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Arena Garibaldi
02/01/1983
h.14.30
PISA - TORINO 0-1 (0-0)
Pisa
: Mannini, Secondini, Riva, Pozza, Garutti, Gazzoli, Berggreen, Casale (al 61' Caraballo), Sorbi, Occhipinti, Tedesco (al 61' Birigozzi). A disposizione: Buso, Massimi, Ugolotti. All.: Vinicio.
Torino: Terraneo, Van De Korput, Corradini, Ferri (al 35' Salvadori), Danova, Galbiati, Torrisi (al 72' Rossi), Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi. A disposizione: Longo, Bertoneri, Comi. All.: Bersellini.
Arbitro: Benedetti di Roma.
Reti: Selvaggi 80'.
Spettatori: 19.865 di cui 15.098 paganti e 4.767 abbonati per un incasso di 116.292.500 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 gennaio 1982]
Con un guizzo irresistibile di Selvaggi, il Torino ha conquistato la sua prima vittoria esterna confermando i sintomi di progresso già emersi contro l'Ascoli. Successo legittimo, indiscutibile. In base alla differenza di valori emersi in campo: quattro palle-gol per I granata, una per I pisani nettamente inferiori specie nel primo tempo quando Hernandez e Dossena hanno dettato legge, dialogando come ai tempi migliori. Costretto a rinunciare a Maccarelli, causa l'attacco febbrile che ha colpito nella notte anche Dossena. Bersellini è riuscito ugualmente ad Impostare un complesso validissimo con un forte filtro davanti alla difesa sorretta come al solito con estrema efficacia da Galbiati. Hernandez aveva voglia di giocare e lo ha dimostrato sino in fondo. Negli attimi conclusivi, quando il Pisa rabbiosamente cercava di avvicinarsi all'area granata, l'argentino ha lavoralo palloni su palloni, prendendosi anche il lusso di tocchettarli ai compagni come riusciva a fare anni fa un certo Sivori. Forse quella di ieri e stata la miglior partita di Hernandez in Italia, soprattutto sul piano della continuità, e questo ha significato mollo per il centrocampo granata peraltro ben sorretto da capitan Dossena, nonostante le linee di febbre, e dall'inesauribile Torrisi, mentre Salvadori, subentrato allo sfortunato ed infortunato Ferri (appena 35 minuti di gioco, ancora una botta al ginocchio dolorante), ha svolto i suoi compiti con la solita efficacia agendo in zona su Occhipinti ma pronto a prendersi altri clienti di passaggio. Agli spunti poderosi di Borghi non rispondeva in modo altrettanto efficace Selvaggi che sino al momento del gol decisivo aveva sulla coscienza alcune occasioni sprecate nonché una scarsa concentrazione. Almeno in apparenza, perché quando ha fiutato il gol é partito come un razzo segnando la sua sesta rete: quando un attaccante firma una prodezza come quella di Pisa, può concedersi tutte le pause che vuole. Sei gol senza rigori sono un bottino di rilievo e Selvaggi giustamente può andarne fiero. In difesa perfetto, come si diceva, Galbiati: nessuna sbavatura nei suoi interventi: buono Danova, bene Corradlni. meno bene Van De Korput, causa alcune amnesie nella marcatura di Berggreen. Ogni tanto lo perdeva di vista e qualcuno doveva sostituirlo a costo di lasciare libero il proprio avversario. Per sua fortuna e anche del Torino. Berggreen non era nella giornata migliore come buona parte del suol compagni, irretiti dall'abile disegno tattico del Torino chiuso in modo irreprensibile e pronto ad esprimersi sulle estreme senza un animo di esitazione. Con Casale e Todesco pressoché nulli, anche se il primo agendo a zona su Dossena godeva a sua volta di molti spazi. Il Pisa non si è mai reso pericoloso. Gli spunti migliori li ha offerti con il duplice ingresso di Caraballo e Birigozzi cui Berselllnl (era nel parterre) ha risposto attraverso il suo vice con il giovane Ezio Rossi che non ha battuto ciglio ed ha rinforzato la difesa al momento giusto. Dopo appena 6', palla di Hernandez a Borghi, questi dalla sinistra rimetteva In piena area dove Selvaggi arrivava in ritardo all'appuntamento. Un brivido per la difesa granata a primo tempo scaduto (la gara è iniziata con tre minuti di ritardo) quando Sorbi dalla sinistra tira una punizione nel mucchio di giocatori in area e il pallone, sfiorato da un torinese, esce in angolo dando l'impressione di finire In rete. Ripresa. Ancora Hernandez in evidenza con una punizione che acarezza il palo sulla sinistra di Mannini ed esce a lato. Una bella conclusione di Borghi (9') con grande parata dell'ottimo Mannini. portiere di sicuro avvenire, quindi tocca a Caraballo e Birigozzi. appena entrati al posto degli spenti Casale e Todesco (Vinicio forse ci ha pensato troppo), mettere in allarma la difesa granata. Ce anche un urlo della folla che invoca il rigore quando Salvadori mette in angolo un pallone deviandolo con una mano. Protesta Berggreen con gesti plateali ma Benedetti fa segno di proseguire. In effetti, il pallone ha battuto davanti a Salvadori, che era sul primo palo, schizzandogli sulla mano. Il Torino pareggia subito dopo anche questa situazione quando Dossena, nell'area toscana, viene atterrato e pressato da due avversari mentre Mannini, pochi attimi prima, aveva respinto alla grande su Borghi. Pochi secondi dopo - è il 35' - Salvadori mette In azione Selvaggi che anticipa il libero Pozza, salta Mannini e mette in gol fra l'entusiasmo del numerosi dirigenti granata e del gruppo di appassionati che sventolavano un'enorme bandiera.