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Sinigaglia
22/03/1981
h.15.00
COMO - TORINO 0-2 (0-1)
Como
: Vecchi, Vierchowood, Riva, Centi (al 65' Giovannelli), Fontolan, Volpi, Mancini, Lombardo, Cavagnetto, Gobbo, Mandessi. A disposizione: Giuliani, Ratti, Marozzi, Galia. All.: Marchioro.
Torino: Terraneo, Cuttone, Volpati, Sala P., Danova, Van De Korput, Sclosa, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Copparoni, D'Amico, Masi, Mariani, Francini. All.: Cazzaniga.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: Pulici 17', Pecci 58'.
Spettatori: 13.749 di cui 3.104 abbonati e 10.645 paganti per un incasso di 48.483.000 lire più 17.580.000 di quota abbonati.
Note: Cielo scuro, terreno in buone condizioni. Ammonito Riva per gioco falloso. Prima vittoria in campionato per Cazzaniga come manager.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 23 marzo 1981]
Sembra incredibile, classifica alla mano, ma il Como si arrende subito e così il Toro vince in carrozza, senza problemi. Ci aspettavamo che i lariani prendessero alla gola gli avversari, e li impegnassero strenuamente almeno sul piano dell'agonismo nudo e crudo. Macchè, il Como macina calcio in sordina, raramente accelera, gioca come se di punti ne avesse un mucchio e non solo 17, e finisce dunque per offrirsi in olocausto. Per la cronaca era dal 15 febbraio che il Toro non faceva il pieno (2-0 a Catanzaro); e sempre per la cronaca, questo di Como è il primo successo della gestione Cazzaniga. I granata dominano in lungo e in largo, dall’alto di un repertorio decisamente più ricco e completo. Altra musica rispetto alle stecche del deby. Zaccarelli opera a tutto campo con risultati direttamente proporzionali all’impegno, Pecci parte in folle ma arriva in quarta, firmando addirittura la rete del kappaò. Sulla destra Sala imita il fervore battagliero di Riva e fornisce preziose munizioni ai gemelli. Sulla sinistra Sclosa è bravo e furbo a scrollarsi di dosso ora Lombardo ora Gobbo. In difesa Terraneo sbriga ad occhi chiusi lo scarso lavoro che gli procurano Cavagnetto e Mandressi. Lo stesso Van de Korput recupera un po' dei suoi attributi da olandese e si esprime da libero su livelli più che acccettabili. Danova imbavaglia da par suo il mobile Cavagnetto e Cuttone cancella l’acerbo Mandressi. Gira e rigira, soltanto Volpati si ritrova a mal partito con l’itinerante Mancini, ma c'è sempre un compagno pronto a tendergli una provvidenziale mano. Graziani si batte più col cuore che con il cervello, è giù di corda e lo si vede, ma la rifinitura volante che da il là al secondo gol gli vale da sola la sufficienza. Reata Pulici: un gol (il nono in campionato) e poi tanto fumo, ma pensiamo che Cazzaniga si acontento così. Povero Como, non c'è Nicoletti e la squadra si perde in un bicchier d'acqua. Mandressi non la becca mai, e Cavagneto è vivo, d'accordo, ma al momento del dunque sbaglia regolarmente. La ragnstela di metà campo, imperniata su Lombardi e Gobbo, si lascia sballottare da Zaccarelli e Pecci, cosicché l'ossessivo podismo di Centi non porta quei benefici che il moto perpetuo dell'indomito laterale avremme meritato. Né le cose vanno meglio in difesa, dove Fontolan, Wierchowood e Volpi raramente azzeccano la giusta contaria su Pulici e Graziani. Un Como, insomma, tutto da ricostruire, come gioco e come morale. Il Toro passa di forza, al 17'. Mirabile spunto di Zaccarelli, crossa al centro, svirgola Riva, arriva di gran carriera Pulici che infila di destro. Il Como ha un sussulto a cavallo della mezz'ora e dopo una sventola di Riva, smanacciata in corner da Terraneo, sfiora il pareggio. Liberato da Gobbo, Cavagnetto spaara colpo sicuro, fuori di un soffio. Sarà questa la più grossa occasione fabbricata dalla squadra di Marchioro nell’arco dei novanta minuti. La ripresa si apre nel segno del Toro, tutto proteso a stanare l’avversario per poi annientarlo in contropiede. E difatti, al 58', ecco il gancio del kappaò. Graziani imbocca meravigliosamente Sala, costui pesca al bacio Pecci, infiltrandosi a centroarea. Stop a seguire e zampata di destro sull'uscita di Vecchi. Una zuccata di Sclosa mette fuori combattimento Centi, entra Giovannelli, ed è proprio l'ultimo arrivato ad aprire una breccia nel muro granata. Servito da Lombardi, dribbla Sclosa e Van de Korput ma stanga a lato. Siamo al 73', il Toro controlla agevolmente le operazioni, e se non piovono altri gol è perché Volpati, lanciato da Sclosa, alza troppo il pallonetto al 77' e perché, quattro minutik dopo, Cuttone - raggiunto da un tocco sapiente di Pecci - si fa deviare da Wierchowood un proiettile che probabilmente non avrebbe risparmiato Vecchi. 2-0, dunque, e tutti a casa. Il Toro, che nelle ultime quattro partite di campionato aveva rimediato tre sconfitte e un pari, può rialzare la cresta. Il Como, che al Sinigaglia aveva perso solo contro Roma e Juve, farà bene a darsi una regolata. Piange il gioco, piange la classifica, e alla fine mancano ancora otto giornate.