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Marassi
18/01/1970
h.14.30
SAMPDORIA - TORINO 1-1 (1-0)
Sampdoria
: Battara, Sabadini, Delfino (al 46' Morelli), Frustalupi, Spanio, Garbarini, Salvi, Sabatini, Cristin, Benetti, Francesconi. A disposizione: Paterlini. All.: Bernardini.
Torino: Pinotti, Poletti (al 10' Ferrini), Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Facchinello, Sala C., Moschino, Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé.
Arbitro: Francescon di Padova.
Reti: Salvi 15' (S), Ferrini 50' (T).
Spettatori: 17.775 di cui 12.362 paganti e 5.413 abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 gennaio 1970]
La Sampdoria ''edizione riscossa'' (con Sabatini mezz'ala, Salvi centroavanti pur se vestito con la maglia n. 7. e Cristin e Francesconi alle ali) subito si è scatenata all'attacco. Aveva bisogno di punti, un bisogno pressante, assoluto, gli slogans d'attualità dicevano ai calciatori blucerchiati: ''Basta con il bel gioco coronato da sconfitte. Giocate magari male, ma cercate di vincere''. I liguri sentivano la partila in modo particolare come se molto del loro futuro dipendesse dall'esito del confronto. Si sono cacciati nella mischia a testa bassa, ma la difesa granata, ricca d'esperienza, ha retto con disinvoltura all'offensiva. Poi saran passati si e no cinque minuti, Poletti si è azzoppato (stiramento alla coscia sinistra). E' rimasto in campo qualche attimo ancora, quindi ha preferito non correre rischi ed è uscito. E' venuto di scena il n. 13, Ferrini, e, per qualche attimo, la retroguardia torinese ha tardato ad assestarsi, il rigido e normale sistema di marcature un po' si è allentato. Altri rivali, meno assillati dalle circostanze, forse avrebbero insistito con più spento vigore ed avrebbero quindi permesso il riordinamento dei ranghi. Ma la Samp di ieri non era certo disposta alle concessioni. Ha continuato ad insistere finché, al quarto d'ora, è passata in vantaggio. Frustalupi, intelligente ed efficace, imbeccava Francesconi, il quale, a sua volta, lanciava Salvi. I difensori granata pativano un attimo di smarrimento, Salvi calciava al volo e il pallone, lento ma preciso, si insaccava alla destra di Pinotti. Un guaio, se i granata avessero perso la freddezza. Il Torino, però, faceva in fretta a turar la falla, con Pula che tornava a montar la guardia a Salvi, mentre Agroppi si spostava su Cristin e la gara immediatamente prendeva un volto imprevisto. La Sampdoria non voleva insistere a fondo (o, più probabilmente, non ne era capace) ed il Torino prendeva cosi l'iniziativa, costretto a quella manovra d'attacco che meno gli è congeniale. Lavoravano tutti, ed abbastanza bene, con particolare merito per i guizzi di Carelli e per lo slancio di Ferrini; ma il gran sgobbare finiva con il produrre scarsi frutti, per l'ormai cronica mancanza di uno stuccatore. Ogni tanto avanzava Puia e seminava l'orgasmo nella retroguardia altrui, oppure era Facchinello a sparar di lontano nel tentativo del successo a sorpresa. L'azione, spesso, si snodava limpida e concreta a centrocampo, però, al momento buono s'insabbiava nelle esitazioni, una sola volta i granata sfioravano il gol, al 34': Battaraesce su Pulici senza impadronirsi della palla, irruppe Facchinelloil cui tiro, proprio sulla linea bianca, venne deviato in corner di testa da Garbarini. Il resto? Molto fumo, e scarso arrosto. Si chiudeva il tempo, s'apriva la ripresa). Rimaneva negli spogliatoi Delfino ed entrava Morelli utilizzato come centroavanti, con Sabatini terzino e Salvi mezz'ala. Quattro minuti, ed il Torino pareggiava. Fallo di Salvi su Ferrini. Punizione accorta di Moschino, si faceva luce Ferrini ed era la limpida rete dell'1 a 1. L'atmosfera, di colpo, s'arroventava. La Samp, colpita a freddo, annaspava, al 9' Pulici era preceduto d'una frazione di secondo da Banani, il quale miracolosamente salvava anche su Sala. Quest'ultimo restava a terra, il portiere gli metteva un piede su un fianco, ma l'arbitro non vedeva. Poi. Immediatamente dopo, in rovesciamento di fronte. Cristin cadeva in area implorando il figoree Francescon - giustamente - non si lasciava commuovere. Il gioco era confuso frammentario, comunque la parti tu si conservava tesa, aperta, emozionante. Due brividi, uno al 23', allorché Fossati respingeva sulla linea un azzeccato colpo di testa di Cristin, l'altro alla mezz'ora, quando Morelli sgusciava su un liscio di Cereser e Francesconi, in mischia, metteva a lato. Il Torino da parte sua, non rinunciava a rapide puntate in avanti, ma le retroguardie, evidentemente, erano più forti degli opposti attacchi. Qua e là, affiorava la tentazione del gioco duro. Cosa di non molto conto, per fortuna, gli unici parapiglia s'accendevano in tribuna, dove, in un palo d'occasioni i tifosi veni vano a contatto. Facce feroci, scambio di insulti, con il presidente Pianelli, chissà perché, preso di mira dagli sfoghi verbali di un paio d'accaniti sostenitori blucerchiati. Qualche pugno, per l'aria. Però senza raggiungere mai il bersaglio, un pizzico di prudenza non fa mai male. Si chiudeva sull'1 a 1. Per il Torino un prezioso punto all'attivo, conquistato su un campo difficile, e le osservazioni di sempre. Retroguardia , a posto (tranne che nell'occasione del gol), ottimo centrocampo, attacco affidato all'estro della sorte. Per la Samp, il pareggio, pur nell'amarezza d'aver mancato il successo pieno, dà fiato alle speranze. Anche i blucerchiati lamentano una prima linea dal rendimento incostante e, talvolta, la loro retroguardia si confonde. Però, quasi c'è da scommetterci su, pure quest'anno la Samp si salverà.