore. Ancor più vicino al goal è stato Ferrini, su lancio di Poletti. Al 15' il terzino spintosi in avanti passava di testa alla mezz'ala e questi mirava proprio all'incrocio dei pali. Cudicini, che è alto circa un metro e novanta, è arrivato fin lì a deviare in angolo. Fin qui tutto bene per i granata. Nessuno tra i pochi tifosi giunti da Torino parlava di formazione sbagliata. Ma al 25' la situazione precipitava. Tamborini ricevuto un traversone dalla destra veniva a trovarsi in un triangolo ai cui vertici stavano Puja, Rosato e Poletti. L'azione avveniva ben distante dall'area e nessuno dei tre si precipitava sul giallorosso Alla fine avanzava Rosato che era però superato. Prima che intervenisse un altro difensore Tamborini sferrava un gran tiro, da almeno una ventina di metri. La palla schizzava sotto la traversa ed oltrepassava la linea bianca. Vieri avrebbe potuto tentare la parata, se non fosse stato colto di sorpresa e in contropiede. I granata non si sono lasciati prendere dal nervosismo ed hanno cercato di rimediare. Un centro di Simoni e conseguente rovesciata di Orlando sono stati neutralizzati da Carpenetti al 15° minuto. Lo stesso Carpenetti insieme con Losi ha poi messo a terra in area Orlando, a pochi passi dal portiere. L'arbitro ha commesso il più grosso errore della giornata fischiando un assurdo fallo di ostruzionismo. In altre parole punizione a due calci anziché penalty. A questo punto, con il primo tempo e con il mancato rigore, sono terminate tutte le possibilità dei granata. Nella ripresa Puja entrando in modo energico ma corretto su Leonardi ha prodotto con i tacchetti delle scarpe una vasta ferita alla gamba dell'attaccante romanista che doveva essere portato via in barella. Lì per lì si è avuta l'impressione di una frattura. Si è saputo poi che al giocatore sono stati dati sette punti di sutura. La Roma ridotta in dieci al quinto minuto della ripresa si è ammassata ancor più in area. Per un caso curioso ma non infrequente ha finito per creare in contropiede alcune occasioni pericolose. Francesconi al 21, colpiva la traversa e nel finale lo stesso centravanti e Tamborini sono pure stati sul punto di segnare. Il Torino da parte sua premeva nella metà campo giallorossa ma rivelava i suoi difetti, poco ordine, molte improvvisazioni, scarsa coordinamento delle azioni. Il pareggio si sarebbe tuttavia potuto avere quando Poletti, al 16', ha obbligato Cudicini a respingere di pugno. Ferrini riprendeva e Tomasin a portiere battuto deviava di testa. La sfera arrivava a Meroni che per troppa precipitazione metteva a lato. Un errore da rimpiangere per mezzo campionato. Inutile aggiungere che la gara è continuata su un ritmo prevedibile. Attacchi insistenti dei granata e sicura difesa dei giallorossi, che mettevano in evidenza Tamborini, Benaglia ed i terzini, in un attento lavoro di sbarramento a metà campo, e il risultato più non mutava.