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San Paolo
21/03/1982
h.15.00
NAPOLI - TORINO 2-0 (2-0)
Napoli
: Castellini, Bruscolotti, Marino, Guidetti, Krol, Ferrario, Vinazzani, Iacobelli (all'82' Carannante), Pellegrini III, Crisciamanni (al 70' Benedetti), Damiani. A disposizione: Ceriello, Musella, Puzone. All.: Marchesi.
Torino: Terraneo, Vam De Korput, Danova, Ferri (al 70' Mariani), Zaccarelli, Beruatto, Bonesso, Bertoneri, Dossena, Ermini, Pulici. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Esposito, Rossi E. All.: Giacomini.
Arbitro: Casarin di Milano.
Reti: Criscimanni 3', Pellegrini 42'.
Spettatori: 46.085 di cui 34.642 abbonati e 11.443 paganti per un incasso di 61.943.500 lire.
Note: Fortissimo vento di tramontana, contro gli attacchi del Torino nel primo tempo, con la palla che acquista traiettorie imprevedibili.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 marzo 1982]
Con un gol improvviso ma molto bello di Criscimanni al 3', e con il bis di Pellegrini prima della fine del primo tempo (rete contestata perché il napoletano sembrava in fuorigioco), il Napoli ha battuto il Torino, un Torino stranamente fragile, forse anche incapace di reagire alle difficoltà di una partita iniziata male e avversata dalle condlzoini atmosferiche. Piangere sul gol di Pellegrini, il secondo del Napoli, è giusto, perché la posizione del napoletano ai più è parsa irregolare, in fuorigioco. Ma limitare l'indagine a quest'episodio sarebbe un errore. Dopo Napoli-Torino (2-0) bisogna guardare più a fondo, chiedersi perché. E gli interrogativi sono tanti., Perché ai ragazzi di Giacomini é mancata la forza nel pressing? Perché Dossena non ha mai trovato la giusta posizione né in difesa né all'attacco? Perché Zaccarelli, pur valido in molte circostanze, ha commesso i due errori che hanno concesso al Napoli due gol? Perché tanta confusione tra i centrocampisti? Sono domande a cui non è facile rispondere restando fuori dall'ambiente. Le risposte comunque toccano a Giacomini, e il trainer granata certamente le troverà. A Napoli la squadra ha incontrato difficoltà determinate dal vento e dalla necessità di dover recuperare un gol, bellissimo, anche se balordo, segnato in apertura da Criscimanni. E per di più qualcosa non ha girato nella manovra: forse per l'affanno dell'impegno di raggiungere il pareggio, forse per l'inesperienza di qualche elemento troppo giovane, certo per i molti errori commessi da qualche campione. In sostanza non abbiamo visto un Torino vibrante come in altre circostanze.Tirava una tramontana d'inferno e i granata, avendo perso il sorteggio, dovevano giocare controvento. La partita era alle prime battute: i torinesi avevano appena assunto uno schieramento tattico di attesa quando, a meta campo, Iacobelli serviva Criscimanni. Lo scatto del napoletano era prepotente, la sua fuga inutilmente contrastata. Arrivato nel pressi dell'area, Criscimanni scartava anche Zaccarelli corsogli incontro, e da fuori area calciava violentemente a rete battendo Terraneo. Era il 3' e già il Torino doveva rimontare. II Napoli assumeva uno schieramento molto chiuso. Facevano barriera i centrocampisti, Vinazzani stava sulla linea dei terzini, a tratti arretrava anche Damiani, lasciando solamente Criscimanni e Pellegrini in zona di attacco. AI Torino, giovane e inesperto, il compito di recuperare, e i granata tentavano di tutto, ma senza risultato. Era un gioco affannoso, a volte convulso. Si attendevano i suggerimenti di Dossena, e lui, nella posizione di centravanti di manovra, cercava di appoggiare palloni utili. Ma Bonesso era soggiogato da Ferrario, mentre Pulici non aveva scampo di fronte a Bruscolotti. Risultava evidente che il compito dei torinesi era difficilissimo. Il loro assalto era continuo. Il Napoli aveva praticamente rinunciato ad offendere. Sfiorava il gol Ermini all'11', ma la palla deviata da Castellini finiva in angolo. Provava ancora Ferri al 32', ma il tiro era innocuo. Il risultato della ''grande fatica'' era deludente. E si arrivava al 43'. Criscimanni lanciava Pellegrini, Zaccarelli tentava di avanzare con Van De Korput e Danova, ma forse tardava un attimo, ingannando cosi guardalinee e arbitro che giudicavano valida la posizione del napoletano. Pellegrini avanzava e batteva Terraneo con tiro a effetto. Protestavano i granata, e forse con ragione. Dalla tribuna il fuorigioco era parso evidente, ma Casarin ascoltava il consiglio del suo collega Lavetti (lo stesso che fece espellere il cannoniere Pruzzo nella constrastata partita Fiorentina-Roma), e convalidava. Era il colpo definitivo. Recuperare due gol risultava veramente impossibile. I ragazzi di Giacomini cercavano per tutta la ripresa di portare offensive all'arroccata difesa del Napoli, ma l'indefinibile posizione di Dossena la giornata difficile di Pulici e il girovagare di Bonesso davano alla manovra scarsa penetrazione e insufficiente dinamismo. Era un gioco affannoso, con molti errori. Dossena, sentendosi il regista di una squadra in difficoltà, ha provato di tutto, ma non gli è riuscito niente. Ha giocato arretrato per suggerire, tentando anche di avanzare per soprendere i suoi custodi, ma non riceveva palloni validi. La giornata nera di Zaccarelli e l'affanno di Beruatto e le divagazioni di Pulici completavano la giornata negativa. Il Torino lentamente affondava. I granata non avevano neppure la forza di tentare il pressing. Lottavano ma sbagliavano quasi tutto. Giacomini provava Mariani al posto di Ferri, ma senza esito.E finiva cosi un secco2- 0 Recriminare sul secondo gol è giusto perché la posizione di Pellegrini è parsa irregolare, ma credere che la sconfitta sia stata determinata soltanto dall'errore dell'arbitro sarebbe pericoloso.