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Marassi
09/11/1975
h.14.30
SAMPDORIA - TORINO 0-0
Sampdoria
: Cacciatori, Arnuzzo, Lelj, Valente, Zecchini, Rossinelli, Tuttino, Bedin, Magistrelli, Orlandi, Saltutti. A disposizione: Di Vincenzo, Nicolini E., Maraschi. All.: Bersellini.
Torino: Castellini, Gorin (al 23' Lombardo), Salvadori, P.Sala, Santin, Caporale, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Garritano. All.: Radice.
Arbitro: Schena di Foggia.
Reti: -
Spettatori: 29.152, di cui 23.619 paganti più 5.573 abbonati, per in incasso totale di lire 73.825.000.
Note: Cielo coperto, lieve brezza, buon terreno. Notevole rappresentanza di tifosi granata. Al 20' del primo tempo, scontratosi con Magistrelli, Gorin riportava una contusione e una distorsione alla caviglia sinistra e poco dopo lasciava il campo. Ammoniti C.Sala, Pulici. Angoli 8-5 per il Torino, in tribuna il direttore della Nazionale Bernardini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 novembre 1975]
I pareggi esterni sono, nel nostro campionato, un po' come un uovo di Pasqua. Si offrono subito ad una sensazione superficiale, e senz'altro positiva, con il punto guadagnato in classifica (la cioccolata) che accontenta la media inglese e la tabella di marcia, tutta italiana, di ogni squadra aspirante all'alta classifica; presentano poi una situazione secondaria, interna, da analizzare e giudicare (la sorpresa) per stabilire se si tratta di un pareggio che accontenta del tutto o soltanto a metà. E' il caso di questo zero a zero del Torino con la Samp. C'è chi lo porta a casa con soddisfazione e chi si sofferma a guardarci dentro, un po' scettico se non proprio deluso. A noi sembra chiaro che se si pensa ad un Torino da scudetto oggi bisogna essere severi, sia nei confronti del risultato (con la Samp si poteva pretendere un bottino pieno) che del gioco (dignitoso, sì, ma sempre un po' sotto ritmo e con troppi errori, di misura e di slancio, in zonagol); se invece si vuole giudicare il Torino solo in veste di quasi grande del campionato, allora si può mettere all'attivo con decoroso compiacimento una prestazione che è stata quasi tutta positiva. Certo, in ogni caso, non c'è da esultare. Per farlo, Il Torino avrebbe dovuto trovare il gol e invece è rimasto a zero: deve prendersela con se stesso (cioè con Pulici e soprattutto Graziani che hanno sprecato o non hanno raccolto i frutti sperati in area di rigore), e un po' con l'arbitro che dopo soli 9 minuti di gioco ha preferito non pronunciarsi su un'azione (allungo di Salvadori per Zaccarelli in area, spinta di Lelj da tergo sulla mezzala granata che finiva a terra) più che sospetta. In seguito il signor Schena non si è affatto preoccupato di farsi perdonare dal torinesi questa omissione anzi si è messo a fischiare quasi sempre a favore della Samp, con una applicazione monotona. Il gioco prodotto oggi dal granata - mai trascinante come quello del Napoli visto a Verona, mal esasperato nelle cadenze come in certe fasi di Juventus-Borussia - si può definire di tipo medio: distanze ben rispettate fra reparto e reparto, difesa accorta, centrocampo che manteneva l'iniziativa quasi sempre coprendo bene tutto il settore. Però il ritmo solo raramente diventava incisivo, le proiezioni offensive dei centrocampisti e dei difensori quasi mai risultavano decise e concrete. Poteva bastare, il tutto, per vincere (all'italiana, se non proprio all'olandese) e infatti un esperto di boxe potrebbe sostenere, adesso, che un verdetto al punti sarebbe stato a favore dei granata (più occasioni da gol rispetto alla Samp): ma ci sarebbe voluto ben altro rendimento da parte delle punte Pulici e Graziani, apparsi in giornata storta (e per il secondo sta diventando un fatto troppo frequente) e portati a sbagliare anche quei non molti palloni che la manovra dei centrocampisti e l'estro rifinitore di Sala offrivano alla loro