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Santa Colomba
01/09/1982
h.17.30
BENEVENTO - TORINO 1-2 (1-0)
Benevento
: Tarocco, Olivotto (al 22' Lomonte), Ventura, Finotto, Cacitti, Laurenti, Salvatori (all'82' Bonetto), Orati, Borri (al 74' Mottola), Zitta, Carboni. A disposizione: Bianchini, Bonielo, Sansonetti. All.: Bean.
Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto, Ferri, Danova, Galbiati, Ermini, Dossena, Selvaggi (all'83' Rossi), Hernandez, Borghi (al 46' Bonesso). A disposizione: Copparoni, Zaccarelli, Bertoneri. All.: Bersellini.
Arbitro: Benedetti di Roma.
Reti: Carboni 43' (B), Galbiati 58' (T), Dossena 79' (T).
Spettatori: 9.215 paganti per un incasso di 44.473.000 lire.
Note: Ammoniti Zitta ed Hernandez, osservato un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa del presidente della Pallacanestro Benevento.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 Settembre 1982]
Il Torino incamera la terza vittoria di Coppa Italia (ancora per 2 a 1) e centra la qualificatole, ma soffre pia del lecito contro un Benevento che ti dimostra degnissima compagine, anche te di due serte inferiori, i campani, infatti, con una tattica molto coraggiosa, mettono in crisi i granata per quasi tutto il primo tempo, si portano anche in vantaggio, ma poi si devono arrendere alla maggior classe degli uomini di Bersellini, nettamente dominatori nel secondo tempo. Senza Vati de Korput, impegnato con la Nazionale olandese e privo anche di Zaccarelli cui Bersellini ha concesso un turno di riposo a vantaggio del giovane Ermini, il Torino non ha dunque avuto vita facile, anche se non ha mai perso la tramontana, soprattutto nel primo tempo quando, pur cercando con insistenza di perfezionare gli schemi, non riusciva a fare breccia nella difesa avversaria. Le punte di Bersellini, quindi, non pungono. Borghi (nella ripresa Bonetto) e Selvaggi hanno fatto tanto movimento, ma concluso poco. Non per nulla il gol del pareggio è opera del libero Galbiati. Per contro sale in cattedra Dossena e con lui alla distanza, giganteggia anche l'argentino Hernandez. Bersellini, dunque, si consola e aspetta la partita conclusiva di domenica con il Cagliari per tirare le prime conclusioni sul nuovo Toro. Parte a passo di slow, solo Ferri si danna I'anima correndo in lungo e in largo e viene guardato con stupore dai compagni incredibilmente immobili. Al 22' il Benevento perde il difensore Olivotto che, in uno scontro aereo con Beruatto si produce un profondo taglio al sopracciglio destro. Gli subentra Lomonte. Al 28'i padroni di casa creano la prima azione pericolosa, ma Corradini. Uno dei più attenti in campo, salva in extremis su Carboni. Finalmente si vede anche il Torino che ogni tanto, con i suoi centrocampisti, cerca di cambiare ritmo. Al 29' su invitante passaggio di Selvaggi, Hernandez, di destro, cerca l'angolo alla destra del portiere, ma l'estremo difensore campano è bravo ad allungarsi e a deviare. Ancora i due giocatori a confronto al 39': Hernandez batte una delle sue magnifiche punizioni ad effetto, ma il portiere devia in angolo. Il Toro cresce notevolmente sul finire del primo tempo, ma nel suo momento migliore subisce il gol. Punizione dalla destra battuta da Finotto. Ventura in area passa a Carboni che, tutto solo, in rovesciata, batte alla grande il portiere Terraneo. Bella la conclusione, ma gravi colpe pesano sulla difesa del Torino infilata in modo incredibile. Si riprende a giocare. Bersellini manda subito tn campo Bonesso (subito una botta contro la parte alta della traversa) al posto di Borghi. Al 58'arriva il gol del pari in modo rocambolesco. Hernandez serve di precisione Selvaggi, il centravanti spara in porta, ma la palla rimbalza su un difensore avversario e finisce a Galbiati che da due passi spara in rete. L'azione dei granata ora si svolge con maggior ordine. Dossena dirige le operazioni, ma le punte non riescono proprio ad andare in porta. Proprio Dossena al 79' raccoglie un passaggio di Selvaggi e spara un micidiale rasoterra che ''insacca a fil di palo'' da circa venti metri. Vantaggio giusto a questo punto. Il Benevento, pur sulle ginocchia, non si arrende del tutto ed all'80', Ventura, con una pran botta da fuori area, centra la traversa.