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Comunale di Reggio Calabria
29/08/1973
h.17.00
REGGINA - TORINO 1-2 (0-1)
Reggina
: Cazzaniga, Pappi, Sali, Zazzaro, Raschi, Bonzi, Filippi, Marmo, Merighi, Tamborini (al 46' Neri), Bonfanti. A disposizione: Jacoboni, Nasi, Comini, D'Azzoli. All.: Moschino.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Cereser, Ferrini, Rampanti, Mascetti, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Mantovani, Salvadori, Vernacchia, Graziani. All.: Giagnoni.
Arbitro: Ciacci di Firenze.
Reti: Rampanti 8' (T), Mozzini 52' (T), Bonfanti 86' (R).
Spettatori: 15.000 circa di cui 12.256 paganti per un incasso di 24.946.200 lire.
Note: Serata calda, terreno di gioco in buone condizioni, presente in tribuna l'allenatore del Catanzaro Seghedoni. Calci d'angolo 8-6 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 agosto 1973]
E' tornato il sereno, dopo una giornata piuttosto brutta e i tifosi calabresi sono accorsi numerosi allo stadio per la prima partita ufficiale della stagione. La Reggina, rinnovata nei ranghi dopo una stagione difficile, è ora affidata a Giambattista Moschino. L'ex granata esordisce così come trainer proprio contro i suoi vecchi compagni. Giagnoni recupera il militare Rampanti, e ripresenta al centro dell'attacco Bui. E' un Torino che vuol cominciare bene la stagione, per prendere slancio in vista degli impegni futuri. Quando l'arbitro Ciacci chiama le squadre in campo gli spalti sono gremiti. Anche se è in atto una piuttosto vibrante polemica per il caro-prezzi, gli appassionati di quaggiù non hanno voluto perdere l'occasione di vedere all'opera uomini di classe come Sala, Pulici, Castellini, Bui e molti altri. Il Torino inizia a forte andatura e stringe d'assedio l'area calabrese. Le marcature sono ferree, gli scontri frequenti. La tattica dei granata è piuttosto scoperta e ne approfittano i locali per rapidi ed insidiosi contropiede. Al 6' Castellini deve salvarsi con una fortunosa respinta di piede su tiro scagliato da pochi metri da Merighi. Poco dopo (8'), il gol del Torino. L'azione è corale, ma non pare pericolosa. Rampanti, comunque - da venticinque metri - rompe gli indugi, e calcia a rete con forza. La palla batte sul terreno e finisce nell'angolo basso, lasciando di stucco il portiere. Forse c'è stata anche una deviazione: dalla tribuna, comunque, non se n'è avuta la sicurezza. I locali accusano il colpo e quasi non riescono a reagire. Avanza Sala, e dà a Fossati. Il tiro del terzino è respinto casualmente da un difensore. La palla si alza ed arriva, carica di effetto, a Pulici, che non riesce ad accompagnarla in rete (12° minuto). I granata rallentano la pressione. Non rinunciano ad attaccare, ma ora rischiano meno, tentando di amministrare con saggezza il pur esiguo vantaggio. Anche gli amaranto ottengono alcuni calci d'angolo, e presentano in primo piano le serpentine valide di Filippi, un attaccante che alterna momenti di estro ad errori pericolosi. Nel gioco dei torinesi c'è più ordine, nelle file dei calabresi maggior determinazione e maggior vigore. Inutile ripetere che la superiorità tecnica è del Torino. Prende quota Sala, avanza a tratti anche Fossati, si infittiscono i duelli fra Ferrini e Tamborini, dominati sempre, o quasi sempre, dal granata. La cronaca è priva di episodi salienti. Si va avanti alla meno peggio, con qualche parata non difficile di Castellini, con qualche errore di Pulici in zona di tiro, con il pubblico di Reggio che fischia Bui, colpevole di amare troppo la spiaggia di Catanzaro (dove ha una casa). I vecchi rancori non passano. Il ritorno di Rampanti è importante, perchè il Torino può riadottare il solito gioco, anche se non espresso all'altezza delle giornate migliori. Del resto siamo all'inizio della stagione, e non sarebbe neppur possibile, anzi sarebbe pericoloso. I locali sprecano molte energie senza creare grossi impegni per la difesa torinese. L'opera di Moschino, tendente a recuperare in pieno Merighi, sembra bene avviata. Comunque, per il neo-trainer si presenta un programma di duro lavoro, perché la Reggina, rinnovata com'è, deve ancora trovare schemi validi e fluidità di manovra. C'è comunque da registrare con piacere come gli amaranto abbiano già raggiunto una buona condizione fisica. Il finale del tempo è a vantaggio dei padroni di casa, che tentano disperatamente di raggiungere il pareggio. Comunque, si va al riposo con i granata in vantaggio per 1-0. Nella ripresa Moschino sostituisce Tamborini con Neri. La situazione tattica non muta: è sempre il Torino ad attaccare in forze. Così, al 52', segna addirittura lo stopper Mozzini: l'azione è di Rampanti che crossa al centro, Pulici salta, senza prendere la palla, dalle retrovie sopraggiunge Mozzini, che mette in rete: 2-0. Che Pulici non sia in giornata buona lo si vede poco dopo (55'), quando, lanciato da Bui, sbaglia tutto solo davanti al portiere. La Reggina ora attacca in forze, tentando l'impossibile recupero, e fallisce l'occasione per ridurre le distanze poco dopo con Merighi, che non riesce a deviare in porta un bel centro dalla sinistra di Filippi. All'80' Graziani entra al posto di Bui mentre poco prima della fine (83') la Reggina coglie il frutto del suo gran correre. Avanza sulla sinistra Filippi, crossa al centro, Bonfanti al volo scaraventa il pallone in rete: 2-1. Il pubblico, entusiasta, applaude calorosamente i suoi giocatori. Il risultato non cambia più. Vince il Torino per 2-1. Il risultato è giusto a conferma dei progressi fatti registrare dai granata: il rientro di Rampanti e Bui si è fatto sentire.