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Comunale di Piacenza
08/04/1970
h.15.00
INTER - TORINO 2-3 (0-1)
Inter
: Vieri, Burgnich, Facchetti, Bertini, Landini, Cella, Jair, Mazzola (al 62' Bedin), Boninsegna, Bertini, Corso. A disposizione: Girardi. All.: Heriberto Herrera.
Torino: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Ferrini, Quadri, Sala C., Mondonico. A disposizione: Pinotti, Bolchi. All.: Cadé.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Mondonico 12', 59' rig. (T), Quadri 47' (T), Boninsegna 54' (I), Suarez 59' (I).
Spettatori: 13.000 circa di cui 11.603 paganti per un incasso di 21.678.000 lire.
Note: La partita di spareggio è stata disputata sul campo neutro di Piacenza. Qualche piccolo incidente tra tifosi granata e interisti sulle tribune.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 aprile 1970]
Il topolino granata ha sbranato la tigre nerazzurra. I giovani del Torino, scesi in campo preoccupati di affrontare nello spareggio di Coppa Italia un'Inter al completo, sono riusciti a mettere fuori gara i senatori avversari, sfruttando spietatamente il contropiede. Mondonico, 22 anni, e Quadri, 19, sono i protagonisti della sorpresa, e con essi il vecchio portiere Sattolo, rivale in bravura del suo maestro Lido Vieri. L'Inter non ha ceduto facilmente. Un milione e mezzo di premio-partita, si dice, costituiva una spinta in più all'impegno (ad ogni granata pare che sia toccato un milione): in campo, però, non è stato il denaro a dare slancio; gli interisti hanno attaccato a lungo, sbagliando facili occasioni, sono stati innervositi da alcune decisioni dell'arbitro e soprattutto li ha seccati il rigore fatto ripetere due volte. Lamentano infine l'incidente a Mazzola, un incidente fortuito ma grave. Nell'azione del secondo gol interista, Sandrino è stato involontariamente colpito dai tacchetti di Cereser alla coscia sinistra. Il dott. Quarenghi ha dovuto praticargli cinque punti di sutura. Comprensibile dunque l'amarezza degli interisti, un po' meno lo sono l'atteggiamento da superdivi ostentato da Corso, Suarez e qualcun altro, e le proteste all'arbitro. Se Acernese farà il suo dovere, scrivendo nel rapporto quanto gli è stato detto in modo non certo amichevole o rispettoso durante e alla fine della partita, oltre alle ammonizioni pioveranno squalifiche. Probabilmente l'arbitro sarà indulgente, tenendo conto delle emozioni della gara. Si è avuto quasi subito il colpo di scena. L'Inter, provata dalle difficili partite in campionato e Coppa delle Fiere, non forzava. La classe di Mazzola, Corso (magnifico all'inizio), Suarez permetteva di puntare al traguardo senza troppe corse. Cade aveva messo Poletti su Mazzola, per bloccare il miglior nerazzurro, Agroppi su Corso e l'esperto Ferrini su Suarez. I primi minuti sono stati, comunque, difficili per il Torino dominato a centrocampo, disturbato dalle offensive di Facchetti, e timido in fase d'attacco. All'11', però, due terzini granata davano origine al gol. Fossati centrava lungo, respingeva Facchetti, riprendeva Poletti quasi in area avversaria e tirava fortissimo. Vieri volava, tuttavia non poteva far altro che respingere di pugno. Mondonico, con freddezza insospettabile, metteva a segno con l'interno del piede destro. L'Inter riprendeva a premere, ma gli interventi di Sattolo, un errore di mira da parte di Mazzola ed un grosso sbaglio di Boninsegna evitavano guai ai torinesi. Uno a zero alla fine del primo tempo. La ripresa è appena iniziata ed il Torino arriva al bis. Questa volta Mondonico, da destra, effettua il centro e Quadri anticipa Cella girando di precisione. Lo spareggio sembra deciso, ma non è così. Gli interisti hanno un'impennata di orgoglio. Per un fallo di Cereser su Mazzola, Corso batte la punizione. Boninsegna ha un guizzo e con l'esterno segna. Undicesimo minuto. Poco dopo una bella discesa Suarez-Mazzola dà origine al pareggio ed alla prima burrasca. Sandrino scatta alla perfezione su lancio del compagno e mette al centro un pallone preciso. Suarez irrompe e batte Sattolo. Si vede il portiere a terra, mentre accorrono il dott. Cattaneo ed il massaggiatore. Si vede Sandrino uscire zoppicante per la ferita alla gamba di cui si è detto. Lo sostituisce Bedin. Sattolo ha la palpebra tagliata dalla scarpa di Suarez o di un granata. Nella mischia non si è capito bene. Lo medicano, mentre i giocatori delle due parti discutono. Il gol del due a due ad ogni modo viene convalidato. La gara diventa fallosa, e Sala al 37' viene atterrato in area da Cella. Rigore. Poletti dagli undici metri spedisce un pallone lento sulla propria sinistra. Vieri para (decisamente i penalties sono stregati quest'anno per le squadre torinesi). Acernese ordina la ripetizione perché Vieri si è mosso (poco) e soprattutto perché Cella è entrato in area prima del tiro. I nerazzurri fanno comizio intorno all'arbitro e Mondonico, pivello dai nervi d'acciaio, si incarica del tiro-bis e non lo sbaglia. La cronaca costituisce di per sé un commento alla vittoria voluta dal Torino. I granata, sorretti da Puia sempre a posto (Valcareggi, presente a Piacenza, l'avrà certamente notato), dai giovani Mondonico e Quadri, da Agroppi e Cereser, hanno lottato con intelligenza. Non si può dire che il ritmo ridotto imposto dall'Inter li abbia favoriti. Il Torino si trova meglio nel gioco veloce. Oltre a tutto, oggi ha saputo supplire all'assenza di Moschino. L'Inter non ha avuto fortuna. Gli sbagli di alcuni suoi attaccanti spiegano molte cose. Assurdo parlare, sia pure in termini molto ovattati, di una macchinazione in favore della Nazionale com'è stato fatto a fine gara (è bene spiegare l'ipotesi: poiché l'Inter, come la Juventus e la Fiorentina, sono state eliminate, gli azzurri, molti dei quali provengono da queste tre squadre, potranno prepararsi meglio ai mondiali Di qui una certa psicologia arbitrale, secondo gli interisti). Fantasie dell'immediato dopo partita. L'Inter ha perso, perché il Torino è stato bravo. Tutto qui.