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Comunale di Piacenza
31/08/1969
h.21.00
PIACENZA - TORINO 1-1 (0-1)
Piacenza
: Balzarini, Grechi, Unere, Zoff II, Favari, Bordignon, Ferrante, Robbiati, Gualazzini, Pestrin, Fracassa (al 68' Bertani). A disposizione: Ferretti. All.: Radio.
Torino: Sattolo, Depetrini, Fossati, Puia, Bolchi, Agroppi, Carelli, Sala C., Petrini, Moschino, Mondonico. A disposizione: Pinotti, Ferrini. All.: Cadé.
Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata.
Reti: Aut.Bordignon 18' (T), Robbiati 63' (P).
Spettatori: 4.348 paganti per un incasso di 8.965.240 lire.
Note: Pioggia copiosa per tutto il pomeriggio, ma terreno in discrete condizioni, tempo incerto e umido. La partita è stata sospesa per 16 minuti per un guasto all'illuminazione. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi durante il tempo utile per risolvere il problema. Nell'occasione è stato inaugurato il nuovo stadio del Piacenza ristrutturato e ampliato per soddisfare i canoni minimi degli stadi della serie B, essendo la formazione emiliana neopromossa tra i cadetti. Con una spesa pari a mezzo miliardo di lire lo stadio è stato ampliato dai vecchi 8.000 a circa 16.000 posti di cui 12.000 omologati per la stagione in corso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 settembre 1969]
Uno a uno tra Piacenza e Torino, tutto sommato un pareggio giusto, con un netto predominio delle difese nei confronti degli attacchi, prova ne sia che i due goals dell'intero confronto sono stati piuttosto fortunosi: i granata, infatti, sono andati in vantaggio al 18' del primo tempo, grazie a un'autorete di Bordignon, e si sono lasciati raggiungere al 18' della ripresa in un'azione confusa, con un astuto tocco di Robbiati, pronto a raccogliere in mischia il pallone sfuggito dalle mani di Sattolo. Il Torino ha messo in luce una maggiore esperienza, gli emiliani un maggiore dinamismo; i granata, specie all'inizio della ripresa, hanno dato l'impressione di potersi imporre con relativa facilità; poi hanno patito qualche attimo di distrazione, le idee si sono confuse e la gara si è così equilibrata verso un risultato di parità, che ha rispecchiato in sostanza pregi e difetti delle due compagini. Pregi e difetti. Per il Torino, gli ormai soliti appunti. La difesa è forte, ben registrata, si muove a memoria, senza intoppi e senza esitazione. A centro campo, Moschino è l'abituale regista. Sala appare in progresso, alle doti tecniche istintive che regolano il suo slancio, unisce ora una più robusta ''grinta''. Un po' in ombra sono apparsi invece Mondonico, Agroppi e Petrini, quest'ultimo, però, lasciato troppo solo a sbrigarsela tra le maglie della retroguardia avversaria. Ieri sera. Carelli e Mondonico non sono riusciti a dialogare con il centravanti come le circostanze avrebbero richiesto e Petrini, perciò, ha dovuto sbrigare un lavoro davvero improbo. Il Torino, insomma, non è ancora pronto al cento per cento, restano da risolvere parecchi problemi. Ma la squadra di Cade cammina sulla strada giusta. Uomini come Puja, come Bolchi, come Possati, già sono in forma più che discreta, bisogna soltanto meglio legare l'azione in fase offensiva, Il confronto di ieri sera, d'altra parte, si è rivelato alla resa dei conti abbastanza impegnativo, proprio per le qualità del Piacenza, la squadra emiliana neo - promossa in serie B, che ha messo in vetrina un gioco abbastanza pratico e divertente, ottimamente, impostato da Pestrin. Serata uggiosa di pioggia, fresca ed umida come si fosse di autunno pieno. Pubblico appena discreto - circa cinquemila persone -, l'inclemenza del tempo non favorisce certo queste notturne che ormai sono evidentemente fuori stagione. Squadre annunciate, il