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San Paolo
08/04/1979
h.15.30
NAPOLI - TORINO 0-1 (0-1)
Napoli
: Castellini, Bruscolotti, Tesser, Caporale, Catellani, Valente, Pellegrini, Majo (al 60' Caso), Savoldi, Pin, Filippi. A disposizione: Fiore, Vinazzani. All.: Vinicio.
Torino: Terraneo, Danova, Salvadori, Mandorlini, Mozzini, Zaccarelli, Sala C., Pecci, Graziani, Greco (all'87' Erba), Iorio. A disposizione: Copparoni, Bonesso. All.: Radice.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: Iorio 44'.
Spettatori: 61.475 di cui 38.284 abbonati e 23.191 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 aprile 1979]
Il Torino ritrova i suoi migliori connotati e, pur correndo due grossi brividi, batte di misura e ridimensiona bruscamente il Napoli riproponendosi autorevolmente nell'area-scudetto a sei giorni dalla sfida con il Milan, il cui vantaggio dai granata si riduce a tre lunghezze. L'1-0, firmato da Iorio allo scadere del primo tempo con un destro di rara bellezza, è avarissimo nei confronti degli uomini di Radice che, in contropiede, hanno disposto a loro piacimento del Napoli. Nella ripresa, hanno sciupato con Iorio un'incredibile palla-gol ed altre facili occasioni con Mandorlini. Greco (due, più una nel primo tempo) e Graziani il quale s'è visto negare il punto da Castellini e dal palo. Il Napoli, ancora inebriato dal successo di San Siro sul Milan, ha giocato con presupponenza e solo due volte, in novanta minuti, è riuscito a sorprendere l'attentissima difesa granata. Sullo 0-0 Tesser ha colpito un palo e Zaccarelli. rischiando i propri attributi virili, ha evitato un gol fatto respingendo sulla linea un bolide di Pellegrini (28'). A tre minuti dal termine Terraneo, con una prodigiosa parata, ha salvato il risultato su ''volée'' di Pellegrini. Malgrado le importanti assenze di Pulici, Patrizio Sala e Vullo (ai quali si aggiungono Santin e Onofri), il Torino ha ripetuto la bella prestazione di Vicenza raccogliendo finalmente il giusto premio. Tutta la squadra ha giocato su ottimi livelli denunciando qualche smagliatura soltanto nel settore sinistro dove Greco, che si è alternato con Mandolini alla guardia di Valente, concedeva al pelato e dinamico mediano partenopeo di creare qualche grattacapo a Terraneo. Inizialmente Valente era stato preso in consegna dal giovane Mandorlini poi, dal 13' era passato sotto il controllo di Greco che nel lavoro di ''filtro'' appariva in chiara difficoltà. Valente, per una ventina di minuti, diventava l'animatore del ''forcing'' napoletano Da un'iniziativa di Valente nasceva il pericolo più grosso per Terraneo (28'). Valente discendeva sulla destra e traversava sottoporta. Mozzini anticipava Savoldi di testa, recuperava Tesser che di sinistro sparava a rete colpendo la parte interna del montante, a portiere battute: il pallone schizzava verso Pellegrini che, con Terraneo fuori causa, ribatteva di sinistro ma. sulla linea. Zaccarelli respingeva miracolosamente, crollando al suolo mentre l'avversario svirgolava definitivamente a lato. Radice, però, correva ai ripari e correggeva (33') la marcatura su Valente sul quale piazzava, quasi stabilmente e con risultati soddisfacenti. Mandorlini. Con Mozzini che imbavagliava letteralmente Savoldi, con Danova autoritario su Pellegrini e Zaccarelli prontissimo a chiudere e rilanciare, con il centrocampo meglio assestato grazie a Pecci che progressivamente saliva in cattedra avvalendosi della collaborazione del bravo Salvadori, di Claudio Sala e dei ritorni dell'attivo Iorio, il Torino assumeva il comando delle operazioni e procurava problemi a Castellini. Il Napoli, che aveva Pin in giornata disastrosa. Majo sotto tono e Filippi ''asfissiato'' da Salvadori, si smarriva in un gioco troppo elaborato e si sbilanciava offrendosi alle ficcanti azioni di rimessa dei granata. Castellini era costretto ad uscire sui piedi di Graziani (39') che un minuto dopo reclamava un ''mani'' in area di Catellani giudicato involontario da Longhi. la cui direzione di gioco è stata impeccabile. Al 43' Longhi sconfessava il guardalinee che sbandierava un inesistente fuorigioco di Greco, imbeccato da Claudio Sala. Greco aveva un attimo d'esitazione fatale quasi davanti a Castellini e di sinistro spediva a lato. Il gol, tuttavia, era maturo e si registrava al 44'. Su un lancio di Pecci in profondità sulla sinistra, Bruscolotti scivolava e dava via libera a Iorio che convergeva e. da una ventina di metri, fiondava di destro mandando il pallone a spiovere poco sotto la confluenza dei pali sulla sinistra di Castellini. Una folgore assolutamente imparabile per il giaguaro. La prodezza di Iorio gelava i 63 mila spettatori. Dopo l'intervallo il Torino si ripresentava più convinto. La reazione del Napoli era frenata dai concentratissimi granata. Il Torino affondava nella retroguardia azzurra come nel burro: ogni contropiede diventava un campanello d'allarme per Castellini che abbandonava i pali un paio di volte per portarsi a tre quarti di campo e trasformarsi in ''libero aggiunto''. Al 56'. Proprio su errore di Caporale (un ''ex'' emozionato), il Torino aveva la grande occasione per chiudere la partita. Iorio scattava in velocità tallonato da Catellani. L'ala si presentava a tu per tu con Castellini uscito dai pali, tentava di calciare di destro ma Catellani lo precedeva di un soffio e deviava in angolo. Iorio si disperava, a ragione. Ma il Torino produceva altre palle-gol. Al 59'. Su servizio di Pecci, era Mandorlini a concludere a lato con troppa precipitazione. Poi Vinicio sostituiva Majo, lo stanco ''eroe'' di San Siro, con Caso. Con la difesa in "bambola", il Napoli concedeva belle palle-gol a Greco (tocco di Pecci). Ma il tiro era impreciso, e a Graziani (su passaggio di Pecci e incertezza di Catellani): Castellini parava. Sempre Pecci smistava a Graziani (66') il cui tiro era deviato da Castellini contro il palo. L'arbitro poi ammoniva Mandorlini (comportamento antiregolamentare) e Iorio (gioco scorretto). Castellini si produceva in uno ''show'' uscendo sino a metà campo e si ripeteva più tardi rischiando di essere infilato da Greco. Dopo altre occasioni non trasformate da Graziani (due) e soprattutto da Greco (liberato benissimo da Pecci). Il Napoli aveva un colpo d'ala all'87'. In mischia. Pellegrini al volo piazzava la ''zampata'' ma Terraneo d'istinto volava e deviava in angolo. Su questa parata decisiva e sulla sostituzione perditempo di Greco con Erba (88') terminava l'incontro. Adesso tocca al Milan ''assaggiare'' il rigenerato Torino che sabato potrebbe recuperare Patrizio Sala e, forse, Pulici, oltre, naturalmente, a Vullo, che ha scontato la squalifica.