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Malmöe Stadium
29/09/1976
h.19.00
MALMOE - TORINO 1-1 (0-1)
Malmöe
: Moeller, Andersson, Kristensson, Jonsson K., Johsson H., Akersson (al 62' Hansson), Ljungberg, Larsson B., Andersson T., Sjoberg, Larsson. A disposizione: Cervin, Andersson G., Jacobson, Malmberg, Niholm. All.: Houghton.
Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Butti, Garritano, Gorin, Bertocchi. All.: Radice.
Arbitro: Gordon (Scozia).
Reti: Sala P. 3' (T), Ljungberg 57' rig. (M).
Spettatori: 18 mila circa di cui 16.373 paganti.
Note: Presenti a Malmoe circa 3.000 sostenitori granata, circa 2.500 dei quali arrivati in Svezia con 14 voli charter organizzati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 settembre 1976]
Il Torino ha superato il primo turno di Coppa dei Campioni pareggiando a Malmoe, dopo il 2 a 1 dell'andata al Comunale, con una autoritaria prestazione, soffrendo soltanto a tratti non certo per una inferiorità di gioco nel confronti del campioni di Svezia, ma perché questi, sospinti nel secondo tempo dal vento alle spalle, sono riusciti in qualche occasione a fare valere la potenza fisica già dimostrata nel confronto di andata. Eppoi il vento gelido, cui i granata non sono abituati, era assai fastidioso. A Torino, Il Malmoe ha comunque potuto sfruttare di più, contenendo il passivo, la sua dote principale in quanto ha disputato, come tutti ricorderanno, una gara difensiva. Questa sera, costretta a fare del gioco, la squadra del giovane trainer Houghton ha mostrato la corda in numerosi elementi, riuscendo soltanto ad andare in gol su rigore, anche se per l'occasione sono rientrati in squadra due grossi giocatori quali il centravanti Sjoberg, che ha creato non pochi fastidi a Mozzini, e Bo Larsson, il quale, pur essendo un anziano, ha dimostrato ancora lucidità di tocco e adeguata cattiveria nel tackles. Il Torino ha sempre cercato di prendere in mano le redini del gioco e quando vi è riuscito ha dimostrato che la squadra sta ritrovando in pieno gli automatismi di un tempo, quelli che hanno consentito la conquista dello scudetto, e che Radice sta aumentando le doti del complesso con accorgimenti tattici, come quello del fuorigioco che è riuscito bene in alcune occasioni proprio di fronte a giocatori che sono maestri in questo giochetto. Dire del singoli è difficile, tutta la squadra si è battuta con la massima concentrazione, concedendosi soltanto in qualche occasione, sull'1 a 0, delle licenze che sarebbe meglio evitare in futuro. In una classifica di merito, comunque, i due Sala sono ai primi posti. Patrizio non soltanto è riuscito a sbloccare il risultato dopo soli tre minuti di gioco con una botta scoccata dal centro dell'area con la freddezza di un veterano, ma si è prodigato poi a centrocampo con notevole continuità. Claudio Sala è stato semplicemente grandioso, non solo come sostegno delle punte Pulici e Graziani, ma soprattutto come protezione della difesa. Alcuni suoi interventi in tackle sono stati davvero provvidenziali. Zaccarelli ha rinunciato spesso all'eleganza del suo gioco per badare al sodo; forse a centro campo, come del resto già nella gara di andata, quello che non ha trovato la giusta misura è stato Pecci, al quale evidentemente la tattica avversaria del fuorigioco crea molti fastidi, impedendogli di trovare il tempo giusto per il lancio in avanti. Pulici e Graziani si sono battuti con coraggio, partecipando alla manovra quando era possibile e lanciandosi sul palloni lunghi per impegnare a fondo gli avversari. Il pacchetto difensivo ha retto benissimo con Salvadori, malgrado un inizio difficile contro Tommy Andersson, in evidenza, Mozzini sulla stessa linea mentre Danova si è appiccicato a Tommy Larsson e non l'ha lasciato praticamente respirare. Caporale ha dovuto cambiare anche lui gioco come Zaccarelli, improvvisando alcuni rilanci alla paesana nei momenti di maggior pressione