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Olimpico di Roma
14/01/1968
h.14.30
ROMA - TORINO 0-2 (0-1)
Roma
: Ginulfi, Ossola, Robotti, Cappelli, Carpenetti, Pelagalli, Ferrari, Scaratti, Peirò, Taccola, Capello. A disposizione: Seda. All.: Pugliese.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Bolchi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Arbitro: De Marchi di Pordenone.
Reti: Facchin 29', Combin 58'.
Spettatori: 35.383 di cui 10.383 abbonati e circa 25.000 paganti, il dato esatto non è stato comunicato.
Note: All'85' Vieri para un calcio di rigore ad Ossola.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 gennaio 1968]
Con una rete per tempo - Facchin dopo 29 minuti, Combin al 13' della ripresa - il Torino ha vinto ieri sul campo della Roma con la sicurezza della grande squadra; il punteggio a favore dei granata avrebbe potuto essere ancora più netto se nel finale Nestor Combin, che intuiva la possibilità di staccare gli avversari nella classifica dei marcatori, non si fosse intestardito nel tentare direttamente il goal, senza a vedere Facchin e Carelli ottimamente smarcati ed in posizioni più favorevoli della sua. Di fronte al gioco ordinato e preciso degli avversari, la Roma di ieri poteva fare ben poco: i giallorossi, privi di Pizzaballa, Jair - colpiti dall'influenza nelle ultime ore di vigilia - e Losi, si sono via via sfaldati con il trascorrere dei minuti, crollando addirittura dopo gli incidenti che hanno menomato nel corso della gara Capello e Pelagalli. Anche Ferrini si è infortunato, dopo soli quattro minuti di gioco (botta di Ferrari alla gamba, l'attaccante oggi in sede sottoporrà l'arto colpito ad una radiografia), ma nessuno se ne è accorto: il capitano granata è stato anzi fra i migliori, ha reagito al dolore con una forza di volontà che è caratteristica di tutta la squadra. Ieri Fabbri aveva deciso di concedere un turno di riposo ad Agroppi un gesto coraggioso, per chi sa il peso che ha il toscano nella manovra granata, un gesto che il trainer ha compiuto sapendo che la formazione non avrebbe accusato troppi squilibri. Così è stato. Bolchi, che sta disputando la sua migliore stagione in maglia granata ed in ruoli diversi, ha tenuto con autorità il ruolo di mediano, mentre i rientri di Poletti, Combin e Moschino hanno dato alla formazione la solidità che a tratti era mancata Vieri, con un balzo, para il Facchin, a terra, ha inviato il pallone nella rete romanista sette giorni prima contro il Cagliari. Poletti ha annullato Peirò, Moschino mantenendosi piuttosto arretrato ha lanciato a rete più volte i compagni compreso il terzino Fossati, autore di una prestazione eccezionale per dinamismo e sicurezza (senza dubbio il migliore in campo), Combin ha tenuto a soggezione la difesa avversaria, segnando il goal della sicurezza. Degli avanti granata, il migliore per continuità di azione è stato però Facchin, un giocatore che solo ora pare ritrovare l'efficacia che lo aveva messo in luce nel Catania: suo il goal d'apertura, sue le puntate più pericolose, mentre più in ombra è rimasto Carelli, ancora convalescente dall'attacco influenzale accusato in settimana. Un Torino equilibrato comunque: la squadra è parsa cosciente dei suoi mezzi ed ha giocato senza affanno. Il progressivo sgretolarsi della Roma ha indubbiamente agevolato i granata, i quali nel finale hanno commesso il grave errore di rallentare il ritmo invece di puntare al terzo goal. Così, a cinque minuti dal termine, i giallorossi hanno avuto la possibilità di ridurre lo svantaggio con un rigore concesso per un intervento deciso - ma neppure troppo scorretto - di Poletti su Peirò. Vieri ha bloccato il tiro di Ossola, ma se la Roma avesse segnato, il Torino avrebbe dovuto subire certamente un assedio nei minuti conclusivi, rischiando di venire raggiunto dopo aver dominato la partita. E' l'unico appunto per la squadra di Fabbri. La Roma è in periodo chiaramente negativo: alcuni elementi preziosi sono fuori squadra per infortuni, gli altri sembrano pagare il travolgente inizio di stagione. I giallorossi hanno creato due pericoli per Vieri nelle battute iniziali, ma al 2° minuto il portiere ha deviato benissimo una staffilata di Scaratti, ed all'8' né Taccola né Ferrari sono stati così abili da deviare in rete un corner di Scaratti, sul quale la difesa granata aveva avuto una incertezza collettiva. A parte queste due situazioni iniziali ed il rigore conclusivo, Vieri non ha corso altri pericoli, mentre Ginulfi, mal protetto dagli incerti difensori, ha corso più di un rischio, a partire dal 28' di gioco quando Fossati - sempre più autoritario e caricato dal goal segnato al Cagliari - l'ha impegnato con un violento tiro centrale. Un minuto dopo, il Torino è andato in vantaggio. Capello, scattando sulla linea laterale, sotto le tribune, si è bloccato di colpo per uno stiramento alla coscia destra, Puja con prontezza ha lanciato Facchin scattato a rete. La palla, dopo una parabola di quaranta metri, ha trovato all'appuntamento l'attaccante il quale, con un preciso colpo di testa, ha scavalcato Ginulfi, il quale stava tentando l'uscita. Il finale del tempo ha visto ancora i granata più volte pericolosi, ma alcune manovre sono state annullate dall'eccessivo slancio di Combin, troppo spesso in fuori gioco. In apertura di ripresa, entrando in ritardo su Ferrini, Pelagalli ha ricevuto un colpo allo stomaco. La Roma, con Capello e Pelagalli sempre in campo ma non più in grado di correre e scattare con disinvoltura, non è più riuscita a contenere la già netta superiorità complessiva dei granata. Al 13' uno scambio Moschino-Ferrini ha permesso al capitano di lanciare Combin scattato al centro dell'area: il centravanti ha letteralmente saltato Carpenetti e Ginulfi, accompagnando la palla in porta. La gara è praticamente finita in quel momento, e mancava più di mezz'ora al termine dei 90 minuti. I granata hanno cercato di animarla risparmiando altri goals alla Roma e provocando un rigore a loro sfavore, ma neppure su penalty i giallorossi sono riusciti a battere Vieri.