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| Comunale di Bologna |
| 24/03/1968 |
| h.15.00 |
| BOLOGNA - TORINO 2-0 (2-0) Bologna: Vavassori, Furlanis, Ardizzon, Guarnieri, Janich, Tentorio, Peran, Bulgarelli, Clerici, Turra, Pace. A disposizione: Spalazzi. All.: Cervellati. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Agroppi, Cereser, Bolchi, Carelli, Ferrini, Combin, Corni, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri. Arbitro: Motta di Monza. Reti: Turra 5', Pace 15'. Spettatori: 26.145 di cui 17.145 paganti per un incasso di 24.669.850 lire e circa 9.000 abbonati. Note: Splendida giornata primaverile, terreno in buone condizioni. Calci d'angolo 11-1 per il Torino; ammonito Ferrini. Cronaca [Tratto da La Stampa del 25 marzo 1968] Il campo del Bologna non porta fortuna al Torino. Ci è voluta la grande squadra granata (quella perita a Superga) per battere l'ultima volta i petroniani sul loro terreno: l'ultimo successo granata fu ottenuto infatti la bellezza dì 23 anni or sono. Poi più nulla. Anche nella presente occasione, come per essere certi subito che le cose sarebbero andate secondo la tradizione, i padroni di casa si sono affrettati a mettere al più presto il risultato al sicuro. Dopo soli sei minuti dì gioco già il Torino si trovava in svantaggio; al 16', poi, era in perdita per 2 reti a zero. La partita è praticamente terminata in quel momento. Sarà bene che ci affrettiamo a dire che uno svolgimento simile della partita deriva da più d'un motivo. Innanzitutto, il Torino si è presentato in campo in una formazione che più rabberciata non avrebbe potuto essere. Mancava di Puja e di Moschino, due assenze che hanno inferto un grave colpo all'intera struttura dell'undici. Puja, con la sua statura, si trova notevolmente avvantaggiato nel gioco di testa: egli può essere, in certo qual modo, per quanto in minor misura, paragonato a quello che vale Bercellino nella squadra della Juventus. E Moschino, che quest'anno è cresciuto tecnicamente in modo notevole, è il vero stratega dell'undici. Per una squadra come il Torino, che in questo momento è giunta quasi a quel grado di efficienza che le permette di recitare a memoria, il danno di queste assenze è stato veramente grave e decisivo. La vera e grande squadra, quella che tante soddisfazioni ha dato quest'anno al pubblico torinese, non si è vista mai, in alcun momento della partita, a Bologna. C'è stato chi ha definito la squadra del Torino addirittura come rinunciataria: una definizione, questa, che noi riteniamo un po' esagerata e per lo meno da non applicare a tutti gli undici della compagine. La verità è che anche nei momenti in cui la squadra ha lottato, non ha saputo raggiungere il solito livello di gioco. Sull'andamento generale della partita ha decisamente influito l'aver subito il Torino quelle due reti, così ravvicinate, all'inizio. Si è trattato di due autentiche disgrazie, di due infortuni che hanno influito nettissimamente sul morale dei giocatori granata. Dopo soli sei minuti di gioco, mentre il Bologna era tutto scatenato in una serie di impetuosi attacchi, improvvisamente Perani saltava fuori tutto solo in mezzo a quattro difensori granata. Stando in posizione che a noi è parsa piuttosto sospetta di fuori gioco, egli, libero da qualsiasi marcatura, si è girato su se stesso ed ha sferrato direttamente una bella legnata a mezza altezza. Vieri ha parato senza trattenere la palla, deviandola invece verso la sua destra; qui è sopravvenuto in piena corsa la mezz'ala Turra, che, con un tiro di discreta potenza a mezza altezza, trasversalmente, e a due passi dal portiere, ha segnato irresistibilmente. Dieci minuti dopo, è venuta la replica. All'origine di questa sta un casuale, banalissimo errore. Pace, l'ala sinistra, si era portata sulla destra, scontrandosi abbastanza duramente con il terzino granata Fossati. Mentre questi rimaneva a terra. Pace poteva impadronirsi della palla, tutto libero. Il rossoblu penetrava impetuosamente nell'area dei torinesi, senza incontrare ulteriormente resistenza. Quasi si ripeteva allora quel famoso episodio che nella partita perduta a Torino dall'Italia contro l'Inghilterra prese il nome da Mortensen. Vieri si trovava molto più vicino al palo sulla sua sinistra che non all'altro; evidentemente egli, in modo analogo a quanto aveva fatto Bacigalupo allora, intendeva tenersi pronto per una parata in direzione della parte scoperta delta sua rete. Pace, viceversa, come allora Mortensen, sparò imprevedibilmente verso la parte più difficile, e colse così di sorpresa il portiere dei granata. Il risultato non doveva più subire modifiche, dopo quel momento. Il Bologna diventava quasi irresistibile, mentre il Torino si innervosiva e accennava presto a disunirsi. Vieri stesso aveva l'occasione di riabilitarsi con due parate bellissime alquanto difficili e praticamente ogni cosa finì in quel momento. E Vavassori, il portiere dei bolognesi, non ebbe più da parare tiri che si possano definire veramente difficili nel seguito della partita. Il secondo tempo dell'incontro si può dire quasi non abbia avuto storia. Il Torino, effettuando alcuni cambiamenti nella struttura della squadra, dominò anche piuttosto a lungo, senza però concludere assolutamente nulla. Era così evidente lo scombussolamento che regnava nella squadra ospite che ad un certo punto il responsabile tecnico dei bolognesi intervenne per dar ordine ai suoi uomini di rallentare lo sforzo, in vista della partita contro la compagine jugoslava del Vojvodina, partita che si giocherà la sera di mercoledì prossimo. Attenendosi alle sue direttive, i giocatori del Bologna si limitavano da allora in poi a controllare il gioco, senza più impegnarsi a fondo, e la partita dà quel momento diventava quasi monotona. Comunque, proprio all'ultimo minuto dell'incontro, il centravanti dei petroniani, in seguito ad una veloce puntata in avanti, sferrava improvvisamente un potente tiro alto, e Vieri rispondeva con una gran parata, mandando la palla a sbattere contro un montante e poi respingendola in alto. Il risultato sì fermava così sul 2 a 0, mentre avrebbe potuto benissimo salire a 3 a 0. Un bel primo tempo da parte del Bologna ed una partita da dimenticare un po' presto da parte del rimaneggiato Torino, il quale, in seguito alla sconfitta subita, viene raggiunto dal Napoli e dal Varese al secondo posto della classifica. |
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