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Comunale di Bergamo
08/12/1968
h.14.30
ATALANTA - TORINO 3-1 (2-0)
Atalanta
: De Rossi, Dordoni, Nodari, Pelagalli, Dotti, Bertuolo, Nastasio, Lazzotti, Clerici, Dell'Angelo, Incerti. A disposizione: Mantovani, Novellini. All.: Angeleri.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Trebbi, Agroppi, Carelli, Bolchi, Combin, Rampanti (al 55' Corni), Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Arbitro: Lattanzi di Roma.
Reti: Nastasio 17' (A), Clerici 40' rig. (A), Incerti 81' (A), Agroppi 83' (T).
Spettatori: 12.120 di cui 2.462 paganti per un incasso di 4.453.000 lire e 9.658 abbonati.
Note: Terreno scivoloso, giornata umida. Ammoniti Clerici, Pelagalli e Dell'Angelo. Calci d'angolo 2-1 per l'Atalanta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 dicembre 1968]
Il Torino, sconfitto per 1 a 3 dall'Atalanta, è caduto all'ultimo posto in classifica. Una situazione umiliante per la squadra granata, pur sé l'assenza di Ferrini e di Cereser, alle quali si è aggiunta ultimamente anche quella di Moschino, giustificano in parte la situazione. Il Torino è in crisi, non è in grado di reagire alle avversità e qualsiasi errore diventa irrimediabile, determinante. Questo spiega la pesante sconfitta di Bergamo, anche se riesce difficile capire come la squadra, che domenica scorsa aveva disputato una energica gara con l'Inter, finendo con l'imporsi, si sia arresa quasi senza lottare di fronte a un avversario ben più modesto. A fine partita Fabbri non ha risparmiato i suoi giocatori, ha criticato duramente la loro prova, preannunciando severi provvedimenti disciplinari. La situazione è difficile, c'è da aspettare la pausa natalizia per ricuperare gli elementi ora assenti, per dare un altro volto alla squadra, sperando nella riscossa. Ma nel frattempo bisogna reagire, bisogna lottare, come ieri contro l'Atalanta non è accaduto. In realtà, nella fase iniziale della partita, il Torino sembrava in grado di contrastare con una certa efficacia la squadra neroazzurra. I bergamaschi, che presentavano il rientrante Dotti in difesa, avevano sfiorato il goal al 5', quando Incerti aveva colpito la base del palo della rete di Vieri, su cross di Clerici, ma i granata si erano ributtati all'attacco con slancio. E al 10' toccava a loro una facile occasione da rete: Carelli ribatteva una punizione di Dell'Angelo e si portava avanti in contropiede, scattavano i torinesi verso la porta bergamasca, Combin riceveva la palla, aggirava Dotti, la via era libera, il centravanti non si intestardiva nello spunto individuale, passava lestamente a Facchin, in buona posizione. Poteva essere goal, ma l'ala sinistra controllava male la sfera, il portiere De Rossi gli si faceva incontro, c'era un rimpallo, ancora favorevole ai granata, ma Facchin, sbilanciato, mandava malamente sul fondo, a lato. Uno sbaglio clamoroso. L'Atalanta, ieri, non era in vena di concessioni: sospinta da Dell'Angelo, Lazzotti e Fumagalli, si riportava all'attacco e fortunosamente, pochi minuti dopo, passava in vantaggio. Era il 19'. Clerici effettuava un lancio per Nastasio, irrompeva Trebbi che ribatteva corto, proprio sull'ala destra nerazzurra; nel contrasto Nastasio si aggiustava la palla con una mano e filava via, mentre Trebbi, interdetto, restava fermo, aspettando il fischio dell'arbitro Lattanzi, che però non si avvedeva del fallo. L'attaccante bergamasco, così, puntava a rete con Trebbi lanciato tardivamente all'inseguimento, mentre Fossati cercava invano di sbarrargli il passo al centro, e Vieri era battuto dal violento rasoterra in diagonale. Un brutto colpo per il Torino, ma c'era ancora tutto il tempo per rimediare. I granata passavano all'attacco, e mostravano crudamente le loro attuali lacune: impianto di centro campo troppo fragile, con Bolchi teso a contrastare Dell'Angelo ma con Agroppi e il giovane Rampanti in difficoltà; attacchi ridotti a sporadici spunti, con Carelli impegnato spesso a dar man forte ai compagni più arretrati e Combin e Facchin facilmente controllati dalla fitta retroguardia neroazzurra. Tentava l'offensiva Puja, ci provava anche Poletti, poi, al 37', avveniva l'episodio risolutivo. Dopo una lunga lotta con Puja, Clerici entrava in area, faceva pochi passi, sempre tallonato dallo stopper granata, e alla fine terminava lungo disteso, caricato alle spalle. Rigore. A nulla valevano le proteste dei granata: su certi falli è difficile lasciar correre, specie se a subirli è la squadra di casa. Calciava lo stesso Clerici, che batteva Vieri, ma l'arbitro decretava la ripetizione del tiro. Vivace capannello attorno al direttore di gara alla ricerca del perché, Lattanzi spiegava che Nastasio era entrato in area mentre il tiro veniva scoccato, e Pelagalli, Dotti, Clerici e Dell'Angelo, che avevano protestato con più accanimento, finivano nella lista degli ammoniti. Passato il trambusto, alla fine, e ancora Clerici si accingeva al tiro: palla tesa a mezza altezza sulla sinistra, Vieri indovinava la traiettoria ma non riusciva a intercettare il bolide. Due a zero. Partita decisa. Nella ripresa, in apertura, Combin si faceva notare per una violenta punizione, ma il tiro era parato. Al 10' Fabbri faceva uscire Rampanti, mandando Corni in campo a dar lena e vivacità all'attacco, ma il risultato pratico era trascurabile. Ancora una parata di De Rossi, su traversone di Combin, ma l'Atalanta era sempre in agguato, pronta a sfruttare la minima occasione: al 25' Clerici si intestardiva a concludere da solo e Trebbi riusciva a rimediare alla meglio, e poco dopo era Vieri a salvarsi in uscita, prima su Nastasio, poi ancora sull'insidiosissimo centravanti. Arrancavano i granata, in una manovra individuale e senza alcun costrutto, e al 35' subivano la terza rete. In contropiede, Lazzotti lanciava Incerti, sfuggito a Fossati; l'attaccante bergamasco evitava l'intervento di Vieri uscitogli incontro e da posizione angolata infilava la porta a fil di palo, eludendo l'estremo tentativo di Puja, postosi sulla linea bianca. A mitigare un po' l'amarezza giungeva al 38' l'unica rete granata: segnava Agroppi da pochi passi, riprendendo una corta respinta di Dotti. E finiva così, con un duro 1 a 3 su cui riflettere.