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San Paolo
02/03/1969
h.15.00
NAPOLI - TORINO 0-0
Napoli
: Zoff, Nardin, Pogliana, Zurlini, Guarnieri, Montefusco, Salvi, Juliano, Altafini, Cané, Barison. A disposizione: Cuman, Sala. All.: Di Costanzo.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Ferrini, Combin, Bolchi, Facchin. A disposizione: Sattolo, Depetrini. All.: Fabbri.
Arbitro: Carminati di Milano.
Reti: -
Spettatori: 65.177 di cui 56.370 abbonati e 8.807 paganti per un incasso di 18.257.300 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 marzo 1969]
La catena dei risultati positivi del Torino è proseguita ieri con lo zero a zero contro il Napoli a Fuorigrotta; ora il bilancio dell'anno nuovo e per i granata di tredici punti in otto gare consecutive, una riscossa miracolosa se si pensa al rendimento negativo del 1968, con otto punti in dodici partite. La squadra ha acquistato maturità e sicurezza, va in campo con un piano e riesce a metterlo in pratica senza affanno, facendo leva sulle doti tecniche, ma soprattutto sull'impegno dei singoli. Ieri mancava Moschino, ed indubbiamente la manovra ne ha risentito, ma il trainer Fabbri ha trovato la tattica esatta per raggiungere il pareggio, che era l'obbiettivo di partenza: un centrocampo serrato, con uomini molto vicini per poter tenere il controllo del pallone con passaggi brevi, un filtro per gli estremi difensori ed una sponda per le punte. Bolchi ha giocato davanti a Puja, con ai fianchi Agroppi, Ferrini, e Carelli: una barriera molto mobile, dalla quale gli atleti si sganciavano a turno per scattare in avanti. E' significativo in proposito che la partita si sia chiusa su due tentativi offensivi del Torino, prima un tiro di Bolchi bloccato da Zoff, quindi un centro insidioso di Combin che Nardin con un balzo acrobatico ha letteralmente tolto dalla testa di Facchin, già lanciato in tuffo. Il Torino se non avesse pensato, giustamente, alla partita di mercoledì a Bratislava (la sconfitta, dell'andata a Torino contro lo Slovan sembra decisiva, ma la speranza è l'ultima a morire), avrebbe potuto vincere, specialmente nel primo tempo quando ha controllato la gara come ha voluto, concedendosi momenti di bel gioco applauditi dal pubblico partenopeo. I granata hanno trovato un avversario più debole del Napoli delle ultime partite (ed in particolare nei confronti della magnifica esibizione di sette giorni prima a Roma): l'assenza dell'infortunato Bianchi si è fatta sentire moltissimo, e l'allenatore Di Costanzo ha fatto il resto sbagliando la scelta del sostituto, arretrando Montefusco in mediana, spostando Cane alla mezz'ala e inserendo Salvi, bloccato con facilità da un eccellente Fossati, all'estrema destra. In campo, Di Costanzo non ha saputo replicare alla mossa di Fabbri, non ha pensato di spostare Cane, che è una punta, sull'arretrato Bolchi e di lasciare Juliano su Agroppi; Juliano ha invece atteso gli sganciamenti di Bolchi senza inserirsi mai in area avversaria, e Cane è stato costretto a restare indietro dalle frequenti e pericolose puntate dì Agroppi. I granata non hanno badato solo a difendersi, malgrado la posizione di Bolchi possa far intendere questo. Al contrario per tutto il primo tempo le azioni d'attacco più nitide sono state quelle del Torino, mentre ì napoletani si sono fatti pericolosi solo in due occasioni, e su rimpalli fortunati. Combin, che ha alternato spunti puntigliosi con momenti di abulia, si è presentato al 5' minuto con uno scatto magnifico sulla destra costringendo Guarneri ad un affannoso salvataggio; al 13' su corner del centravanti, Facchin ha azzeccato una magnifica girata che Zoff si è trovato fra le braccia con un po' di fortuna; al 32' ancora Combin ha vinto un 'contrasto fra Guarneri e Zurlini, ma si è allungato troppo la palla ed il tiro ha attraversato l'area davanti a Zoff, perdendosi sul fondo alla sinistra del portiere napoletano. Nel finale del tempo, i partenopei hanno avuto a loro volta due buone occasioni, ma non su azione: prima Agroppi ha involontariamente servito Zurlini il cui tiro si è perso sul fondo, quindi Altafini ha vinto un rimpallo su Puja e Cane ha tirato a lato, a filo di montante. Ancora il Torino all'attacco in apertura di ripresa, con uno scambio volante Combin-Facchin e tiro di Ferrini ribattuto di petto da Zoff; quindi il Napoli a tratti ha assunto l'iniziativa, ma raramente è riuscito a superare la linea dei centrocampisti granata. Tiri alti di Montefusco e Cane hanno concluso le più pericolose manovre dei partenopei. Infine il Torino ha evitato il pericolo degli ultimi minuti - che tanto spesso gli sono stati fatali - con la tattica più sicura, spostando il gioco nella metà campo avversaria. Fischi al Napoli alla chiusura della gara. La squadra in realtà ha deluso, sì è lasciata invischiare dal gioco dei granata che l'hanno controllata con molta efficacia. Ma, pur tenendo conto della giornata non felice degli avversari, il Torino ha disputato una partita perfetta per aderenza agli schemi studiati alla vigilia. L'eccezionale momento di forma di Puja dà sicurezza a tutta la difesa; a centrocampo Bolchi è stato prezioso, Facchin e Carelli hanno lottato con il consueto impegno. La squadra parte per Bratislava in piena salute, ma si è già visto al Comunale di che forza sia lo Slovan. Il pareggio di Napoli vale da buon augurio, ma non deve creare illusioni.