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San Siro
06/01/1974
h.14.30
MILAN - TORINO 1-0 (1-0)
Milan
: Vecchi, Sabatini, Zignoli, Anquiletti, Turone, Sogliano (al 75' Maldera), Bergamaschi, Biasiolo, Bigon, Rivera, Chiarugi. A disposizione: Pizzaballa, Turini. All.: Maldini e Rocco.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati (al 46' Mascetti), Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui, Salvadori, Pulici. A disposizione: Sattolo, Cereser. All.: Giagnoni.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: Chiarugi 36'.
Spettatori: 41.177 di cui 21.848 abbonati e 19.329 paganti per un incasso di 52.758.600 lire.
Note: Giornata fredda, terreno parzialmente gelato. Calci d'angolo 4-3 per il Milan. In uno scontro con Mozzini, Zignoli ha riportato un piccolo taglio alla fronte.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 gennaio 1974]
Il Torino gioca ed il Milan vince la partita, ancora una volta il verdetto di San Siro ha sapore amaro per i granata. Più che Chlarugi, autore al 35' del gol che ha deciso l'incontro, il merito del successo rossonero va a Nereo Rocco, che da vecchio volpone ha colto I frutti (a parte il deferimento..) delle proteste elevate dopo la sconfitta in extremis sul terreno della Lazio. Spiace sinceramente di dover spesso tirare in ballo gli arbitri, ma davvero non si può andare al di là di una convinta concessione di buona fede, mentre si deve insistere sulla loro sensibilità magari inconscia nei confronti di chi fa la voce grossa dal proprio pulpito. E così Agnolin non vede la netta spinta da tergo con la quale Sogliano strappa la palla a Ferrini sulla linea dell'out per effettuare il cross che Chiarugi devierà in rete (con la colpevole collaborazione di Lombardo e Zecchini, per altro positivi nel resto dell'incontro), si affretta ad ammonire Ferrini al primo fallo di gioco (inseguimento e tackle duro) su Chiarugi, tramuta un intervento per lo meno disinvoltodi Turone su Pulici in area, a due minuti dalla fine in un calcio a due (sempre in area) che grida vendetta. O fallo di Pulici, per altro arrivato primo sulla palla, o del rossonero; la via di mezzo è stata il tocco con il quale l'arbitro ha suggellato una prestazione senza dubbio insufficiente e purtroppo (per il Torino) con errori in una sola direzione. I granata hanno poco da rimproverarsi, è noto che alla squadra di Giagnoni la minima Incertezza costa carissima. La difesa ha avuto un momento di sbandamento sull'azione del gol rossonero, sorpresa anche dal disinvolto avvio di Sogliano su Ferrini, poi ha chiuso bene gli avversari con la massima correttezza, malgrado Chiarugi fosse in giornata di chiara vena, ben sorretto da Rivera e Bigon. Il centrocampo ha finito in crescendo, mentre in avanti si sono rivisti i soliti difetti, ovvero la tendenza ad andare in porta con il pallone, la carenza nel tiro da media distanza. Ancora una volta, malgrado il risultato sfavorevole, un Torino da trasferta nettamente migliore di quello farraginoso ed affannato che si vede al Comunale, ma le note positive risultano ancora più amare in una giornata di sconfitta. Il Milan ha vissuto a sprazzi sulle invenzioni di Rivera, sulle serpentine e sui tiri tagliati di Chiarugi, sui guizzi di Bigon, sulle proiezioni di Bergamaschi, bravissimo a liberarsi in velocità di Fossati nel primo tempo, ma poi Incapace di concludere con un cross appena decente. Nella ripresa, con Salvadori addosso, l'ala rossonera ha figurato molto meno, ed ha dovuto anche darsi da fare per contenere le puntate del diretto avversario. In difesa, note liete per Rocco e Maldini. Vecchi è sempre forte, Sabadini e Zignoli (che ha finito la gara con una benda insanguinata sulla fronte, ferita in una mischia confusa) tengono duro, Turone fa progressi. Fa piacere notarlo, perché il ligure pareva essersi smarrito dopo la promettente affermazione nel Genoa. Forse aveva soprattutto bisogno di fiducia. Probabilmente, sapendo di giocare riesce a