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Comunale di Perugia
27/11/1977
h.14.30
PERUGIA - TORINO 2-0 (1-0)
Perugia
: Grassi, Matteoni, Ceccarini, Frosio, Zecchini, Nappi, Bagni, Biondi, Novellino, Vannini, Speggiorin (al 78' Scarpa). A disposizione: Malizia, Goretti. All.: Castagner.
Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici (al 71' Garritano). A disposizione: Terraneo, Butti. All.: Radice.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Speggiorin 3', Matteini 78'.
Spettatori: 20.006 di cui 7.458 abbonati e 12.548 paganti.
Note: Tempo bello, giornata molto fredda. Espulso Pecci al 60' per fallo di reazione su Bagni che é stato ammonito per fallo di ostruzione. Calci d'angolo 9-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 novembre 1977]
Terza sconfitta esterna in campionato per il Torino che ha addirittura rischiato la goleada: il Perugia ha trasformato soltanto due delle sei occasioni costruite graziando Castellini almeno tre volte. Il risultato di 2-0 (il Torino non perdeva con un simile scarto dalla stagione '74-75, a San Siro con il Milan ai tempi di Edmondo Fabbri), non fa una grinza ed è il frutto di una condotta di gara intelligente da parte degli umbri, i quali, contro gli squadroni di nome si esaltano raggiungendo valori tecnici ed agonistici che annullano il divario di classe. Ne sa qualcosa anche la Juventus che. da queste parti, è sempre stata duramente impegnata e, dopo aver perso una volta, ha strappato due soffertissimi pareggi. Radice sapeva che al Torino sarebbe toccato un trattamento analogo ma sperava che i granata centrassero la partita consapevoli delle difficoltà da superare. Viceversa il gol di Speggiorin, incassato dopo appena 3 minuti, ha capovolto il quadro tattico della gara: il Torino si è visto costretto ad attaccare consentendo al Perugia di chiudersi e di colpire in contropiede. L'espulsione di Pecci - provvedimento ineccepibile - al quarto d'ora della ripresa quando si era ancora sull'1-0 ha tolto al Torino le residue possibilità di rimonta, ma anche se fossero rimasti in parità numerica, difficilmente i granata avrebbero potuto rimediare ad un situazione che appariva già compromessa. Ciò che preoccupa, alla luce di quanto si è visto al Curi di Perugia è la sterilità dell'attacco che nasce non solo dalla giornata infelice di Pulici e da quella sottotono di Grazia ni e Claudio Sala, ma soprattutto dalla manovra scontata che sviluppa tutta la squadra. Manca l'imprevedibilità, gli sganciamenti lungo gli Out e per linee interne avvengono ma al rallentatore consentendo ad una retroguardia munitissima come quella del Perugia (che annoverava la torre Vannini, retrocesso per spazzare i palloni alti) di piazzarsi. Il problema, dicevamo, coinvolge tutto il complesso. Radice nega che il mercoledì di Coppa possa avere influito sul rendimento del Torino, ma a nostro avviso la trasferta di Bastia, per quanto tutt'altro che stressante, ha lasciato qualche traccia sui granata che hanno smarrito lucidità e non hanno sviluppato il consueto ritmo elevato anche quando hanno fatto il forcing. Non sono bastate le volenterose ma velleitarie iniziative di Zaccarelli. Preoccupanti anche certi sbandamenti difensivi che hanno avuto in Mozzini il principale protagonista: lo stopper ha ingigantito le qualità, non certo eccelse, di Speggiorin che ha realizzato un gol, ha colpito un clamoroso palo ed ha fallito di un soffio altre due o tre occasioni. Lo stesso Danova non è riuscito ad imbrigliare Novellino che, rinunciando ai personalismi tipici del suo repertorio di giocoliere, ha agito molto bene in funzione della squadra. Salvadori è l'unico ad aver fatto la parte, senza infamia e senza lode, ma da solo non è bastato a puntellare la traballante difesa. Pecci. convalescente dall'infortunio ad un piede che si trascina da qualche tempo, prima di lasciarsi trascinare dai nervi ed essere espulso, jiveva ceduto spesso l'iniziativa a Biondi, un piccoletto che (con qualche centimetro in più) ricorda il povero Curi ed ha svolto una impressionante mole di lavoro a centrocampo. Biondi, che il Perugia ha ottenuto in prestito (per una decina di milioni al Lecce più venticinque d'ingaggio al giocatore) si sta rivelando un acquisto prezioso: oggi disputava la sua seconda partita e, mentre con l'Inter era stato sostituito durante il secondo tempo per una logica mancanza di autonomia dopo la lunga inattività, con il Torino ha resistito per tutti i 90 minuti creando continui grattacapi ai granata. Nappi che si è alternato con l'inesauribile Vannini nel gioco di tamponamento, ha frenato Patrizio Sala. Castagner ha indovinato le marcature difensive: Ceccarini ha ridotto al massimo gli spunti offensivi di Claudio Sala, mentre Zecchini ha annullato Pulici (sostituito nel finale da Garritano) e Matteoni. con il sussidio di Frosio ha montato un'attentissima guardia a Graziani che soltanto ad un minuto dal termine è riuscito