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Cibali
10/09/1972
h.17.00
CATANIA - TORINO 0-1 (0-0)
Catania
: Rado, Simonini, Guasti, Bernardis, Ghedin, Montanari (al 59' Lausdei), Francesconi (al 73' Ventura), Fogli, D'Amato, Volpato, Picat Re. All.: Di Bella.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Zecchini, Ferrini, Rampanti (al 62' Novellino), Crivelli, Bui (al 46' Pulici), Maddé, Toschi. All.: Giagnoni.
Arbitro: Cantelli di Firenze.
Reti: Toschi 61' rig.
Spettatori: 7.000 circa di cui 5.332 paganti per un incasso di 8.663.300 lire.
Note: Espulso D'Amato al 73' per proteste, ammonito Montanari per gioco scorretto. Calci d'angolo 5-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 11 settembre 1972]
C'è voluto un calcio di rigore per dare al Torino la prima vittoria in Coppa Italia. Un fallo netto e indiscutibile di Lausdei ai danni di Rampanti è stato punito con il penalty che Toschi ha trasformato in gol (61'). Ai granata però la vittoria serviva soltanto per ragioni di prestigio. Dalla trasferta in Sicilia si attendeva qualcosa di più, si aspettava una prova gagliarda che facesse bene sperare per l'immediato avvenire. Invece s'è vista più confusione che manovra, molti uomini sono apparsi lontani da un'appena accettabile condizione di forma atletica, né può dirsi risolto con assoluta tranquillità il problema aperto dall'infortunio di Cereser, in quanto Zecchini non da ancora sicurezza nel ruolo di libero. Ma c'è di più a conferma che quest'inizio di stagione non è felice per i torinesi. Verso la fine del primo tempo, Bui nel colpire di testa si scontrava col suo diretto avversano Ghedin rimanendo a terra, mentre dalla fronte sgorgava copioso il sangue. Interveniva il prof. Cattaneo e i barellieri provvedevano a trasportare l'infortunato negli spogliatoi. Il medico granata era costretto a suturare la ferita con quattro punti. Infortunio banale, ma con conseguenze abbastanza serie: difatti Bui non potrà giocare mercoledì sera con gli spagnoli del Las Palmas. Dopo Catania permangono le perplessità sulle attuali condizioni fisiche di molti giocatori granata. Un giudizio sulla squadra è impossibile e sarebbe oltretutto ingiusto perché a Catania mancavano uomini del valore di Sala e di Agroppi. Oltre al dovere di Coppa, i motivi di questa partita di Catania erano essenzialmente tre: migliorare le condizioni fisiche di molti uomini piuttosto in ritardo, collaudare Zecchini come libero, ultimo esperimento possibile dato l'avvicinarsi di impegni ufficiali molto importanti, ed infine ottenere una vittoria inutile per la classifica ma valida per risollevare il morale dei giocatori investiti da molte critiche. Uno solo di questi punti è stato raggiunto, l'ultimo. Per Zecchini si rende necessaria una controprova di ben altro livello. Il Catania ha abbozzato appena qualche attacco e Zecchini ha faticato nel controllare Volpato o D'Amato che ogni tanto si presentavano nei pressi dell'area. Zecchini è poco più che un ragazzo e di conseguenza manca dell'esperienza per i compiti di libero. Certi errori e certi falli sono frutto di spregiudicatezza più che di incapacità. Nessuno nasce maestro, e Giagnoni sa i rischi che corre nel presentare una recluta nel ruolo che di solito viene affidato ad un veterano. Bisogna comunque convenire che non c'è altra soluzione. Zecchini ha capacità tecniche, volontà e carattere per riuscire, deve maturare, deve fare esperienza. Sulle condizioni fisiche dei singoli è rimasta qualche perplessità. Fossati, Ferrini, Toschi, Crivelli, Maddà, quasi tutti, insomma, hanno accusato un notevole ritardo. Giagnoni si giustifica ricordando la necessità di non bruciare presto atleti che dovranno fare esperienza, anche perché il trainer assicura di aver ripetuto la preparazione dello scorso anno. Nella passata stagione i granata, vincitori della Coppa Italia, non parteciparono a turno di qualificazione, e di conseguenza nessuno potè giudicarli in partite di un certo impegno. Se non viene fallito il primo incontro di Coppa Uefa, le critiche di oggi saranno presto dimenticate. I certi rientri di Sala e Agroppi dovrebbero portare ordine o tranquillità. Forse a Catania i granata hanno giocato pensando già agli spagnoli. Nonostante ciò la gara haavuto momenti abbastanza vibranti: sono stati colpiti due pali (uno per parte), è stato espulso il centravanti catanese D'Amato per proteste e non va dimenticalo il già accennato infortunio a Bui. Ecco i punti salenti del match. Al 15' Maddè. Spostatoa destra, ha effettuato un tiro-cross che mandava la palla a colpire la parte superiore della traversa della porta di Rado. Al 20' D'Amato, Su contropiede e con un tiro da lontano, riusciva a sfiorare lo spigolo alto della porta di Castellini. Verso la fine in un fortuito scontro con Ghedin Bui rimaneva a terra, abbandonava e veniva sostituito da Pulici (44'). Nella ripresa entrava Lausdei al posto di Montanari (59') e un minuto dopo proprio Lausdei in piena area tratteneva con placcaggio rugbystico Rampanti. L'arbitro concedeva il calcio di rigore che Toschi trasformava. Al 28' per una caduta di Volpato contrastato da Zecchini, D'Amato protestava. L'arbtro espelleva il centravanti. Non succedeva più niente fino alla fine, anche se i padroni di casa intensificavano gli sforzi per raggiungere il il pareggio.