Torino allinea lo schieramento già sperimentato ad Asti, con Depetrini e Bolchi a sostituire rispettivamente Potetti e Cereser, entrambi squalificati. In porta, Sattolo. Mediana con Puja, Bolchi ed Agroppi ed attacco composto da Carelli, Sala, Petrini, Moschino e Mondonico. In panchina con la maglia numero tredici, Ferrini. Nel Piacenza, quattro ex granata, i terzini Grechi ed Unere, il laterale Bordignon e la mezz'ala Pestrin, che ha le funzioni di regista. Mancano, dei titolari, Stevan infortunato, e Franzoni, La gara tiene a battesimo il nuovo stadio. Bello, funzionale, dal costo - ci dicono - di circa mezzo miliardo. Può ospitare quindicimila persone contro le ottomila del vecchio impianto. La inaugurazione ufficiale verrà soltanto il 21 settembre, in occasione della seconda gara del campionato con il Perugia e questa è una sorta di inaugurazione ufficiosa. Tattica normale, da una parte e dall'altra abbastanza aperta. Il Torino come al solito tiene in avanti Mondonico e Petrini, con Sala e Moschino leggermente più indietro. Il Piacenza, dal canto suo, gioca con tre punte, le due ali ed il centravanti, il nuovo acquisto Gualazzini. L'avvio è piuttosto lento, sul terreno molle d'acqua, il primo portiere ad essere impegnato è Sattolo, costretto ad un gran volo al settimo minuto su tiro di Fracassa. Al 12' si registra un fatto imprevisto ed imprevedibile, per un guasto in una cabina dell'Enel, si spegne la luce. Calciatori ed arbitro rientrano negli spogliatoi, il signor De Robbio dice che attenderà un quarto d'ora sospendendo quindi la gara, se la luce nel frattempo non tornerà. Tredici minuti di buio fitto, quindi, per buona sorte, i riflettori si riaccendono ed il confronto riprende dopo sedici minuti esatti. Il Torino è piuttosto prudente, mentre il Piacenza, si lancia in coraggiosa offensiva, ben sorretto dall'intelligenza tattica di Pestrin. Sono i granata, comunque, ad andare in vantaggio. Al 18' su un'azione piuttosto confusa in aera emiliana, la palla va da Petrini a Sala che finta in favore di Carelli. Il tiro dell'ala destra granata viene deviato in porta dal difensore piacentino Bordignon. I padroni di casa reagiscono abbastanza bene, ma la retroguardia granata tiene con sufficiente disinvoltura. Il Torino a poco a poco, mettendo a frutto la sua maggior esperienza, prende in mano le redini del gioco. Nella ripresa, nessun cambiamento nei ranghi delle due compagini. Sette minuti senza nulla d'interessante, ad eccezione di una traversa colpita da Mondonico, poi Moschino lancia alla perfezione Mondonico, il cui tiro sfiora il palo Un altro calcio d'angolo al quarto d'ora su pericolosa incursione di Mondonico, poi, al 16', Balzarmi è chiamato ad un nuovo intervento su un tiro a parabola di Carelli. La squadra granata si muove con disinvoltura, la sua supremazia è abbastanza netta. Il Piacenza però non si dà per vinto e, su rovesciamento di fronte, al 18' raggiunge un impensato pareggio. Punizione da circa quaranta metri dalla porta granata, tira Grechi. Il pallone sfugge a Sattolo in tuffo, irrompe in mischia Robbiati ed è il goal dell'1 a 1. Colpo a freddo, il Torino accusa qualche battuta a vuoto. Preme il Piacenza: bel tiro di Ferranti al 22'. Al 25', uno scontro fra Carelli e Fracassa: Fracassa resta a terra ed è portato fuori campo a braccia. Lo sostituisce il n. 13 Bertani. La partita un po' si spegne, pur se non mancano i vigorosi contrasti. Al 32' un'azione di Gualazzini conclusa con un tiro fuori di Rohbiati; al 35' risponde Moschino e para bene Balzarini. Ormai fa capolino la stanchezza, gli uomini si trascinano sul terreno fradicio di pioggia. Un ultimo brivido: è una rovesciata di Ferranti al 44', che Sattolo blocca. Subito dopo la fine.