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Ossola
04/10/1970
h.15.00
VARESE - TORINO 0-0
Varese
: Carmignani, Perego, Rimbani, Sogliano, Della Giovanna, Morini, Carelli,Tomborini, Braida, Bonatti, Nuti. A disposizione: Barluzzi, Brignani. All.: Liedholm.
Torino: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Sala C. Ferrini, Petrini (al 74' Rampanti), Maddé, Pulici. A disposizione: Casagrande. All.: Cadé.
Arbitro: Branzoni di Pavia.
Reti: -
Spettatori: 10.426 di cui 6.768 paganti e 3.658 abbonati per un incasso di 12.387.000 lire.
Note: Giornata di sole, terreno in perfette condizioni. Ammoniti Pulici, Puia e Agroppi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 ottobre 1970]
Hanno avuto ragione il presidente varesino Guido Borghi che fra la partita e l'ippica ha scelto l'Arc de Triomphe a Parigi, ed i molti sportivi che alla prima casalinga della squadra di Liedholm, ospite il Torino, hanno preferito la pittoresca festa dell'uva della non lontana Lugano: al Franco Ossola si è vista ieri una delle più squallide gare che il calcio possa offrire. Il match è finito zero a zero: se si fosse trattato di un incontro di pugilato un arbitro serio dopo dieci minuti avrebbe mandato i contendenti negli spogliatoi e dai loggioni sarebbero arrivati fischi e ortaggi. Sul terreno varesino invece si è andati avanti fra gli sbadigli sino alla fine, e vanno già considerati come eccezionali emozioni due salvataggi di piede effettuati dal portiere lombardo Carmignani al 32' ed al 43' della ripresa su tiri di Pulici e Poletti, gli unici brividi della giornata assieme ad una uscita di Sattolo su Braida al 50' di gioco. Il Torino ha giocato con una così scarsa fiducia nei propri mezzi da meritare nulla di più: l'allenatore Cadé non riesce proprio a dare ai suoi atleti un po' di coraggio, ma forse - sempre nell'ambito del calcio, s'intende - non avendone lui stesso non può infonderlo agli altri. Una squadra che voglia assumere nel campionato una posizione che non sia di zona-salvezza, contro un Varese come quello visto ieri deve vincere, e neppure senza troppo sforzo. L'impegno generoso di Perego, Sogliano, Tamborini e Bonatti, i due interventi di Carmignani e la grinta dell'ex granata Carelli, ecco tutto quanto di buono i lombardi hanno messo in mostra. La modestia dell'avversario non è bastata a convincere il Torino a passare almeno qualche volta in forze la metà campo: i giocatori stessi sembrano convinti che la tattica indicata da Cadà sia quella migliore, ma se è vero che il Torino ha uomini più adatti al contropiede che ad un gioco manovrato (in attesa di Bui, l'oggetto misterioso) c'è modo e modo, di impostare la manovra di contrattacco. Ieri l'impressione data dalla squadra granata &agarve; stata quella di un complesso privo di quel minimo di intraprendenza, necessario per appoggiare qualche volta le punte Pulici e Petrini, abbandonate nel deserto della metà campo avversaria. Riaffiora il problema di sempre, quello del cntravanti. Petrini sta accusand la fatica compiuta per riprendere quota dopo i delicati interventi al ginocchio destro. Ieri andava sostituito visto che non ce la faceva più a reggere e Rampanti scalpitava in panchina. Sarebbe troppo facile (come qualcuno è portato a fare negli stessi ambienti granata) dare la colpa a Petrini se l'attacco non ha segnato. Il giocatore è una punta in più che il Torino si trova a disposizione inaspettatamente pochi mesi fono Cadè lo aveva definito "perduto per il calcio"), ed ora non si deve impegnarlo senza respiro. Non è stato solo il cronico problema del goleador (Pulici si è battuto con slancio, ma senza compagni a spalleggiarlo ) a rendere amaro il pareggio di Varese. La difesa, malgrado il positivo rientro di Poletti, è parsa troppe volte preda di affanni ingiustificati, vista la scarsa forza di penetrazione degli avanti avversari e la sicura prestazione di Sattolo. Il centrocampo ha fallito in pieno la prova: La disposizione tattica di Cadè ha costretto Sala al ruolo di controllore di Sogliano, mentre se il classico centrocampista granata avesse giocato più avanzato avrebbe rovesciato la situazione obbligando il rivale a preoccuparsi di lui; Ferrini è finito nella zona di Perego, Maddé marcava Tarnborini ma era marcato a sua volta da Carelli, con il risultato di trovarsi spesso di fronte a due avversari smarrendo completamente il filo del gioco. E' vero che a tratti restava libero Poletti, ma il terzino al rientro non era ancora in condizione di effettuare le solite pericolose sgroppate in avanti. Così il Torino ha deluso a Varese, i tifosi cominciano ad accusare il contraccolpo dopo le promesse a suon di gol del precampionato. Improvvisamente Cadè ha comandato la ritirata, l'ordine è quello di attaccare con prudenza. Così in due partite il Torino ha segnato una sola rete. Non dimentichiamo che Foggia e Varese sono due squadre di B appena neopromosse. I granata stanno sprecando un inizio di campionato molto favorevole ed il gioco di oggi non fa molto sperare per le partite più impegnative.