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Olimpico di Roma
10/02/1974
h.15.00
ROMA - TORINO 0-0
Roma
: Quintini, Bertini, Peccenini, Rocca, Negrisolo, Batistoni, Orazi, Domenighini, Prati, Spadoni, Conti. A disposizione: Santolomazza, Liguori L., Cappellini. All.: Liedholm.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Salvadori, Mascetti, Graziani, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Ferrini, Bui. All.: Giagnoni.
Arbitro: Mascali di Desenzano sul Garda.
Reti: -
Spettatori: 50.040 di cui 21.875 abbonati e 28.165 paganti.
Note: Ammonito Negrisolo per gioco falloso; al 10' Castellini para un calcio di rigore a Domenghini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 febbraio 1974]
Per il Torino poteva andare peggio - bastava che Domenghini realizzasse il rigore concesso alla Roma al 10' del primo tempo -, ma poteva anche andare meglio perché le migliori occasioni da gol sono capitate proprio ai granata, occasioni inesorabilmente sprecate. E' venuto così un modesto 0 a 0, che non soddisfa pienamente Giagnoni ed i suoi. E' un pareggio che suona mezza consolazione, perché la rabberciata Roma di oggi non doveva fermare una squadra dinamica e generosa come quella torinese. Il discorso sui granata deve essere forzatamente lungo. Si preannunciava un Torino rampante e lanciatissimo, ma dì fronte alla Roma la squadra torinese si è fermata. Non è critica, è constatazione. Il Torino di oggi deve dare alla Roma di oggi tre gol. Guardate la formazione dei giallorossi: mancavano i portieri titolari Ginulfi e Conti, i difensori Santarini e Morini e il centrocampista Cordova. Lieiholm ha raffazzonato unaéquipe di centrocampisti, facendo esordire il giovanissimo Bruno Conti; diciannove anni, di Nettuno, ed ha detto ai suoi di non rischiare all'attacco, dove rimanevano impegnati soltanto Prati e Orazi. Ad una Roma così prudente si è opposto un Torino altrettanto prudente, ma tecnicamente più forte e tatticamente più valido. Con qualche riserva però, perché Salvadori all'ala destra è un uomo sprecato, perché da Sala si deve pretendere di più, perché Mascetti arretrato è utile quando l'avversario incalza, non quando sta chiuso a protezione della sua area. Le ultime prove parlavano di un Torino in crescendo. A Roma tanto slancio non si è visto. Perché? E' mancata alla squadra torinese la linfa del centrocampo. Troppi personalismi, poco ritmo, scarsa adattabilità agli impegni della gara. Dietro tutto è andato per il meglio. E' apparso in piena forma Castellini; oltre al rigore, il portiere può vantare a suo merito una parata-miracolo su schiacciata di testa di Prati. E' ritornato grande Cereser, che non ha commesso un solo errore; è stato tra i migliori Fossati, sono apparsi decisamente in palla Lombardo e Zecchini. Arriviamo ora al punto dolente; Mascetti è stato un modesto ragioniere del pallone, Salvadori ha corso, avanzando e rientrando con decisione, ma sovente è stato fuori dal gioco, come ha giocato da isolato Sala, abilissimo soltanto nei calci piazzati. Il migliore è stato Agroppi, un vecchio che non rinuncia mai. Graziani e Pulici hanno accettato il combattimento duro a cui li sottoponevano i difensori giallorossi. Graziani è stato abile nel difendere la palla, meno bravo nel liberarsene al momento giusto. Pulici, generoso come sempre, ha avuto la ventura di sbagliare due gol. Non lo diremmo colpevole, ma soltanto sfortunato. La conclusione può essere una sola: con un po' di decisione in più i granata avrebbero potuto battere una Roma, scesa in campo con tanta paura di perdere, una Roma nelle cui file è difficile individuare l'elemento migliore, tanto piatta ed uniforme è stata la sua prestazione. E' rientrato Prati dopo una lunga assenza per infortunio. Fin dal fischio d'inizio le due squadre si sono appostate nelle tattiche di prudente copertura ideate dai due allenatori. Al 10' la Roma ha conquistato una punizione a pochi metri dall'area granata. Tirava il giovane Conti con palla che batteva sul braccio di Sala, unico difensore granata appostato in barriera difensiva. Per Mascali era calcio di rigore.Ai più è parso che l'intervento dì Sala fosse più istintivo che volontario, ma Mascali non ha avuto esitazioni. Domenghini ha calciato debolmente il penalty, permettendo a Castellini di bloccare a terra. Verso la mezz'ora si faceva pericoloso il Torino con una punizione battuta da Sala per Graziani. Il colpo di testa del giovane centroavanti finiva di poco a lato. Al 35' Negrisolo atterrava Pulici in fuga con un fattaccio, che l'arbitro puniva con un'ammonizione. Nella ripresa i granata i prendevano il comando del gioco e la Roma agiva quasi prevalentemente in contropiede. Al 46' un colpo di testa di Prati veniva deviato in angolo da Castellini con grande abilità. Al 60' per poco il Torino non passava in vantaggio su autogol di Negrisolo che imprudentemente deviava verso Quintini, intervenendo su Pulici. Dieci minuti dopo era di scena ancora il Torino con Sala che centrava da sinistra. Interveniva Fossati di testa deviando verso la rete di Quintini. Pulici alzava sulla traversa.