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Olimpico di Roma
14/09/1969
h.16.30
LAZIO - TORINO 1-1 (0-1)
Lazio
: Di Vincenzo (al 73' Sulfaro), Papadopulo, Facco, Cucchi, Soldo, Marchesi, Massa (al 46' Wilson), Mazzola, Fortunato, Ghio, Morrone. A disposizione: -. All.: Lorenzo.
Torino: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Ferrini, Sala C., Petrini, Moschino, Pulici. A disposizione: Pinotti, Bolchi. All.: Cadé.
Arbitro: Di Tonno di Lecce.
Reti: Moschino 42' (T), Soldo 47' (L).
Spettatori: 21.748 di cui 11.498 paganti e 10.250 abbonati per un incasso di 16.625.000 lire.
Note: Ammoniti Papadopulo e Fossati, espulsi Fortunato e Poletti per reciproche scorrettezze al 50'.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 settembre 1969]
Lazio e Torino hanno giocato ''in risaia''. Ne è uscito un pareggio (lai) che ha accontentato tutti, meno il pubblico che ha dovuto sopportare le ire del maltempo sulle scalinate dell'Olimpico che non ha settori coperti. Sarebbe stato giusto sospendere la gara, ma si dice che il calcio ha fretta, pertanto si gioca con ogni tempo. All'inizio ai giocatori era addirittura Impossibile reggersi in piedi: il pallone non rimbalzava e scivolava in direzioni impensabili. Così, un po' per il fondo sdrucciolevole ed un po' per le reali incapacità tecniche, Lazio e Torino hanno pasticciato molto, faticando assai, ed offrendo ben poco agli spettatori. Del resto né azzurri né granata avevano creato le premesse per far bel gioco. Lorenzo - in tribuna per squalifica - aveva presentato una Lazio piena di centrocampisti lasciando all'attacco solamente Fortunato e Ghio, con qualche rara puntata di Ferruccio Mazzola. Il Torino era in edizione trasferta con Ferrini finta ala (ma vero mediano), con Moschino regista in zona di rilancio e con due soli attaccanti, Petrini e Pulici. Non abbiamo parlato di Sala perché In verità non si è quasi visto. Giocava nella zona laterale del campo, ha avuto qualche spunto d'alta classe, qualche scatto da campione come in effetto è, ma nel vivo della manovra non è mai entrato. Era praticamente un solista bello da vedere, ma poco utile. Non si può dire che la Lazio consigliasse al Torino una simile prudenza. Non è una squadra che fa paura. In fondo Lorenzo dispone degli stessi uomini della scorsa stagione con in più Papadopulo (che viene dalla B, Livorno). Nella ripresa sono entrate anche le riserve Sulfaro al posto di Di Vincenzo e Wilson in sostituzione di Massa. Provengono, questi, dalla C. Una Lazio quindi non irresistibile, con l'aggiunta di un portiere emozionato al punto da dover essere sostituito in un momento di vera crisi. Il Torino tecnicamente vale il doppio della Lazio, ma non sa esprimere questa sua superiorità. Almeno cosi è parso ieri all'Olimpico, tanto che il pareggio può essere considerato giusto. Gli azzurri hanno attaccato subito con qualche spunto di Ghio e di Fortunato, ma solamente al 19' i padroni di casa sono andati vicini al gol. L'azione era stata impostata da Morrone e condotta da Cucchi, che serviva Ghio. L'attaccante rischiava una mezza rovesciata, Sattolo era superato, ma sulla linea di porta c'era il terzino Facco che involontariamente respingeva il pallone. Qualcuno sosteneva che la palla avesse già varcato la linea. Dalla tribuna non s'è visto. Comunque Facco era in fuori gioco. Niente gol, quindi, ma solamente un'occasione perduta. La Lazio attaccava di più ma senza ordine. Era invece il Torino a passare in vantaggio. Moschino, avanzando in tandem con Ferrini, giungeva a pochi metri dal limite. L'azione non era veloce, tanto che tutti 1 difensori azzurri si trovavano in copertura. Visto inutile ogni tentativo di servire un compagno smarcato, Moschino da circa venticinque metri tirava. Di Vincenzo si buttava con leggero anticipo, e la palla battendo sul terreno viscido entrava in porta. Nella ripresa - pioveva meno e solo a tratti - Lorenzo cambiava tattica. Lasciava negli spogliatoi Massa, utilizzando Wilson. Ne derivava una rivoluzione tattica che portava in zona di centrocampo anche Soldo. E proprio Soldo al 2' segnava il pareggio sfruttando un bel centro di Cucchi. La partita diventava nervosa. Si registravano alcuni falli ed al 6' un guardalinee richiamava l'attenzione dell'arbitro su uno scontro fra Poletti e Fortunato. Di Tonno, ascoltata la relazione del suo collaboratore, decideva di mandare i due ribelli negli spogliatoi per reciproche scorrettezze. Al 27' Moschino riprovava a saggiare la forma del portiere laziale. Questa volta l'azione del granata era veramente improvvisa. Di Vincenzo non riusciva neppure a toccare la palla che però batteva sul montante destro della porta e tornava in campo. Lorenzo, constatata la crisi del suo portiere, decideva di togliere Di-Vincenzo mandando In campo Sull'aro, esordiente in serie A. Non capitava più nulla d'interessante sino alla fine. La fatica di correre sul fango aveva stroncato molti atleti. In fondo il Torino era soddisfatto del pari. La Lazio - ieri almeno - non poteva proprio fare di più.