degli avversari. Proprio in queste occasioni, il Torino è parso in difficoltà a conferma che la squadra si trova meglio quando può giocare come sa e non quando vuole improvvisare manovre difensive che non le sono congeniali. In alcune uscite manovrate, la squadra di Radice ha confermato in pieno le sue doti e ha soddisfatto Bearzot in tribuna. Superato il primo turno nel periodo della stagione che è generalmente più difficile per le nostre squadre, il Torino può partire in campionato con animo tranquillo e attendere con calma il sorteggio per il secondo turno. Novanta minuti di battaglia nel gelo fra Torino e Malmoe. Il tempo è cambiato di colpo nella Svezia meridionale; dopo la giornata quasi mite di ieri, oggi, dal mattino, la città è stata presa d'infilata da un vento di mare freddo e forte. Una difficoltà in più per la squadra granata, ovviamente meno abituata degli svedesi a certe situazioni ambientali, un tormento per i tifosi che mal come in questa occasione si sono stretti attorno alla squadra. Ne sono arrivati a Malmoe dall'Italia oltre tremila, ai quali si sono affiancati numerosi italiani residenti in Svezia e in Danimarca per ragioni di lavoro. Un gruppo del Granata club di Biella è arrivato a Malmoe in macchina, e merita una citazione. Con il Torino ha vissuto le ultime ore di vigilia Enzo Bearzot, giunto a mezzogiorno, la cui presenza è stata molto gradita dal giocatori. Il Torino è entrato sul terreno per primo, per un lungo lavoro di riscaldamento e ad un certo punto ha dovuto rientrare di corsa negli spogliatoi in quanto l'arbitro l'attendeva per dare il via al match, che si è iniziato così con qualche minuto di ritardo. A centro campo, Claudio Sala ha vinto il sorteggio e i granata hanno potuto schierarsi col vento a favore, fattore non Indifferente in una serata del genere. Si mette subito in luce Sjoberg, il centravanti del Malmoe, e Mozzini, per fermarlo, commette il primo fallo della partita, si vedono le prime scintille di un duello che caratterizzerà quasi tutto l'incontro. Alla prima risposta, il Torino, che dimostra di non voler subire la pressione avversaria, va in gol. Parte sulla sinistra Pecci, tocca per Zaccarelli sul cui cross basso Pulici non arriva in tempo, ma sbilancia ugualmente la difesa. Alle sue spalle sbuca, tutto libero, Patrizio Sala, che può controllare la palla, avanzare e quasi dal dischetto di rigore piazzarla In rete con un tiro a mezza altezza. Il vantaggio galvanizza logicamente i granata e gela il Malmoe che non si aspettava certo di dover recuperare un gol a freddo. La pressione degli svedesi non è molto pericolosa per la buona guardia della difesa; soltanto T. Larsson, sulla destra, crea qualche difficoltà per Salvadori, mentre Sjoberg, dopo un inizio molto buono, è sempre meglio controllato da Mozzini. In difesa, il Torino ha affrontato, come si è detto, Sjoberg con Mozzini, T. Larsson con Salvadori, D.Andersson con Danova, mentre a centrocampo si sono delineate le coppie Ljungberg-Pecci, Bo Larsson-Patrizio Sala, Akesson-Zaccarelli. Vista la difficoltà nel trovare i varchi per entrare in area granata palleggiando, il Malmoe, al 10', ha provato a calciare da lontano, ma la palla di Bo Larsson, frenata da un difensore, è risultata facile preda per Castellini. Al quarto d'ora un bel lancio di Sala per Pulici, il quale è partito bene sulla sinistra ma si è visto stoppare il tiro da M.Andersson proteso in tuffo. Ancora uno scontro Mozzini-Sjoberg, fallo del granata e punizione da trenta metri con tiro di Ljungberg senza esito. Una licenza di Claudio Sala al 17' ha causato un angolo che è stato ripetuto in quanto sulla prima esecuzione Salvadori era troppo vicino all'avversario. Sul secondo, l'arbitro Gordon ha fermato il gioco per una dura carica a Castellini. Sul rinvio del portiere, il pallone ha preso il filo del vento e per poco Pulici, lanciatosi in avanti con bella scelta di tempo, non è