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Menti
25/10/1970
h.14.30
L.R.VICENZA - TORINO 1-1 (0-0)
L.R.Vicenza
: Pianta, Volpato, Cisco, Santin, Carantini, Calosi, Damiani (al 33' Faloppa), Cinesinho, Maraschi, Scala, Ciccolo. A disposizione: Bardin. All.: Puricelli.
Torino: Castellini (all'89' Sattolo), Lombardo, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Sala C., Ferrini, Bui, Maddé, Petrini (al 64' Rampanti). A disposizione: - All.: Cadé.
Arbitro: Pieroni di Roma.
Reti: Fossati 80' (T), Cinesinho 89' (V).
Spettatori: 10.805 di cui 4.517 paganti più 6.288 abbonati (dato parziale, la campagna abbonamenti non è ancora conclusa), per un incasso complessivo di 7.548.500 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 ottobre 1970]
Potrà sembrare un paradosso, eppure il Torino a Vicenza ha perso e guadagnato nello stesso tempo un punto. Poteva perdere, ha rischiato di vincere e alla fine ha pareggiato, il che è sembrato giusto a tutti anche se ha lasciato un po' d'amaro in bocca ai dirigenti e ai giocatori granata per il modo in cui è scaturito l'I a 1. Contro un Lanerossi impegolato in mille problemi di ordine tecnico e dirigenziale, il Torino di Cade ha impostato una gara fin troppo prudente con l'esordiente Bui e Petrini sulle ali e nessun uomo al rientro dando cosi piena libertà ad un terzino avversarlo, Cisco (Bui era controllato da Carantini) e allo stesso Calosi libero di spaziare in avanti. I vicentini, dal gioco pratico anche se approssimativo, essendo ben presto Cinesinho scomparso dalla lotta - l'ex Juventino si è rifatto vivo soltanto nel finale segnando il gol - hanno imbottigliato i granata nella loro area, li hanno presi d'assalto senza che il Torino fosse in grado di reagire. La buona volontà di Bui, abile nell'appoggio e nel controllo della sfera, non serviva a nulla: nel primo tempo Pianta non è mai stato impegnato. I tre centrocampisti granata si sono dati molto da fare ma il loro in pratica è stato un lavoro di rottura: Agroppi, completamente libero (doveva controllare Cinesinho) si è affannato a rincorrere un po' tutti, così come Maddè in progresso atletico anche se appare ancora lontano il regista che occorre alla squadra. Bene o male (più bene che male, anzi) il Torino stava per concludere sullo 0 a 0, quando Fossati ravvivava la partita con il suo gol che avrebbe messo k.o. qualsiasi squadra fuorché una compagine disperata qual è il Vicenza. Fossati dunque si incuneava fra Cinesinho, Cisco e Pianta che si scontravano per controllate un passaggio di Ciccolo al portiere, prendeva il pallone e lo portava in rete. Uno a zero e sembrava la fine quando al 43' scoppiava il giallo: Castellini usciva con un gran balzo su cross di Cisco, respingeva di pugno ma Faloppa lo pressava irregolarmente, facendolo cadere all'indietro. Il portiere batteva con la testa sul terreno, rimanendovi privo di sensi. Cinesinho, che aveva ripreso il pallone al limite dell'area, non aveva difficoltà a segnare. Inutili le proteste dei granata: Pieroni convalidava il gol mentre Castellini veniva portato fuori in barella (contusione cranica: c'è voluta una iniezione per farlo rinvenire). Questa la conclusione amara di cui si è detto. Acciuffato il gol - immeritatamente - il Torino meritava di conservare il vantaggio. Per fortuna, Castellini si è subito ristabilito. Concludendo, un Torino ancora molto lontano da un gioco accettabile. Mancano le idee, manca anche qualche elemento. Tutto poggia sulle salde spalle della difesa: fino a quando?