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Comunale di Bologna
24/04/1966
h.15.30
BOLOGNA - TORINO 2-0 (1-0)
Bologna
: Spalazzi, Furlanis, Pavinato, Muccini, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Vastola, Haller, Pascutti. All.: Carnigilia.
Torino: Vieri, Poletti, Rosto, Puia, Cereser, Bolchi, Gualtieri, Ferrini, Schutz, Moschino, Meroni. All.: Rocco.
Arbitro: Pieroni di Roma.
Reti: Haller 28', Vastola 77'.
Spetattori: 29.058 di cui 8.846 abbonati e 20.212 paganti.
Note: Tempo buono, terreno in ottime condizioni; ammonito Janich per gioco scorretto, angoli 3-3.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 aprile 1966]
Giunto quasi al termine di un campionato cosi povero di soddisfazioni, il Torino non poteva ragionevolmente sperare di imporsi sul campo di un Bologna lanciato verso la conquista del secondo posto, ed infatti dopo un buon inizio i granata sono stati ieri battuti per 2 a 0 dai rossoblu, che nella ripresa hanno preso forza apprendendo i risultati parziali di San Siro e Fuorigrotta, dove la Samp stava tenendo testa all'Inter e la Fiorentina era in netto vantaggio sul Napoli. Per il Torino si è trattato quindi di una sconfitta sregolato: gli emiliani hanno realizzato un goal per tempo - Haller al 29' di gioco, deviando di testa una punizione calciata da Vastola; lo stesso Vastola al 22' della ripresa, girando al volo un cross di Peroni sfuggito a Rosato - ed hanno dimostrato una superiorità sugli avversari quasi costante, impedendo agli attaccanti granata di creare pericoli al non troppo sicuro Spalazzi. Il portiere rossoblu non ha compiuto un solo intervento difficile in tutta la partita, mentre ancora all'ultimo minuto Vieri è dovuto uscire coraggiosamente su Haller lanciato a rete ed ormai solo: i due rilievi indicano chiaramente la differenza di rendimento delle due squadre e il giusto merito degli emiliani. Le tre punte granata non sono mai riuscite a superare lo sbarramento difensivo avversario: Gualtieri, rientrante in prima squadra dopo lungo tempo, si è trovato di fronte un Parinolo (anch'egli alla prima partita stagionale in campionato) desideroso di dimostrare al trainer Carniglia di non valere meno del titolare Micetti; Schutz ha visto annullare le sue indiscutibili doti tecniche dalla doppia guardia di Muccini e Janich: Meroni ha preso botte dal primo all'ultimo minuto dal roccioso Furlanis, il quale non ha commesso nessun fallo grave ma tutta una serie di interventi al limite del regolamento. Il Torino ha cercato, nei periodi di superiorità territoriale, di tirare a rete da lontano, ma senza neppure sfiorare il bersaglio: Rosato e Moschino, affaticati dal duro lavoro difensivo e di raccordo, non hanno avuto la potenza e la precisione necessarie per infastidire Spalazzi. Proprio Rosato e Moschino sono apparsi fra i migliori granata, assieme a Poletti, il quale ha avuto il solo torto di attaccar briga con Haller, in seguito ad un duro intervento del bravissimo ma nervoso giocatore tedesco. Dei tre, Moschino è stato il più continuo ed il più efficace, meritandosi giustamente negli spogliatoi dopo la gara gli elogi di Rocco, in una sera in cui il trainer granata non era certo prodigo di giudizi positivi. A Moschino era stato affidato Haller, uno dei propulsori del gioco rossoblu, ed ha saputo opporsi con intelligenza alla superiorità atletica dell'avversario, aspettandolo al punto giusto e centrandolo spesso con derisione; Rosato, alle prese con lo sgusciante Perani, lo ha controllato bene, pur concedendosi delle avanzate ''alla Facchetti'' che hanno a volte scoperto il settore difensivo. Sul secondo goal, l'azzurro ha tentato un intervento volante piuttosto difficile - anche se spettacolare - e l'ha fallito: Perani è scattato, e sul suo cross dal fondo Vastola ha azzeccato una girata al volo di destro da grande campione, approfittando del pur esiguo spazio concessogli nell'occasione dal diretto avversario Puja. A centro campo, a parte Moschino nessuno ha saputo opporsi alla superiorità di manovra degli emiliani: Bolchi ha lottato generosamente ma si è trovato di fronte un Bulgarelli sempre abile ed astuto (nel finale la mezz'ala ha riportato una distorsione al ginocchio destro in un takle con Cereser ed ha giocato l'ultimo quarto d'ora all'ala); Ferrini, superato in settimana senza far drammi (e senza dirlo a nessuno) un dolore ad un tendine della caviglia, si è trovato spesso in difficoltà di fronte al dinamismo di Fogli, un mediano che da anni è fra i migliori del campionato. Proprio dalla forza del triangolo Fogli-Haller-Bulgarelli è nata la superiorità del Bologna, che ora attende la visita dell'Inter con una certa impazienza. Il mediano e le due mezzeali hanno raccolto e trattenuto i rilanci dei difensori, servendo poi in avanti Vastola, Perani e Pascutti. Quest'ultimo, impegnato a dimostrare il suo diritto al posto di titolare in maglia azzurra, si è battuto con decisione mostrando la corda soltanto nei numerosi gesti di nervosismo e non ha segnato grazie all'efficace guardia di Poletti. Un Bologna solido, anche se privo dei titolari negri, Micelli, Nielsen e Tumburus (puniti per le note polemiche con il trainer Carniglia). Domenica per l'Inter sarà dura, anche se i rossoblu temono di non poter disporre di Bulgarelli per l'infortunio accusato contro il Torino. Oltre alle due reti, autori come si è detto Haller e Vastola, alla parata di Vieri sullo stesso Haller ormai solo in area granata ed al battibecco finale fra lo stesso tedesco e Potetti, la partita non ha offerto molte emozioni. La superiorità degli emiliani è stata quasi costante, soltanto nel quarto d'ora iniziale ed in apertura di ripresa il Torino si è potuto portare in avanti con una certa continuità, anche se con scarsi risultati. La sconfitta lascia i granata in una posizione difficile, appena sopra alle squadre che si battono per evitare la retrocessione. Considerando il calendario che attende la squadra torinese - una sola gara in casa con il Lanerossi e tre in trasferta, domenica prossima contro il Milan, e poi sui campi di Catania e Bergamo - la situazione non è certo piacevole, anche se non preoccupante. A Bologna la squadra non può essere accusata di scarso impegno, ma certo manca ai granata quella convinzione indispensabile per ottenere i risultati. La stagione poco brillante ha influito - e non da ieri - sul morale dei giocatori, molti sembrano giocare più per se stessi che per il complesso. Lo stesso Rocco non vede l'ora che l'annata termini, per tentare la rivalsa nella prossima, ieri, nel finale, il trainer si voltava sulla panchina per chiedere al pubblico le notizie dei risultati sugli altri campi. Nei giorni tristi si cerca consolazione nelle disavventure altrui.