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Comunale di Perugia
15/02/1976
h.15.00
PERUGIA - TORINO 2-1 (1-1)
Perugia
: Marconcini, Nappi (al 70' Raffaeli), Baiardo, Frosio, Berni, Agroppi, Scarpa, Curi, Novellino, Vannini, Sollier. A disposizione: Malizia, Pellizzaro. All.: Castagner.
Torino: Castellini, Santin (al 61' Pallavicini), Salvadori, P.Sala, Mozzini, Caporale, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga,Garritano. All.: Radice.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Pulici 20' (T), Curi 27' (P), Scarpa 61' (P).
Spettatori: 25.371, di cui 7.004 abbonati e 17.971 paganti per un incasso complessivo di 78.046.100 lire.
Note: Pioggia, terreno allentato ma buono considerato il tempaccio. Sono stati ammoniti Agroppi per proteste, Caporale per comportamento non regolamentare, Curi per fallo su Patrizio Sala, Santin per fallo su Novellino e Vannini per reazione. Calgi d'angolo 9-2 per il Torino. Negativo il sorteggio per il controllo antidoping.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 febbraio 1976]
Fatale, al Torino, la diciassettesima giornata di campionato. I granata hanno visto interrotta, a Perugia, la loro serie d'oro che durava da ben quindici partite e hanno subito la seconda sconfitta, dopo quella di Bologna nel primo turno. La Juventus, bloccata in casa dal Como, è riuscita ugualmente ad allungare il passo e ora il Torino accusa un ritardo di quattro punti dalla capolista, pur restando in perfetta media inglese e conservando ancora qualche possibilità di colmarlo. Ancora una volta al Torino, portatosi per primo in vantaggio con un magnifico gol di Pulici al 21', è mancato il colpo del k.o.: ha messo in ginocchio l'avversarlo, ma non ha saputo finirlo. Due errori difensivi - commessi da Castellini, colpevole a metà, e da Pecci, con la collaborazione di Patrizio Sala - sono stati determinanti: il Torino è stato punito oltre i suoi effettivi demeriti, ma non è ammissibile che una squadra, con legittime ambizioni di primato, consenta al Perugia, che ha disputato un'ottima partita, di ribaltare il risultato. Bearzot, presente in tribuna, non ha certo tratto indicazioni esaltanti dal blocco granata che verrà trapiantato in nazionale ad Essen. Tutto sembrava facile, all'inizio, per il Torino: i granata, al gran completo, dominavano il gioco con manovre ariose, incisive e, in un quarto d'ora, creavano ben quattro pericoli per Marconcini. Al 2' Pecci apriva sulla destra per Zaccarelli, che centrava: Puiici deviava verso Graziani che, da buona posizione, calciava oltre la traversa. Al 14' su un bel cross di Pulici, Baiardo sfiorava l'autogol. Un minuto dopo Pecci superava Frosio, perdeva la scarpa destra nel contrasto ma calciava ugualmente in porta impegnando Marconcini in una difficile deviazione in corner. Claudio Sala dalla bandierina spediva sul centro area, dove Puiici di testa indirizzava sotto la traversa, ma Marconcini con un gran balzo respingeva in angolo. Il Perugia subiva, replicando con ardore agonistico ma senza dare l'impressione di poter lottare ad armi pari con il Torino. Agroppi, per proteste, si buscava un'ammonizione: l'ex-granata lottava con tutte le sue forze, ma la dilagante superiorità tecnica del Torino si concretava al 21'. Un calibrato traversone di Caporale, spintosi all'attacco, spioveva in area dove Pulici, approfittando di un'indecisione di Berni, al volo di sinistro insaccava imparabilmente a fil di traversa. La situazione, per il Perugia, sembrava precipitare quando al 23' Nappi, fintato da Claudio Sala, ruotava su se stesso e si produceva uno stiramento alla coscia sinistra: due minuti dopo, nonostante le cure, rientrava negli spogliatoi cedendo il posto a Raffaeli. Di colpo, invece, la situazione cambiava. Il Perugia assumeva l'iniziativa. Il centrocampo del Torino si disuniva: Zaccarelli, Patrizio Sala e Pecci (che aveva disputato una ventina di minuti alla grande) non garantivano più il filtro. Il terreno, appesantito dalla pioggia che è continuata a cadere anche durante la partita, non era l'ideale per Zaccarelli, convalescente dall'infortunio al piede e al ginocchio destri e con una preparazione sommaria nelle gambe. Patrizio Sala, uno degli artefici del brillante girone di andata del Torino, ha perso lo smalto di un tempo. Claudio Sala non bastava, con i suoi