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San Paolo
12/05/1974
h.16.00
NAPOLI - TORINO 1-1 (1-1)
Napoli
: Carmignani, Ripari, Pogliana, Landini, Bruscolotti, Orlandini, Albano, Juliano, Clerici, Esposito, Braglia. A disposizione: Da Pozzo, Montefusco, Cané. All.: Vinicio.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Sala C., Mascetti, Pulici (al 57' Rampanti). A disposizione: Sattolo, Bui. All.: Fabbri.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Clerici 29' rig. (N), Graziani 35' (T).
Spettatori: 55.955 di cui 38.993 abbonati e 12.666 paganti per un incasso di 35.775.000 lire. Al dato vanno ulteriormente aggiunti i 4.296 mini abbonati per le partite del girone di ritorno casalinghe del Napoli.
Note: Calci d'angolo 12-4 per il Napoli, ammoniti Sala, Fossati e Lombardo per gioco scorretto e Orlandini per proteste. Giornata splendida, sole caldo e terreno in ottime condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 maggio 1974]
E' finita in parità. Come aveva pronosticato Fabbri, come avevano auspicato i giocatori granata alla vigilia. Il Torino ha fatto un passo avanti verso la conquista di un posto utile per la Coppa Uefa, ma non ha fatto il passo decisivo. L'handicap della differenza reti non dà ancora tranquillità. Il Torino dovrà battere domenica il Verona per essere certo di prendere parte alla competizione. Il malumore finale dei napoletani era soltanto in parte giustificato. Diceva Vinicio che il Napoli aveva attaccato sempre. L'affermazione era esatta, ma nel calcio non basta attaccare, bisogna concludere, e non è colpa dei torinesi se Clerici, Braglia e specialmente Albano hanno sbagliato almeno tre palle gol. C'è da rilevare piuttosto come appena il Torino abbia messo il piede sull'acceleratore dopo aver subito il rigore, la difesa azzurra sia caduta in errori marchiani. Le assenze di Zurlini e specialmente di Vavassori sono assenze di peso, ma parlando della partita non si possono dimenticare le sbandate di Ripari, le difficoltà di Bruscolotti nel controllare Pulici e l'imprecisione di Landini nel nuovo compito di libero. Carmignani ha salvato la partita con una parata magistrale su tiro di Graziani da distanza ravvicinata. Ma i guai del Napoli sono apparsi evidenti all'attacco. Clerici si è battuto ma ha avuto scarso aiuto. Braglia è stato utile una volta su tre. Albano ha confermato di non avere ancora il ritmo dei grandi impegni. Orlandini e Juliano non hanno avuto né colpe né meriti. Orlandini ha rischiato anche l'espulsione per proteste Il Torino ha disputato una partita tatticamente intelligente. Non voleva perdere ed ha accettato per tre quarti di gara la supremazia territoriale degli avversari, senza scomporsi, senza quasi mai rischiare, però senza rinunciare al contropiede. Un Torino prudente, ma un Torino in perfetta condizione. La squadra si è presentata con due punte validissime, Graziani e Pulici, e con tutti gli altri, alternativamente difensori e centrocampisti, a seconda delle circostanze. Sala, impegnato ''alla Hidegkuti'' è insostituibile. Ha fantasia e grinta, velocità progressiva, un controllo di palla invidiabile. Suggerisce il gioco e ne aiuta lo sviluppo. Pulici, finché è rimasto in campo, e Graziani, hanno cercato di portare insidie alla rete di Carmignani. Potente e mai domo Graziani, caparbio Pulici. I centrocampisti hanno filtrato le manovre avversarie con sufficiente autorità, forse sono stati più in copertura che in azione di alleggerimento, ma ciò, in parte, è stato determinato dalla pressione dei napoletani. Dietro, tutti gladiatori perfetti, da Lombardo a Fossati, dal vecchio Cereser all'onnipresente Agroppi. Mozzini rientrava dopo oltre quattro mesi di assenza e forse ha pagato lo scotto di questa lunga inattività. Però Clerici non ha segnato in azione di gioco, e questo merita ricordarlo. Mozzini ha commesso il fallo di mano che ha determinato il calcio di rigore. E' stato un intervento più istintivo che volontario, ma Michelotti ha deciso per il penalty. Feste al Napoli prima della partita ed i giocatori hanno risposto lanciando fiori alla folla che quest'anno ha portato alle casse della società oltre due miliardi di lire. Con la crisi regnante in queste zone del Sud è una cifra non da poco. Il Napoli attaccava subito cercando di sorprendere la difesa granata. Era un attacco convulso, con Clerici in continuo movimento, con Esposito suggeritore a fianco di Juliano. A parte svolazzava il solito Braglia: veloce, sgusciante, agile, ma poco pratico. Al 12' prima occasione per il Napoli. Avanzava Clerici sulla sinistra, centrava per Albano che calciava da pochi passi a rete: Castellini respingeva di pugno. Interveniva Braglia che tentava la girata a porta vuota ma mandava fuori. Il Torino reagiva con qualche puntata di Pulici e di Graziani, ma senza esito. Al 28' Esposito batteva un corner. Clerici di testa deviava verso la porta. Forse la palla sarebbe finita fuori, ma Mozzini sullo slancio toccava con la mano. Rigore: Clerici batteva Castellini con un tiro rasoterra. La reazione del Torino è stata immediata. Una valanga di gioco si è rovesciata verso Carmignani creando parecchi disagi per i difensori azzurri. Poteva scapparci un autogol di Landini, ma la palla finiva in calcio d'angolo. E proprio dalla bandierina Sala serviva al centro un pallone preciso per Graziani. L'attaccante di testa buttava in gol. Era il pareggio (35'). Il Torino, contento del risultato, tornava a farsi prudente. Nella ripresa si moltiplicavano gli sforzi dei padroni di casa, ma i granata non mollavano. Il gioco si faceva duro. Erano ammoniti Lombardo e Orlandini. Nasceva anche un battibecco fra Michelotti e Juliano senza conseguenze. Al 58' Pulici bistrattato da Bruscolotti usciva zoppicante. Entrava Rampanti. La partita perdeva interesse. Poteva segnare Graziani al 74' ma Carmignani parava da campione il tiro del granata. Poteva segnare anche il Napoli all'88' quando su azione confusa Clerici colpiva il montante della porta di Castellini e Braglia calciava alto a porta vuota.