controllarsi meglio anche fuori campo, a tutto suo vantaggio. I rossoneri hanno finito soffrendo, liberando alla meglio l'area, investita dal forcing granata: hanno avuto l'umiltà di battersi con l'animo delle provinciali, supplendo con la volontà e l'impegno alle carenze di forma che non sono di oggi, ed all'assenza di Benetti, più grave, a quanto si è visto sul campo, di quella di Sala fra i granata. Né è colpa di Chiarugi se l'arbitro ha dato una mano a lui ed ai compagni. Un Milan-Torino giocato alla maniera forte ma senza una scorrettezza cattiva: il rilievo va fatto, dopo tante edizioni all'arma bianca. Un merito in più per i granata, che hanno reagito alle avversità con il gioco, cercando caparbiamente il pareggio sino all'ultimo minuto. Si è mosso bene Bui (che pure sembrava in dubbio sino a stamane) smistando palloni intelligenti al compagni, creando due occasioni sfumate per un soffio, ma se l'esperto attaccante non è da scoprire oggi, va sottolineata la conferma piena di Salvadori, valido sia nel primo tempo come centrocampista su Biasiolo che nella ripresa come terzino su Bergamaschi (dopo l'uscita di Fossati nell'intervallo, sostituito da Mascetti). Tutti su uno standard valido gli altri, con ottimi spunti di Lombardo addetto a Chiarugi, di Ferrini, di Mascetti, di un Pulici in ripresa anche se ben marcato da Anquilletti. Un po' in ombra Rampanti, il quale più che affaticato ci sembra un po' appesantito, a meno che non avesse indossato un maglia troppo stretta. Giagnoni e Cancian hanno disposto la squadra con coerenza, con marcature rivelatesi ancora più efficaci dopo la correzione apportata a metà gara, la sostituzione di Fossati con Mascetti. Soprattutto differente II passo fra Natalino ed il giovane Bergamaschi che Salvadori ha imbavagliato meglio nella ripresa. Per il resto, Lombardo su Chiarugi e Mozzini su Bigon In difesa poi a centrocampo le coppie Agroppi-Rivera, il tema di sempre, Ferrini contro Sogliano, Salvadori-Biasiolo (e poi Salvadori-Bergamaschi), quindi da parte rossonera Anquilletti su Pulici, Sabadini su Bui e Zignoli a contrastare Rampanti. Subito i granata con sicurezza nella metà campo avversaria, ed al 3' già Vecchi al lavoro con una magnifica deviazione In angolo su stangata di Bui su punizione (fallo su Pulici al limite). Il Milan riesce a rispondere solo al 10' con un passaggio radente di Bigon dalla destra e botta alta di Chiarugi, poi è Rampanti a tentare l'azione personale, entrando bene in area ma concludendo con un tiro fiacco. Il Milan comincia a scuotersi dopo il ventesimo, prima impegnando Castellini con un tiro centrale di Sogliano lanciato splendidamente da Rivera, poi va in gol. Ferrini controlla la palla inseguito da Sogliano che sulla linea laterale lo spinge, si impossessa della sfera, tenta un cross lungo, alto e lento sul quale la difesa granataguarda Chiarugi che ha tutto il tempo di aspettare il rimbalzo e segnare con un tocco beffardo. Pare che da anni il toscano non trovasse tanto spazio in una area di rigore. Il Torino accusa II colpo, si riprende solo in inizio di ripresa per stringere sempre più gli avversari nella loro metà campo. Al 7' Rampanti lancia Bui che di testa lo cerca benissimo sulla sinistra: Serino arriva un attimo in ritardo sul pallone da battere a rete, sbilanciato anche da Zignoli. Ancora attacchi granata e rari contropiede rossoneri, ed al 21' è ancora Bui a liberare Salvadori, anticipato in extremis da Turone. Un tiro fuori di poco di Chiarugi rompe l'assedio degli ospiti spesso In attacco anche con Zecchini. Al 38' Vecchi era bravo ad uscire su Pulici (cross di Rampanti) poi a due minuti dalla fine la gran trovata di Agnolin. Scambio bellissimo Pulici-Bui-Pulici, l'ala si avventa per prima sulla palla due metri dentro l'area, Turone è In ritardo ed entra sull'uomo nettamente. Vanno a terra entrambi; l'arbitro inventa la punizione a due che Ferrini dopo il tocco di Bui scaglia contro la barriera formata praticamente da tutto il Milan.