ripiegamenti, a tamponare le falle. La difesa granata era messa sotto pressione e, al 27', il Perugia pareggiava. Scarpa allargava sulla destra per Novellino, che da fondo campo centrava: Castellini usciva ma era ostacolato da Claudio Sala e da Vannini; la respinta corta del portiere finiva sui piedi di Vannini che sparava in gol, ma Caporale, sulla linea, respingeva; la palla perveniva a Curi che la indirizzava con violenza sul palo, mandandola a carambolare in rete. Caricato dal gol e sospinto dal pubblico, il Perugia martellava ai fianchi il Torino e cresceva di tono a vista d'occhio, confermandosi squadra di valore. Puiici e Graziani venivano neutralizzati, Frosio si concedeva frequenti uscite dalla propria area in appoggio al centrocampo. Al 31' Castellini era chiamato al lavoro da una punizione di Vannini: il portiere, in due tempi, controllava la palla e si scontrava con Novellino senza conseguenze. Poco dopo Santin caricava involontariamente Novellino, che si trovava a terra, e Vannini si lanciava sul difensore granata con atteggiamento minaccioso: Agroppi divideva i due contendenti e Michelotti ammoniva Santin. Superato senza danni il delicato momento, il Torino tornava in cattedra e sfiorava il raddoppio si 36' con Santin: il suo tiro era respinto, a pochi passi dalla linea di porta, da Vannini. Un tiraccio di Graziani (44') era abbondantemente fuori bersaglio. Graziani, in giornata nera, non riusciva a liberarsi di Baiardo mentre Puiici, privo di rifornimenti, era emarginato dal gioco e Claudio Sala, pur battendosi con grande generosità, non brillava. Il primo tempo si chiudeva con un'altra ammonizione; toccava a Caporale, per comportamento antiregolamentare, finire sul taccuino di Michelotti. L'avvio di ripresa vedeva il Torino nuovamente proiettato In avanti alla ricerca del successo: la squadra si sbilanciava troppo e rischiava di essere infilata in contropiede. Il Perugia si contraeva per poi distendersi in rapide azioni di rimessa. Al 3' l'ottimo Frosio scambiava con Novellino, ma concludeva con troppa precipitazione. Si distingueva Claudio Sala che al 9', su punizione, obbligava Marconcini ad inarcarsi con un bel colpo di reni per respingere in calcio d'angolo. Poiché Zaccarelli era piuttosto fermo, Claudio Sala ripiegava in difesa, mentre Mozzini e Caporale, di tanto in tanto, si sganciavano. Il Perugia non si limitava a subire e contrattaccava. Sollier, dopo un primo tempo incolore, svolgeva una notevole mole di lavoro in collaborazione con Novellino: il loro movimento ad ampio raggio procurava spazi per gl'inserimenti dalle retrovie. Al quarto d'ora Novellino impostava per Agroppi che lanciava Sollier, fermato fallosamente da Pecci; Sollier restava in piedi e l'arbitro, anziché concedere la regola del vantaggio, fischiava la punizione in favore del Perugia. Era uno dei pochissimi errori di Michelotti, che ha diretto molto bene una partita sostanzialmente corretta ma in qualche frangente spigolosa. La situazione, per il Torino, crollava al 16': Pecci, in fase di disimpegno sulla tre-quarti granata, anziché lanciare in profondità toccava lateralmente verso Patrizio Sala che, sorpreso, indugiava e consentiva ad Agroppi di impossessarsi del pallone e di lanciare in gol Scarpa, che infilava Mozzini in velocità e, con un fendente basso, insaccava alle spalle di Castellini in uscita. Dopo il gol, Radice decideva di sostituire Santin con Pallavicini per cercare di garantire una maggiore spinta offensiva. Il Torino caricava a testa bassa, con cieco furore. Un tiro di Pallavicini, su cross di Claudio Sala, era deviato in angolo (25'). L'occasione del pareggio capitava al 29' sul sinistro di Graziani, ma la sua volée finiva sull'esterno della rete. Era il Perugia a sfiorare il terzo gol al 37': Sollier si liberava di Pallavicini e stangava a rete, ma Castellini respingeva il bolide con i pugni. Commovente ma improduttivo il forcing del Torino: la difesa del Perugia vigilava e non concedeva spazio alle punte granata. La sconfitta era ormai inevitabile. Neppure la generosa quanto insolita fuga di Castellini serviva a modificare il risultato: al 45' il portiere si improvvisava attaccante, scattava in profondità, scambiava con Pecci e, giunto sul limite dell'area avversaria, veniva fallosamente fermato da Frosio. Era l'ultimo, inutile assalto.