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Menti
02/12/1973
h.14.30
L.R.VICENZA - TORINO 0-0
L.R.Vicenza
: Bordin, Gorin, Langoni, Fontana, Ferrante, Berni, Damiani, Sormani, Macchi, Faloppa (al 58' Berni), Vendrame. A disposizione: Sulfaro, Volpato. All.: Puricelli.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati (al 46' Mascetti), Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui, Salvadori, Pulici. A disposizione: Sattolo, Fossati, Salvadori. All.: Giagnoni.
Arbitro: Calì di Roma.
Reti: -
Spettatori: 11.662 di cui 8.645 abbonati e 3.017 paganti per un incasso di lire 8.787.500.
Note: Espulso Cereser per fallo di reazione su Macchi al 69'. Ammoniti Damiani per proteste, Ferrini per gioco scorretto, Rampanti e Agroppi per comportamento non regolamentare. Presente in tribuna Azeglio Vicini, collaboratore di Valcareggi. Calci d'angolo 6-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 dicembre 1973]
Torino è uscito imbattuto dal campo di Vicenza al termine di una burrascosa partita, sfuggita al controllo dell'arbitro e caratterizzata da infortuni ed espulsioni. A farla degenerare è stato il gol che il romano Cali ha annullato al Lanerossi Vicenza al 32' del primo tempo. Un gol che sarebbe stato ineccepibile se l'arbitro avesse concesso la regola del vantaggio: avendo già fischiato una punizione in favore dei vicentini, per un fallo su Macchi, non ha potuto convalidare il punto trasformato da Faloppa con un gran sinistro all'incrocio dei pali. La decisione di Cali scatenava le proteste dei vicentini e del pubblico. Prima che Sormani si apprestasse a battere la punizione, l'arbitro ammoniva Rampanti e Agroppi colpevoli di essersi lanciati sul pallone per ostacolare il tiro. Eccessiva la severità di Cali nei confronti dei due granata, quasi volesse farsi perdonare dai vicentini l'annullamento del gol. Ad errore. Cali assommava altri errori e la partita, già spigolosa ma non cattiva, degenerava in una serie di scorrettezze. Prima del gol annullato, il Torino stava disputando una prova gagliarda. Il Lanerossi, contrariarne: e alle abitudini casalinghe, subiva l'iniziativa dei granata, ben registrati in difesa dove Mozzini (una prestazione impeccabile) teneva a bada Damiani e Zecchini anticipava Macchi coadiuvato da un Cereser deciso ed autoritario, mentre Lombardo seguiva come un'ombra il tornante Vendrame nei suoi spostamenti. A metà campo Agroppi non concedeva l'iniziativa a Sormani (in non perfette condizioni fisiche a causa di un lieve stiramento rimediato nei primi minuti]. Ferrini contrastava vigorosamente Faloppa, Rampanti e Sala mettevano in difficoltà Longoni e Gorin. In avanti Graziani e Bui tentavano, senza troppa convinzione, qualche conclusione. Insomma il Torino, imperniato sulla vecchia guardia, esercitava una sensibile supremazia territoriale, dando l'impressione di poter agevolmente condurre in porto un risultato positivo. Puricelli era costretto a correre ai ripari cambiando le marcature: Il Vicenza subiva e tentava, in contropiede, di avvicinarsi a Castellini. Ci riusciva, come si è detto, al 32, ma l'arbitro annullava il gol di Faloppa. Nella ripresa, Puricelli cercava di sottrarre Faloppa al controllo di Ferrini mandandolo su Agroppi, ma tutto rimaneva come prima perché Ferrini continuava a seguire il brasiliano. Era ancora il Torino ad attaccare, anche se il gioco si faceva confuso e l'arbitro ignorava alcuni falli, punendone altri inesistenti. Aumentavano le scorrettezze. Ferrini, che aveva un calzettone a brandelli per un colpo ricevuto, entrava duro su Faloppa (11') e veniva ammonito. Faloppa, contuso alla gamba destra, era costretto ad abbandonare il campo sorretto dal massaggiatore. Il pubblico inveiva contro Ferrini, mentre Puricelli mandava in campo Berti con il compito di seguire Sala (Fontana si portava su Ferrini e Sormani su Agroppi). Le cose si complicavano per il Torino, poiché Cali non era più padrone della situazione: era il pubblico a.. dirigere l'incontro. I granata continuavano però a lottare con energia. Poi Berti, dopo un contrasto con Cereser, si produceva una distorsione alla caviglia destra e rientrava negli spogliatoi in barella. La sua partita era durata appena sei minuti. L'uscita di Berti esasperava il pubblico, mentre l'arbitro ignorava un plateale atterramento di Sala in area ad opera di Gorin e fischiava invece un fuorigioco del granata (21'). L'inferiorità numerica dei vicentini era di breve durata. Al 24' Cereser veniva espulso. Il difensore granata, tentando di contrastare Macchi sulla linea laterale, subiva un fallo, non udiva il fischio dell'arbitro ed entrava a gioco fermo sull'avversario, colpendolo ad una gamba. Un fallo inutile. Macchi si contorceva, la folla urlava e fischiava e uno spettatore scavalcava la rete di protezione penetrando sul campo, ma veniva subito fermato dagli agenti. Cereser due minuti dopo prendeva la via degli spogliatoi, mentre sul terreno di gara piovevano alcune bottigliette di vetro, ma senza danni. L'uscita del difensore granata contribuiva a placare un po' gli animi sugli spalti, ma in campo il gioco era sempre pesante. Passata la buriana, il Torino riprendeva il mano le redini della partita. Bui e Graziani crescevano di tono e davano vita ad una bella azione che Mozzini, al volo concludeva a lato. Graziani (41') era fermato fallosamente appena dentro l'area da Gorin, ma l'arbitro sorvolava: se avesse concesso il rigore sarebbe probabilmente successo il finimondo. Il Torino, ha così conquistato un punto prezioso su un campo tradizionalmente ostico. Non ha i rubato nulla e non ha colpe per gli errori dell'arbitro. La squadra di Giagnoni è parsa in ripresa, contro un Vicenza inferiore alle aspettative. Castellini, a parte l'azione del gol annullato di Faloppa, ha compiuto lavoro di ordinaria amministrazione, grazie alla buona guardia montata dalla difesa. Il portiere è uscito indenne questa volta dal campo vicentino anche se ha rischiato il.. congelamento per il gran freddo. Ottimo Mozzini, buoni Zecchini e Lombardo. Cereser si era comportato più che dignitosamente e sulla sua prestazione c'è un solo neo: il fallo che gli è costata l'espulsione e che impedirà di giocare nel derby. Ferrini ha restituito nerbo al centrocampo, mentre Agroppi e Rampanti hanno fatto fino in fondo la loro parte. Si è distinto Sala che sta ritrovando la miglior condizione. Graziani ha avuto buoni spunti nel finale, mentre Bui, pur non brillando, si è reso utile. Il rientro di Pulici darà sicuramente una maggior forza penetrativa all'attacco. Insomma si è visto un Torino che sta gradualmente ritrovando una espressione di gioco e che ha senz'altro recuperato il suo temperamento battagliero. Per Giagnoni è un buon auspicio in vista del derby.