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Hardturm
26/11/1980
h.20.00
GRASSHOPPER - TORINO 2-1 (0-0)
Grasshopper
: Berbig, Lauper (al 55' Meyer), Hermann Her., Wehrli, Egli, In-Albon, Pfister, Hermann Hei., Sulser, Koller (al 70' Hachler), Zanetti. All.: Konietzka.
Torino: Terraneo, Volpati, Salvadori, Sala P., Danova, Van De Korput, Sclosa, Pecci, Graziani, Zaccarelli (all'89' Mariani), D'Amico (al 74' Pulici). All.: Rabitti.
Arbitro: Christonv (Cecoslovacchia).
Reti: Sclosa 49' (T), Hermann Hei. 52' (G), Koller 55' (G).
Spettatori: 25.000 circa. Sugli spalti presenti oltre quattromila tifosi granata di cui 800 giunti da Torino e oltre tremila italiani residenti in Svizzera.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 novembre 1980]
Una terribile battaglia sotto la pioggia, all'Hardturn Stadion gremito con una larga partecipazione di tifosi italiani (ottocento giunti dal Piemonte, altri tre o quattromila di nostri connazionali che lavorano in Svizzera presenti sugli spalti), fra Grasshòppers e Torino nella gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Uefa. Prima sfida per la ''sopravvivenza'' nel torneo delle sole squadre elvetica e italiana rimaste in lizza. Subito vane le raccomandazioni dello speaker, in tedesco e in italiano, contro il lancio di petardi. L'Ingresso delle due squadre è stato accolto da voli di fumogeni granata, dietro la porta di Berbig, che costeranno certamente una multa al club torinese. Ercole Rabitti, dopo una vigilia sofferta, punteggiata dai comprensibili mugugni di Pulici il quale si sente in vena e vuole giocare, ha ripresentato la stessa formazione del match di Magdeburgo, una volta risolti col giocatore e i medici i dubbi sulle condizioni di Graziarli, acciaccato a Brescia. Schema ad una punta sola, ma con la licenza a tutti di spingere avanti, anche se il Grasshoppers fin dall'inizio ha cercato di comprimere a sua volta il Torino nella propria metà campo. L'allenatore degli svizzeri, il tedesco Konietzka, ha varato una squadra molto solida, con Wherli, giocatore tuttofare, con la maglia numero otto e licenza di portarsi in avanti. Dopo le prime battute, l'arbitro cecoslovacco Christov ha interrotto il match per il minuto di silenzio voluto dal Grasshoppers per testimo ni are la partecipazione della gente svizzera alla tragedia del terremoto nel nostro Sud. Intanto, si erano già delineate le marcature. Da parte elvetica In-Albon libero, con l'atletico e duro Egli, un nazionale, su Graziarli, Herbert Hermann contro D'Amico, ed Heinz Hermann nella zona di Sclosa, che cominciava a sinistra. Da parte granata Van de Korput libero, Volpati su Roller, Danova contro il temibile e poderoso Sulser, Salvadori contro l'agile e ficcante Zanetti. Coppie non stabili a centrocampo, a causa della zona del Grasshòppers che badava soprattutto a cogliere di sorpresa i granata con ficcanti puntate sulle fasce laterali. Si faceva subito valere Heinz Hermann, sulla sinistra, con una grande spinta che Patrizio Sala non riusciva a frenare, tanto che sulla destra veniva spostato Sclosa per prendere in consegna l'atletico avversarlo e tamponare nella zona. Proprio Sclosa si imponeva come uno dei migliori, uno dei pochi a poter colmare l'inferiorità atletica dei granata di fronte ad un avversario che giocava sul ritmo, con grande energia. Il Grasshòppers partiva all'assalto sin dai primi minuti, raccogliendo punizioni su punizioni, lanciando cross che mettevano in pericolo la difesa granata al centro della quale, purtroppo, Van De Korput non riusciva a dare l'impressione di sicurezza che tutti si attendono da lui. Al Torino restavano sporadici contropiede, peraltro ben condotti grazie alla combattività di Graziarli e allo slancio di D'Amico, il quale rispondeva con la tecnica alla maggior potenza degli avversari. Al 6', al termine di una manovra Pecci-Graziani, il Grasshòppers si salvava in angolo, calciava dalla bandierina D'Amico, la difesa respingeva e Sclosa, con una gran botta dal limite, costringeva Berbig a una grande parata sulla sua destra. Sul capovolgimento di fronte, grosso pericolo per il Torino. I granata tentavano maldestramente un fuorigioco, Zanetti si trovava solo quasi sul disco del rigore, batteva rasoterra e Terraneo si allungava e deviava in angolo. I granata cercavano col presssing a centrocampo di fare da filtro di fronte a un avversario scatenato, ma l'impresa era molto difficile. Era sempre Heinz Hermann a dare la maggiore spinta, ma anche Wehrli, dalla parte opposta, si faceva valere e costringeva il combattivo Zaccarelli in un gran lavoro di tamponamento. I granata riuscivano a farsi valere una volta in possesso di palla, uscendo con palleggi precisi, ma erano in costante difficoltà quando venivano aggrediti, e rischiavano