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Comunale di Perugia
07/09/1980
h.16.30
PERUGIA - TORINO 1-1 (0-1)
Perugia
: Malizia, Nappi, Ottoni, Frosio, Pin, Dal Fiume (al 31' Tacconi), Bagni, Butti, Fortunato, De Gradi, De Rosa. All.: Ulivieri.
Torino: Terraneo, Volpati (al 76' Sclosa), Salvadori, Sala P., Danova, Van De Korput, D'Amico, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Mariani (al 46' Pulici). All.: Rabitti.
Arbitro: Milan di Treviso.
Reti: Graziani 25' (T), De Rosa 89' (P).
Spettatori: 8.900 paganti.
Note: Il Torino scende in campo con una divisa, inedita, completamente gialla con bordi e colletto blu.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 giugno 1958]
E' finita in parità, 1-1, con molto dispetto per i torinesi che avevano giocato bene, e che potevano addirittura chiudere con un netto 2-0. Invece, per pura fatalità, proprio verso la fine, D'Amico cadeva sul pallone a pochi metri da Malizia, e, su contropiede, un intervento di Van de Korput era punito con estrema severità dall'arbitro: De Rosa con un potente rasoterra di sinistro trasformava in gol la punizione. In pratica, per quanto riguarda la classifica, la situazione non cambia, il Torino passa largamente il turno di Coppa Italia. Rimane però il dispetto di non aver chiuso la serie delle partite con quattro vittorie. Nella fatalità che ha determinato il convulso finale una parte di colpa però bisogna attribuirla ai granata, che dopo un primo tempo vibrante e sicuro hanno subito la maggior grinta e il superiore dinamismo degli umbri. Non è il caso però di criticare la squadra di Rabitti. Era poco più di una partita amichevole, poiché il risultato non poteva più dire nulla nella classifica di Coppa Italia; ma il Torino, almeno nel primo tempo, aveva dimostrato di credere nell'impegno. Il dominio del campo e del gioco era completo. Si dirà che il Perugia in questi tempi è poca cosa e che nessun incentivo sorreggeva il suo gioco, essendo gi&agarve; eliminato dalla Coppa Italia. Questo è vero. La squadra umbra attraversa un momento difficile e ieri l'ha dimostrato palesemente. Ma il confronto sul campo era tutto a vantaggio del Torino. Il giudizio riguarda soltanto il primo tempo. La squadra granata infatti aveva iniziato con autorità, alla "grande". Controllo sicuro in difesa, centrocampo mobile, attaccanti in perfetta sintonia con la necessità di una manovra rapida, valida e anche piacevole. I granata (che nella circostanza indossavano una tenuta completamente gialla con colletto e risvolti blu, forse in omaggio alla bandiera della città) hanno confermato le doti palesate nelle esibizioni precedenti. L'organico è stato completato con studio perfetto: l'olandese Van de Korput ha dato autorità e sicurezza alla difesa. I suoi interventi sono stati sempre validissimi, come interessanti sono apparsi i suoi inserimenti. I miglioramenti sono notevoli anche a centrocampo, dove D'Amico ha portato quel tocco di classe e di estro utili a rendere più efficace la manovra. D'Amico evidentemente ha avuto piena libertà d'azione da Rabitti, non ha ricevuto compiti fissi e a Perugia ha disputato un primo tempo eccezionale. Estroso, dinamico, l'ex-laziale ha suggerito palloni preziosi, ha dato slancio a tutto il reparto. Poi si è leggermente acquietato, forse senza colpe dirette. L'elogio ai due nuovi non annulla certo l'apporto degli altri, anzi, valorizza la loro prestazione. Pecci ha confermato di essere in pieno rilancio, cosi Graziani, Patrizio Sala e il giovane Mariani. Zaccarelli ha corso molto e molto bene ha giocato anche Salvadori. Danova ha creato una coppia validissima con Van de Korput. Il Torino è partito deciso fin dall'inizio. Favorito dalle marcature larghe applicate dagli Umbri, i granata di Rabitti hanno subito assunto il ruolo di prim'attori. D'Amico comandava il gioco e al 25° serviva da sinistra un pallone al centro. Respingeva male Pin e D'Amico ributtava nuovamente verso Patrizio Sala, che calciava a rete. Malizia si buttava, toccava ma non tratteneva la palla che danzava sulla linea del gol. Sarebbe certamente finita dentro, ma interveniva Graziani che segnava di prepotenza rubando forse al compagno la gioia della rete. Raggiunto il vantaggio, i granata non mollavano. D'Amico imperversava, Graziani correva. L'ex-laziale veniva fermato con le buone o con le cattive, finché protestava per un mancato intervento dell'arbitro e veniva ammonito (38'). Rabitti toglieva Mariani a vantaggio di Pulici all'inizio della ripresa e proprio Pulici propiziava un errore del terzino umbro Ottoni, che nel tentativo di liberare buttava la palla contro l'incrocio dei pali della porta di Malizia All'85' D'Amico inventava, uno slalom perfetto in piena area, saltava tre avversari, e si presentava solo davanti al portiere. Toccava a rete, Malizia respingeva e D'Amico non poteva più intervenire perché era a terra. Il granata si trovava a pochi metri dalla rete. Un gol mancato. Ed ecco che veniva subito il pareggio. Fortunato rubava una palla a Danova e centrava; la respinta era presa da Frosio che veniva atterrato da Van de Korput appena un metro fuori dell'area. Forse l'intervento era regolare, ma l'arbitro Milan fischiava: Nappi toccava a De Rosa, un attaccante tutto mancino, che rasoterra segnava. Era l'88'. La partita finiva così.