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La Favorita
18/08/1982
h.17.30
PALERMO - TORINO 0-0
Palermo
: Piangerelli (al 46' Volpini), Gorini, Volpecin, Vailati, Di Cicco, Venturi, Gasperiniu, Destefani, De Rosa, Lopez, Montesano. All.: Renna.
Torino: Terraneo, Van der Korput, Beruatto, Ferri, Danova, Galbiati, Torrisi (al 4' Zaccarelli), Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (all'86' Bertoni). All.: Bersellini.
Arbitro: Ballerini di La Spezia.
Reti: -
Spettatori: 30 mila circa di cui 28.520 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 Agosto 1982]
Il Torino chiedeva di soffrire e, com'era nella previsione i suoi desideri sono stati abbondantemente esauditi. Se ne torna dalla Sicilia con un risultato di parità (0 a 0) che gli fa comodo se considerato nell'ottica della qualificazione, ma anche con una serie di quesiti irrisolti sui quali Bersellini e i giocatori avranno parecchio da riflettere. Purtroppo, nel bilancio della trasferta siciliana, i granata debbono inserire anche il grave incidente del quale è rimasto vittima Torrisi al secondo minuto della partita: in un contrasto, il centrocampista ha riportato una distorsione al ginocchio destro la cui entità, come ha sostenuto il medico sociale Campini, resta da valutare. Tuttavia, nella migliore delle ipotesi, l'ex ascolano ne avrà per venti giorni, nella peggiore dovrà restare lontano dal campi oltre due mesi. A sostituire l'infortunato, Bersellini ha chiamato Zaccarelll. Sicuramente non era questa la circostanza preferi ta dall'ex capitano per tornare in squadra, anche perché il ruolo che gh è toccato di ricoprire non era quello più congeniale alle sue caratteristiche. E' chiaro però che indipendentemente dal comporta mento di Zaccarelll, il quale ha offerto un contributo dignitoso rivelandosi addirittura determinante in un paio di occasioni, con questo infortunio le difficoltà finora incontrate da Bersellini crescono a vista d'occhio. Perché il centrocampo settore nevralgico e soprattutto perché, nell'ambito del collettivo granata, rinnovato dagli ultimi arrivi, si avvertiva prepotente la necessità di registrare equilibri sinora precari. A ribadire il concetto, serva una significativa affermazione dello stesso allenatore il quale ha detto: ''Avrei preferito perdere la partite, ma non Torrisi''. A grandi linee, il collaudo palermitano ha offerto risultanze analoghe a quelle delle partite amichevoli disputate sinora, con una differenza sostanziale che si riferisce alla caratura dell'avversario, stavolta di rilevanza tecnica imponente . Proprio alla luce di questa considerazione, va interpretato il leggero ottimismo che, malgrado tutto, caratterizza le dichiarazioni di Bersellini: ''Ancora una volte abbiamo proceduto a fasi alterne - ha osservato -, ma non si possono negare miglioramenti evidenti rispetto alla partita disputata domenica a Piacenza. Siamo sulla buona strada anche se ci sarà da soffrire molto''. Il maggior ritmo dei palermitani ha costretto il Torino ad essere cauto e a fare appello a classe ed esperienza per ovviare al chiari limiti di tenuta. E' il caso di Dossena, e pure quello di Hernandez. Borghi e Selvaggi, in teoria l'uno complemento dell'altro, negli effetti per ora non si., conoscono nel senso che l'ex catanzarese, afflitto anche da qualche acciaccò, non riesce a inserirsi nel collettivo mentre il suo compagno di reparto si distingue in area per prontezza e intuito e fuori dall'area dove spesso si reca a cercare appoggi per le botte che prende dal difensori avversari. Regge bene la difesa, nella quale ha brillato in modo particolare Galbiati, anche perché Il Palermo non ha davvero risparmiato la retroguardia granata impegnando Terraneo con tiri violenti di De Stefanis al 27' del primo tempo (palla fuori di un soffio), De Rosa (al 35' bordata secca e angolata, al 49'e al 50'), del vivace Gasperini che al 34' ha anche colpito una traversa quando Terraneo era ormai fuori causa e infine di Montesano. Meno sostanzioso l'attivo del Torino che si é fatto notare in attacco al29'con un tiro a lato di Dossena e per una dialogo tra Hernandez e Borghi sfumato per un equivoco a quattro metri dalla porta (74') Ancora una volta è stato l'argentino il protagonista dello spunto più pericoloso: Hernandez al 38' ha infatti colpito la traversa con una diabolica punizione, un contentino che per qualche àttimo ha galvanizzato questo Toro in difficoltà.