al 16' quando Wehrli era strattonato in area e un minuto dopo su affondo di Herbert Hermann che faceva partire un pericoloso cross bloccato da Terraneo che anticipava Zanetti. Rispondeva una manovra Graziani-D'Amico, sbagliava l'intervento In-Albon, D'Amico veniva bloccato sullo scatto brutalmente, calciava la punizione e Berbig deviava in angolo. Calciava ancora dalla bandierina lo stesso D'Amico e la palla a rientrare andava a rimbalzare sulla parte alta della traversa per finire sul fondo. Per gli uomini di Rabitti la partita si faceva sempre più difficile, era un duro combattimento. Grosso rischio alla mezz'ora. Calciava una punizione da destra Wehrli, Van De Korput aveva una incertezza al centro dell'area, Terraneo in uscita era caricato fallosamente da Zanetti, non teneva la palla e Sulser calciava in porta, preceduto però dal fischio dell'arbitro che rilevava la carica sul portiere e quindi annullava il punto. I granata cercavano nel finale del tempo di portare la palla lontano dalla propria area, il Grasshòppers continuava a spingere con foga, saltando i centrocampisti, ma trovando una valida barriera nella difesa, soprattutto in Danova, che si batteva da leone contro Sulser cercando di anticiparlo a riuscendo a strappargli molti palloni di testa. Un contropiede granata era portato con decisione da D'Amico al 39', ma l'ex laziale non aveva abbastanza coraggio per tentare il tiro e cercava Graziarli che veniva però anticipato dalla difesa. La ripresa cominciava ad altissimo ritmo, con un rapido botta e risposta. Al 4' Volpati lanciava Patrizio Sala sulla destra, il quale resisteva due volte all'attacco di Heinz Hermann; si portava sul fondo, operava un cross preciso sul quale si lanciava in tuffo Sclosa per battere Berbig con un acrobatico colpo di testa. Stuzzicato, il Grasshòppers aveva una risposta veemente. Passavano due minuti e Zanetti era fermato in fallo sulla destra. L'arbitro Christov ammoniva Salvadori (dopo avere già estratto nel primo tempo il cartellino giallo per Wehrli). La punizione era calciato dallo stesso Wehrli, sulla palla si avventava di testa Heinz Hermann che sovrastava compagni e avversari e batteva Terraneo. Proseguivano sullo slancio gli elvetici e su centro dalla destra la difesa granata trascurava Roller il quale batteva al volo con violenza realizzando il 2-1. La difesa granata confermava, in due minuti, le difficoltà palesate in precedenza, anche se l'arrembaggio del Grasshòppers aveva dei momenti dawe.ro Irresistibili per spinta ed agonismo. Al 10' gli elvetici sostituivano Lauper con Meyer, e continuavano a spingere sullo slancio della loro stupenda e rabbiosa rimonta. Il Torino superava però il momento di stordimento, D'Amico, Pecci, Graziani e Zaccarelli lottavano nel fango cercando di difendere e trattenere i palloni respinti con affanno dai compagni della retroguardia. La partita proseguiva a ritmo sempre alto, su un terreno impossibile. Al Torino non restava che cercare di contenere un avversario che si esaltava col passare dei minuti, accompagnato dall'entusiasmo del pubblico, anziché esaurire le energie. L'arbitro Christov non proteggeva certo i granata. Il Grasshoppers dimostrava una potenza atletica formidabile e continuava a premere. Al 25' l'allenatore Konietzka sostituiva Roller con Haeckler, un'altra punta. Rabitti non trovava al momento In panchina forze fresche e utili a rinvigorire la squadra, poi dopo cinque minuti lanciava nella mischia Pulici al posto di D'Amico, che sino a quel momento si era battuto molto bene, ma era anche a corto di energie. Alla mezz'ora veniva ammonito Zaccarelli, giustamente, per un fallo da tergo su un avversario irriconoscibile, coperto di fango. Erano sempre i granata a subire, troppe le sette vite del Grasshopers per una normale squadra italiana. Al 39' cartellino giallo anche per Van de Korput, costretto al fallo da Wehrli, poi tentava un contropiede isolato Pulici, ma il suo tiro trasversale era debole e frenato dal fango. L'olandese si scuoteva proprio nel finale, dando finalmente un contributo rabbioso ai compagni della difesa e ''mettendo il piede'' al momento giusto e con la dovuta decisione. I granata, in un capovolgimento di fronte, avevano a disposizione un calcio di punizione, al 42', per un fallo su Pulici, ma Sclosa calciava con terza contro la barriera. Rabitti rompeva l'ultimo affondo del Grasshoppers al 44', sostituendo Zaccarelli con Mariani: il Torino, che aveva iniziato con una punta sola, finiva addirittura con tre in campo, in pieno forcing degli avversari. Restava il 2-1 per il Grasshoppers, una sconfitta che tutto sommato va accettata dai granata i quali hanno rischiato grosso limitando i danni e hanno ancora alla loro portata il match di ritorno per capovolgere la situazione.