WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale di Firenze
05/04/1981
h.15.30
FIORENTINA - TORINO 2-0 (0-0)
Fiorentina
: Galli, Contratto, Tendi, Casagrande (al 69' Orlandoni), Reali, Galbiati, Bertoni, Sacchetti, Fattori (all'89' Novellino), Antognoni, Restelli. A disposizione: Pellicanò, Manzo, Desolati. All.: De Sisti.
Torino: Terraneo, Cuttone, Francini (al 77' D'Amico), Volpati, Danova, Van De Korput, Sala P., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Copparoni, Masi, Salvadori, Mariani. All.: Cazzaniga.
Arbitro: Facchin di Udine.
Reti: Antognoni 73', 77' rig.
Spettatori: 38.262 di cui 21.429 paganti per un incasso di 105.418.800 lire e 16.833 abbonati per una quota partita di 156.544.979 lire.
Note: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Ammonito Sala per gioco scorretto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 aprile 1981]
Lo 0-2 è un risultato troppo pesante per il Torino. Troppo pesante perché la Fiorentina non è stata certamente tanto superiore da giustificare la differenza di due gol. Sarebbe però, troppo facile dire che tutto è stato determinato dalla casualità (che ha avuto il suo peso), ma ci sono state anche colpe che è bene esaminare per evitare di ricadere negli stessi errori. Prima di tutto la formazione. Può, questo Torino, lasciare impunemente in panchina uomini come Salvadori e D'Amico? Non critichiamo l'allenatore Cazzaniga per le sue scelte. Avrà avuto certamente buone ragioni. Sosteniamo soltanto che se i giovani sono la linfa vitale di una squadra, la loro razionale utilizzazione è la conseguenza di una prudenza che fa sempre premio sullo slancio e sul sentimento. Ma sarebbe illogico criticare i giovani. Anzi, vogliamo dire che Cuttone e Francini hanno meritato, sia pure con quella inesperienza che è propria dei principianti o quasi. Ma i guai e le pecche sono state anche altre. Raramente avevamo visto un Torino cosi rassegnato. I granata - ieri in una smagliante tenuta gialla - giocavano a ritmo blando, quasi come se il risultato loro non interessasse. D'accordo che la classifica attuale non può dare molti stimoli, perché le posizioni d'avanguardia sono ormai irraggiungibili, ma almeno si salvi la faccia! Dov'era la grinta di un tempo? Dove il pressing che conducevano gli stessi attaccanti? A Firenze il Torino si è mosso al piccolo trotto, con qualche spunto di Graziani, con la solita caparbietà di Pulici, con un grande lavoro di Zaccarelli, che è stato magnifico fin che è rimasto al controllo di Antognoni, per passare poi (chissà perché) a suggerire gioco d'attacco sbagliando molto. Ma era un Torino che non aveva la solita faccia arcigna. Quella che tanto piace ai suoi tifosi. Non vogliamo pronunciare la parola rinuncia. Forse sarebbe di troppo. Queste le colpe, ma è bene ricordare anche la fatalità. L'episodio che doveva segnare il corso della gara si registrava al 37'. Prima c'era stato un certo equilibrio: attacchi della Fiorentina e contrattacchi del Torino. Le due squadre avevano assunto un assetto pressoché identico: due sole punte per parte - Pulici e Graziani tra gli ospiti, Bertoni e Fattori fra i toscani -, e molti, forse troppi centrocampisti. L'assetto tattico serviva da filtro per entrambe le squadre, ma riluceva lo slancio. Antognoni era controllato da Zaccarelli per il duello più interessante di una gara che pareva comunque molto noiosa. Qualche spunto di Graziani da una parte molti errori di Fattori dall'altra, con i portieri pressoché inoperosi. A un'occasione facile che Fattori sbagliava (19'). rispondeva il Torino con qualche attacco più insistente, e si arrivava al 37' con una punizione pochi metri fuori dall'area della Fiorentina a favore del Torino. C'era stato un fallo di Tendi ai danni di Pulici. Facchin puniva. Batteva Pecci con un pallonetto che superava la barriera. Arrivava Van de Korput che, mentre cercava il tiro a rete, veniva agganciato di fianco da Casagrande. Rigore netto, che, d'istinto, Facchin concedeva. Poi, dietro le proteste dei fiorentini, l'arbitro andava dal guardalinee (Barbaresco), e si rimangiava la decisione, facendo battere una punizione contro il Torino. Perché Facchin ha speso quasi un minuto per cambiare opinione? Fuori gioco? Negli spogliatoi si sosteneva di sì. Fuori gioco di Van de Korput. Sinceramente non abbiamo visto nessuna irregolarità torinese, mentre macroscopica era parsa quella fiorentina. Nel calcio bisogna far buon viso a cattiva sorte, e il Torino ha dato prova di grande sportività. Bisogna dargliene atto, anche se gli è costata una sconfitta bruciante. La partita si avviava inesorabilmente verso un monotono pareggio senza reti, con pochi elogi e molti sbadigli, quando Bertoni spostato a sinistra pescava superbamente Antognoni nell'inedito ruolo di ala destra. Dov'era Zaccarelli in quel momento? Era avanzato nel tentativo di fare gol. E Antognoni azzeccava un tiro diagonale che batteva Terraneo. Era il 74'. La Fiorentina si esaltava, mentre il Torino cercava di rimediare spostando avanti il suo gioco, ma su contropiede, improvviso. Bertoni entrava in area e Cuttone l'affrontava. Facchin era molto lontano, ma indicava con sicurezza il disco del penalty che Antognoni trasformava (77'). Due gol in tre minuti, 2-0 per i toscani, una punizione troppo severa anche per un Torino distratto e senza stimoli.