a scoccare un tiro in porta impegnando prassi. In precedenza il portiere aveva neutralizzato una conclusione di Claudio Sala (55' e l'unica parata-gol l'aveva effettuata su botta ravvicinata al volo di Zaccarelli al 7' del primo tempo. Il Torino aveva avuto una brutta partenza. Pulici dimostrava di non essere in vena passando il pallone ad un avversario: ne scaturiva un'azione d'attacco conclusa da Novellino che chiamava Castellini ad una parata di normale amministrazione. Poi il gol di Speggiorin. La manovra scaturiva sulla sinistra per merito di Ceccarini che, malgrado la carica di Zaccarelli. serviva dalla parte opposta Novellino; Monzon smarcava sulla destra Biondi che, da fondo campo centrava verso il liberissimo Speggiorin il quale, di destro, girava a rete. Castellini si opponeva con bravura ma la palla tornava a Speggiorin che replicava di sinistro centrando il bersaglio La reazione del Torino era disordinata. Si giocava nella sola metà campo del Perugia, che, di rimessa metteva in allarme Castellini che, al 6' doveva uscire sui piedi di Speggiorin servito da un corto passaggio di Caporale. L'occasione per pareggiare capitava a Zaccarelli al 7': la mezzala raccoglieva una respinta della difesa e in acrobazia sparava in porta ma Grassi faceva scudo con il corpo e sul prosieguo Pecci concludeva abbondantemente a lato. Al 16' Graziani si liberava per il tiro ma in extremis Frosio deviava in corner. Gli assalti dei granata non impensierivano Grassi: Vannini svettava nel gioco aereo rendendo inutili i cross di Patrizio Sala e Salvadori. Anche Caporale si portava in avanti senza però dare un contributo sostanzioso. Ed era il Perugia a sfiorare il raddoppio (34'). Biondi serviva Novellino, che dalla posizione di estrema destra crossava alla perfezione in centro area dove Speggiorin (nuovamente smarcatissimo) incornava nell'angolo alto, sulla destra di Castellini: il giaguaro volava ed in bello stile riusciva ad agguantare il difficile pallone. Ancora Castellini usciva alla disperata su Speggiorin (lanciato da Biondi) che toccava a Bagni il quale pasticciava e non sfruttava la favorevole situazione. Anche nella ripresa era Castellini a correre i pericoli maggiori, sempre sui contrattacchi dei perugini. Al 47' combinazione Biondi-Bagni, Speggiorin sfuggiva a Mozzini (che invocava un inesistente fuorigioco) evitava Castellini, e di sinistro a porta vuota, colpiva la base del montante. Al 50' su brillante servizio di Novellino, ancora Speggiorin (al quale Mozzini incespicato goffamente lasciava via libera per il tiro), indugiava e consentiva allo stopper di recuperare. Sul rovesciamento di fronte Claudio Sala si produceva in uno slalom e chiamava in causa Grassi portamento non regolamentare con un violento destro centrale che il portiere neutralizzava in due tempi. Al 60' il ''fattaccio'' con Pecci protagonista. Su una punizione concessa In favore del Torino, il regista improvvisamente reagiva con una plateale gomitata sul viso di Bagni (che l'aveva provocato) il quale crollava sull'erba. Michelotti, che ci è parso all'altezza della situazione anche se in qualche occasione ha rovesciato dei falli, non avendo visto il gesto di Pecci si consultava con il guardalinee e poco dopo mostrava al giocatore del Torino il cartellino rosso indicandogli la via degli spogliatoi. Castellini abbandonava i pali, attraversava il campo per protestare con l'arbitro e segnalargli, soprattutto, che Bagni aveva commesso la prima scorrettezza su Pecci. Il gioco riprendeva e anche Bagni, poco dopo, finiva sul taccuino di Michelotti, ma per una semplice ammonizione per comportamento non regolamentare. Poi Graziani si presentava in buona posizione per battere a rete, ma un contrasto di Ceccarini lo sbilanciava impedendogli la conclusione. Il centravanti reclamava il penalty ma Michelotti non ravvisava gli estremi della massima punizione. Al 71' Radice sostituiva l'evanescente Pulici con Garritano ed al 77' il Perugia raddoppiava. Con il Torino in dieci e tutto proteso in avanti, Matteoni vinceva un contrasto con Patrizio Sala a metà campo e, con un classico contropiede si lanciava all'inseguimento del pallone. Matteoni, affannosamente tallonato da Patrizio Sala e da Danova, guadagnava terreno e Castellini, dopo aver tardato un attimo, decideva di uscire sino a tre quarti di campo ma, nonostante il tentativo di placcaggio, veniva dribblato dal difensore perugino che insaccava nella porta incustodita. Al 78' anche Castagner effettuava una sostituzione: Scarpa subentrava all'affaticato Speggiorin. Ormai il Perugia aveva in pugno la situazione e mancava altre due palle-gol con Bagni. Dopo un tiro di Graziani neutralizzato da Grassi, l'incontro si concludeva con il Perugia esultante per questa meritatissima vittoria. Adesso per il Torino è tempo di meditazione, Radice deve correre ai ripari. Dopo la pausa internazionale c'è il retour-match con il Bastia, anticamera del derby.