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San Paolo
19/03/1978
h.15.30
NAPOLI - TORINO 1-3 (0-1)
Napoli
: Favaro, Bruscolotti, Vinazzani, Restelli, Ferrario, Stanzione, Massa, Juliano, Savoldi, Pin, Capone. A disposizione: Mattolini, Mocellin, Catellani. All.: Di Marzio.
Torino: Terraneo, Danova, Salvadori (al 20' Santin), Gorin, Mozzini, Caporale, Sala C., Sala P., Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Castellini, Pileggi. All.: Radice.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: Sala P. 23' (T), Savoldi 49' rig. (N), Pulici 62' (T), Graziani 88' (T)
Spettatori: 61.172 di cui 49.333 abbonati e 11.839 paganti.
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni, calci d'angolo 6-5 per il Torino. Ammoniti Capone e Juliano per proteste, Rastelli, Stanzione, Vinazzani e P.Sala per gioco falloso. Osservato un minuto di silenzion in memoria delle vittime di Roma, tafferugli in curva tra tifosi napoletani, prontamente sedati dalle forze dell'ordine.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 marzo 1978]
Due punti di vitale importanza per continuare a sperare. Questo il positivo bilancio del Torino nella delicata trasferta di Napoli. Erano circa ventiquattro anni che i granata non riuscivano a espugnare il campo partenopeo - sia ai tempi del vecchio Vomero, sia dopo, al San Paolo - e il 3-1 di oggi è un avvenimento storico. Battendo il Napoli, i granata hanno conservato immutato il distacco di quattro punti dalla Juventus, e sono ancora in corsa per lo scudetto. E' stato un incontro combattuto, spigoloso, fra due squadre che hanno cercato il successo dal primo all'ultimo minuto. Gli uomini-partita sono stati Terraneo, Pulici e Claudio Sala. Terraneo, che Radice aveva ancora una volta preferito a Castellini, ha effettuato due strepitose parate decisive su Savoldi ed è stato piegato da mister due miliardi soltanto su calcio di rigore; Pulici ha propiziato la rete di Patrizio Sala realizzando poi il punto del 2-1 con uno stacco irresistibile; Claudio Sala, che era sceso in campo convalescente dall'infortunio all'alluce destro e aveva anche ricevuto un calcio in faccia da Stanzione, per cui era finito fuori campo per cinque minuti, ha partecipato attivamente a tutte e tre le azioni da gol dando un notevole contributo. Una vittoria meritata per gli uomini di Radice, anche se sul risultato hanno influito i demeriti dei padroni di casa oltre ai meriti di Terraneo e del Torino. L'Insufficienza delle punte, la fragilità del centro campo e la difesa colabrodo sono le componenti negative della prestazione del Napoli che non vince in casa da tre mesi, dopo Il 5-0 con il Foggia del 18 dicembre scorso. L'episodio-chiave che avrebbe potuto imprimere una svolta diversa alla partita accadeva dopo appena trenta secondi di gioco. L'arbitro, dopo aver fatto osservare un minuto di silenzio in memoria dei cinque agenti caduti sotto i colpi delle Brigate rosse e che il pubblico aveva salutato con un applauso e con il grido di 'assassini, assassini', dava il via. Stanzione apriva immediatamente sulla destra a Massa che si liberava di Salvadori e crossava sotto porta. Il pallone scavalcava Caporale e perveniva nella zona di Savoldi e Capone, smarcatissimi. Savoldi, con un goffo palleggio, tentava di controllare la sfera e poi calciava maldestramente consentendo a Terraneo di chiudergli lo specchio della porta e di respingere. L'incredibile errore di Savoldi consentiva al Torino di riorganizzarsi e di controllare con palma la sfuriata successiva dei napoletani. Dopo cinque minuti, su corner battuto da Claudio Sala, Graziani di testa impegnava Favaro - che Di Marzio aveva preferito a Mattolini, capro espiatorio della sconfitta di Perugia — in un Intervento di ordinaria amministrazione. Il Torino controllava Capone, Massa e Savoldi rispettivamente con Danova, Salvadori e Mozzini. A centrocampo si fronteggiavano i seguenti accoppiamenti: Gorin-Pin, Zaccarelli-Restelli, P.Sala-Juliano, C.Sala-Vinazzani. In avanti Pulici era tallonato da Ferrario, Graziani da Bruscolotti con Stanzione libero. Il Torino, adottando la tattica del fuorigioco (che comporta i suoi rischi, ma è senz'altro efficace), smontava gli sconclusionati assalti del Napoli spezzandone il ritmo. Sul piano del gioco la partita lasciava a desiderare, ma il Torino non poteva certo, per esigenze di classifica, badare allo spettacolo. Al 19' in uno scontro con Savoldi, Salvadori riportava una distorsione alla caviglia destra e doveva lasciare il campo sorretto da Pileggi e dal massaggiatore. Al suo posto entrava Santin, che prendeva in consegna Massa