riuscito ad anticipare Moeller con un pallonetto. Al 21' i granata hanno sfiorato il raddoppio. E' andato via Pecci in dribbling, ha aperto su Claudio Sala sul cui cross Graziani ha anticipato i difensori ma ha trovato Moeller che, in uscita, ha ribattuto alla meglio il pallone destinato a finire in porta. La folla si è scatenata al 32' per uno scontro in area tra Sjoberg e Mozzini, ma è stato chiaramente lo svedese a spingere da tergo lo stopper e l'arbitro Gordon ha lasciato proseguire il gioco visto che la palla era controllata da Castellini. Negli ultimi minuti del primo tempo, è stato però il Torino a prodursi in forcing ottenendo una punizione al limite con tocco di Pecci per Pulici, gran tiro dell'ala sinistra e parata difficoltosa di Moeller che ha dovuto allungarsi tutto per fermare il bolide in due tempi. Al 40' è partito sulla fascia sinistra Salvadori, ha scambiato con Graziani, ha toccato per Pecci, si è presentato al limite dell'area: la sua bordata è però finita alta sulla traversa. Il vento contrario e la carica del Malmoe hanno messo in difficoltà il Torino in apertura di ripresa e al 2' il libero Kristensson, avanzando come al solito sui corner, ha deviato di testa la palla di poco a lato. La pressione del Malmoe ha creato qualche pericolo, ma soltanto su errori dei granata gli svedesi sono riusciti a farsi davvero temibili come all'8', quando Claudio Sala ha cercato Pecci con un tocco debole e sul contropiede Sjoberg ha potuto trovare finalmente un corridoio libero, tirando però trasversalmente, senza preoccupare Castellini. Il Torino ha sfiorato il raddoppio al 10', quando su un centro di Pecci, Graziani ha schiacciato bene la paila di testa, due metri fuori sulla destra della porta di Moeller. Sul rovesciamento di fronte, il Malmoe inaspettatamente ha pareggiato. Sjoberg ha controllato bene un pallone sulla sinistra, ha toccato per Bo Larsson che un metro dentro l'area è stato affiancato al momento dello scatto da Patrizio Sala in recupero. Inevitabile lo scontro, le gambe si sono urtate, Bo Larsson astutamente ha caricato l'effetto del tackle dell'avversario, e l'arbitro senza esitazioni ha indicato il dischetto del calcio di rigore. Dalla tribuna il fallo è parso certamente veniale, ma indubbiamente Gordon non è andato fuori regolamento indicando il dischetto. E' avanzato dalle retrovie il tiratore scelto Ljungberg e dagli undici metri ha piazzato un bolide sul quale Castellini non ha potuto far nulla. Sull'1-1, la gara è cambiata, il Malmoe ha avuto dieci minuti di vigorosa pressione, i suoi giocatori son diventati anche più rudi e al quarto d'ora Claudio Sala è stato prima atterrato e poi colpito a terra al volto da Bo Larsson. Un pericolo per Castellini al 22', quando Sjoberg e Ljungberg si sono buttati insieme di testa in tuffo su un lungo centro di Magnus Andersson, finendo con l'ostacolarsi a vicenda, tanto che la deviazione a due è risultata fiacca e facile preda di Castellini. Ha risposto Claudio Sala con un dribbling sulla destra proseguito da Pecci il quale per poco non è riuscito a passare di forza tra le maglie della difesa e puntare su Moeller. Il Malmoe però sospinto dal vento ha spostato di nuovo il gioco in area granata, ma è stato contrato sempre con efficacia sul tre quarti, grazie soprattutto alla lucidissima partita del due Sala e di Zaccarelli. Ripartivano i granata, non concedevano spazio agli avversari, dimostrando di voler tenere in pugno la partita fino alla fine e palesando una notevole resistenza alla distanza. Graziani sulla destra, e Sala sulla sinistra si Incaricavano di tenere la palla in avanti con dribbling in surplace. L'ultimo pericolo, grosso, era però per Castellini. Bo Larsson sulla sinistra si liberava chiaramente con un'ancata fallosa di Caporale e centrava la palla sulla quale Tommy Andersson tentava la botta. Zaccarelli si opponeva e sul calcio d'angolo l'arbitro Gordon chiudeva il match.