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San Siro
14/04/1968
h.15.30
MILAN - TORINO 2-1 (2-1)
Milan
: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Trapattoni, Rosato, Lodetti, Hamrin, Angelillo, Sormani, Rivera, Prati. A disposizione: Vecchi. All.: Rocco.
Torino: Vieri, Poletti, Trebbi, Puia, Cereser, Corni, Carelli, Ferrini, Combin, Agroppi, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Poletti 6' (T), Lodetti 10' (M), Angelillo 41' (M).
Spettatori: 53.692 di cui 10.386 abbonati e 43.306 paganti per un incasso di 58.463.300 lire.
Note: Ammoniti Sormani, Rivera e Puia, calci d'angolo 5-4 per il Milan.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 aprile 1968]
Conferma ufficiale e celebrazione definitiva - il tutto davanti al proprio pubblico, poco meno di sessanta mila persone, di cui più di trentotto mila paganti - della vittoria del Milan nel campionato 1967-68. Quando i rossoneri hanno riportato l'ultima vittoria nella competizione ancora non era stata proclamata l'ultima deliberazione sul caso Internazionale-Cagliari. Ora, i crismi ufficiali ci sono tutti. Ed il Milan ha aggiunto ad essi il successo, di stretta misura, ma non per questo meno meritato, sul Torino. A due reti a una ammonta questo successo sui granata torinesi. Nel suo complesso esso è giusto, ripetiamo, per quanto vada tenuto presente che l'undici piemontese aveva dovuto presentarsi in campo incompleto. Nella sua formazione rabberciata il Torino si è difeso più che onorevolmente. Ha attaccato a lungo per primo, ed ha concluso l'incontro ancora attaccando e dominando in modo assoluto. Squadra di carattere. Prima dell'inizio della partita era stata chiusa in modo amichevole la nota diatriba fra i responsabili tecnici delle due compagini. Chi verga queste linee - avendo ben presente che sia l'uno come l'altro dei due tecnici erano stati in passato suoi allievi in unità rappresentative - era dolentissimo di assistere al prolungarsi di un litigio, che non aveva ragione di essere, fra persone provenienti da una stessa scuola ed aveva interposto i suoi buoni uffici, portando Rocco e Fabbri ad una cordiale stretta di mano cancellatrice di ogni screzio. Ed il pubblico aveva applaudito l'iniziativa. L'incontro si era svolto sotto l'insegna della più schietta correttezza e cortesia. Dal punto di vista tecnico, per contro, la partita non assunse che in rari momenti una levatura veramente degna di rilievo. Incominciò il Torino dominando, come già accennato, e centrando per primo il bersaglio. Una bella rete segnata dal terzino Poletti al sesto minuto; il difensore riprendeva un pallone che Cudicini aveva respinto e portava gli ospiti in vantaggio. Poi, come punti dallo smacco, i milanisti hanno organizzato le loro prime reazioni e, dopo solo quattro minuti, pareggiavano con un improvviso tiro alto di Lodetti. Perdurando nello sfogo i padroni di casa si erano allora mantenuti all'offensiva, ma non era che a quattro soli minuti dal riposo di metà tempo che essi andavano in vantaggio. Facendo un breve passò indietro, dobbiamo qui menzionare che nelle file del Milan si era verificata la temuta defezione di Malatrasi per male di gola. Il suo posto era stato preso da Rosato con Lodetti e Trapattoni in posizione di mediani laterali ed Angelillo aveva così potuto fare, come mezz'ala destra, la sua prima comparsa nell'attuale campionato. Doveva essere proprio Angelillo a segnare la rete definitiva per la sua squadra. L'italo-argentino riprendeva al volo un centro di Hamrin dalla destra e di sinistro e da distanza ravvicinata, spediva in rete irresistibilmente. All'incontro hanno assistito Ciaikowski, l'anziano capitano della squadra nazionale jugoslava ed attuale allenatore del Bayern di Monaco (prossimo avversario del Milan in Coppa delle Coppe) ed alcuni giornalisti germanici. L'incontro non assurse tecnicamente a vette molto elevate, si diceva. La prima linea milanista non brillò affatto di viva luce. Rivera non era in giornata favorevole, ed era tenuto a freno da Agroppi, il migliore fra i granata, un giocatore che è tecnicamente impostato in modo ottimo. Ma il Milan, una volta passato in vantaggio, adottò uno schieramento molto prudenziale, con sei uomini permanentemente in difesa. Uno schieramento che fu quello che condusse definitivamente in porto il risultato. Da mettere in rilievo, a questo proposito, il comportamento di Rosato, che, dedicatosi completamente alla guardia di Combin, riuscì a neutralizzarlo quasi totalmente. A partita ultimata, tutta una piccola folla di sostenitori del Milan, con bandiere e gonfaloni, invase il campo, dando luogo ad una manifestazione di entusiasmo. Una parola di plauso merita comunque il Torino che, nelle condizioni in cui si è presentato in campo, si è comportato in modo meritevole di ogni elogio.