e non faceva rimpiangere Salvadori. Il Torino, senza affanno, teneva sotto controllo la situazione e al 22' passava in vantaggio su azione di rimessa. Claudio Sala allungava in profondità a Pulici che, con un improvviso passaggio all'indietro di altissima classe, serviva l'accorrente Patrizio Sala il cui destro, violento e angolato, mandava il pallone a bersaglio dopo una carambola sulla faccia interna del montante. Il gol gelava la folla, ma il Napoli, dando fondo alle sue energie, si lanciava a capofitto all'attacco. La vigorosa reazione del partenopei produceva due grossi pericoli per Terraneo. Il primo al 35' su punizione concessa per un fallo di Santin ai danni di Massa: Juliano toccava a Pin che sferrava un gran destro dal limite, colpendo l'esterno del palo, a portiere battuto. Il Napoli insisteva e al 36' Terraneo compiva il suo capolavoro. L'azione era promossa da Ferrarlo per Pin che lanciava Savoldi: il centravanti, trovatosi solo (Mozzini aveva tentato di metterlo invano in fuorigioco), prendeva la mira e di controbalzo calciava, ma Terraneo, con una arditissima uscita alla kamikaze, respingeva con le mani e soprattutto con il viso, evitando un gol sicuro. Il Torino non si disuniva e lo scampato pericolo dava morale all'incompleta formazione granata. Un tiro di Santin sorvolava la traversa, ma il difensore si era aggiustato il pallone con il braccio e l'arbitro fischiava una punizione in favore del Napoli. Il tempo si chiudeva con una rovesciata di Capone deviata con la schiena da Danova in calcio d'angolo. La ripresa si apriva con un'ammonizione di Capone per proteste. Intanto il Torino continuava a rintuzzare il forcing napoletano con la tattica del fuorigioco, ma sul filo del rasoio, e al 49' veniva punito. Scattava il contropiede del Napoli con un lancio di Restelli verso Capone che penetrava in area Caporale riusciva a calciare il pallone in angolo, ma con il fianco atterrava l'avversario e l'arbitro decretava il calcio di rigore contro i torinesi. Questa volta, Terraneo doveva arrendersi alla finta di Savoldi che rimetteva in discussione Il risultato. Tutto da rifare per il Torino al quale il pareggio non bastava. La situazione sembrava complicarsi per i granata, che dal 52' al 59' giocavano in dieci poiché Claudio Sala, colpito da un calcio al viso da Stanzione, finiva k.o. Nel frattempo, sulla parte alta della curva B, si registrava una rissa tra gli ultras napoletani. Una grancassa cadeva sulla testa di alcuni spettatori che stavano nell'anello sottostante e c'era un fuggi fuggi generale: l'intervento della polizia sedava più tardi ogni tumulto, mentre Pulici, su servizio di Patrizio Sala, sciupava una buona occasione calciando debolmente in rete: Stanzione, a portiere battuto, respingeva sulla linea. Pulici si riscattava al 62' riportando in vantaggio il Torino con uno splendido gol. Per un fallo di Vinazzani su Claudio Sala nei pressi della bandierina del corner. Il Torino beneficiava di una punizione: Claudio Sala scodellava una parabola sotto porta dove Pulici, con uno stacco eccezionale, sovrastava di un metro un grappolo di difensori e di testa girava nell'angolo alto lontano dalla portata dell'esterrefatto Favaro. Con questa prodezza, Pulici sfatava una tradizione avversa: non aveva mai segnato al San Paolo. Il Napoli appariva alle corde, senza fiato e senza idee. La volontà non bastava agli azzurri per impensierire il Torino. Il gioco si impoveriva, aumentavano le scorrettezze, l'arbitro ammoniva Vinazzani per fallo su Zaccarelli. Poi, su calcio d'angolo, il Napoli procurava un pericolo a Terraneo. Il portiere respingeva la palla, calciata da Capone, sul limite dell'area dove Stanzione tirava trovando Terraneo pronto alla respinta. Alla mezz'ora, su punizione battuta da Bruscolotti, Savoldi Insaccava ma l'arbitro annullava giustamente avendo fischiato prima. Bergamo ammoniva Savoldi e faceva ripetere la punizione che Pin sbagliava. Due minuti dopo Juliano cadeva In area, ma Bergamo decretava una punizione in favore del Torino per simulazione. Altri giocatori venivano ammoniti: al 78' era il turno di Patrizio Sala (per gioco scorretto su Juliano), e all'83' era Stanzione a finire sul cartellino giallo per proteste. Quando mancavano tre minuti alla fine, Il Torino consolidava il risultato con Graziani. Claudio Sala batteva un corner toccando a Patrizio Sala che gli restituiva il pallone: il centro del capitano filtrava fra due difensori napoletani e Graziani, approfittando di un rimpallo favorevole, con una puntata di destro bruciava sul tempo Favaro e realizzava il gol che legittimava il successo.