esecuzione una volta superata la resistenza davvero gagliarda di Arnuzzo (vigoroso controllore di Pulici) e Zecchini (dominatore alla distanza, soprattutto sul palloni alti, di uno spento Graziani). Il Torino è andato abbastanza vicino al gol tre o quattro volte. Vicinissimo, una volta sola: al 2' della ripresa, per uno slalom in progressione di Sala sulla sinistra concluso con un centro basso che ha Inciso come una rasoiata la difesa della Samp invitando alla deviazione finale Pulici. Il piede del cannoniere è arrivato tardi (questione di decimi di secondo) e i due tiri successivi di Zaccarelli e Pulici sono stati ribattuti e deviati in angolo. La Samp ha prodotto ancora meno in attacco, con Magistrelli ben contenuto da Santin, rientrato in veste di stopper per rimpiazzare Mozzini e Saltutti che guizzava molto ma raccoglieva poco davanti a Lombardo (entrato a sostituire l'infortunato Gorin): quando poi i blucerchiati riuscivano a concludere, scattava - sempre giaguarescamente - un Castellini prontissimo, sicuro tra I pali e in uscita. Sul piano generale la partita ha un po' deluso le promesse e le attese, avviandosi dopo un primo quarto d'ora vibrante su di un ritmo più blando: i contrasti, quelli si, sono rimasti accesi sino al termine, di tanto in tanto arricchiti da piccole dosi di veleno per i fischi quasi sempre stonati di un arbitro proprio Insufficiente (con evidente tendenza ed una direzione di gara di tipo casalingo). Il Torino è partito bene, al 6' ha guadagnato un angolo (anticipo di Arnuzzo su Pulici), al 9' un.. quasi-rigore, nitida azione sulla fascia destra, avviata da Santin e portata avanti da Salvadori (scambio riuscito con Graziani) che serviva sul centro Zaccarelli, scattato in area e subito ritrovatosi steso a terra per la collaborazione di Lelj, sopraggiunto alle sue spalle. Pulici mandava fuori prima una rovesciata su errore di Cacciatori poi un tocco volante in acrobazia: dall'altra parte Magistrelli e Saltutti impegnavano Castellini con una parata a terra su punizione (21': qui si infortunava Gorin, commettendo fallo su Saitutti, e lasciava il posto a Lombardo) ed una uscita perfetta per tempismo e stile (25'). Buona parte del primo tempo si giocava a centrocampo, in un alternarsi di marcature: restava fissa quella di Lelj su Sala mentre il quartetto Salvadori-Pecci-Patrizio Sala-Zaccarelli variava la formazione delle coppie con gli avversari Orlandi-Bedin-Tuttino-Valente. La ripresa cominciava con un passaggio-brivido di Pecci all'indietro che obbligava Castellini ad un tuffo-scacciaguai. Al 2' l'occasione da gol più nitida per il Torino - spunto di Sala a favore di Pulici, deviazione mancata - che procurava solo un angolo: e dopo il calcio dalla bandierina Pulici risolveva la mischia con un tiracelo di destro altissimo, da buona posizione, che rivelava la sua rabbia nonché la sua giornata storta. Un colpo di testa inefficace di Graziani (fuori) al 17' e otto minuti dopo azione in area granata: un corner dalla destra, Valente e Patrizio Sala si ostacolano e il sampdoriano finisce a terra (forse recitando un po', visto che la cosa non provoca nemmeno le sue proteste) mentre il pallone sorvola i due e viene controllato e girato in porta, di destro, da Tuttino. Un balzo di Castellini, corner. Prima della fine, si evidenziava ancora l'estro di Claudio Sala che due volte andava via alla sua maniera sulla destra, concludendo l'azione con un centro non sfruttato (al 35') ed un tiro ben parato (36') da Cacciatori che aveva chiuso prontamente l'angolo alla sua sinistra. Ultima azione notevole della partita al 40': passaggio di Claudio Sala in profondità per Pulici, scatto efficace in contrasto con Arnuzzo, tiro finale di sinistro molto forte ma pure molto alto, troppo. Un altro pallone finiva sulla curva nord di Marassi, occasionalmente occupata da tifosi e bandiere granata: un'altra occasione per vincere sfumava.