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Del Duca
01/05/1983
h.16.00
ASCOLI - TORINO 2-0 (0-0)
Ascoli
: Brini, Anzivino (al 31' Muraro C.), Boldini, Sclosa, Gasperini, Mandorlini, Novellino, De Vecchi, Pircher (al 77' Carotti), Greco, Nicolini. A disposizione: Muraro L., Trevisanello II, Monelli. All.: Mazzone.
Torino: Terraneo, Van De Korput, Beruatto, Corradini, Danova, Galbiati, Torrisi (al 73' Hernandez), Dossena, Selvaggi, Ferri (al 70' Bertoneri), Borghi. A disposizione: Copparoni, Rossi E., Salvadori. All.: Bersellini.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Greco 67', De Vecchi 85'.
Spettatori: 14.796 di cui 8.104 paganti e 6.692 abbonati per un incasso 56.496.500 lire.
Note: Espulso Van de Korput al 23' per fallo di reazione su Novellino; ammoniti Novellino e Galbiati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 maggio 1983]
Una punizione, battuta con astuzia da Greco mentre la barriera granata non era ancora pronta, e un sacrosanto rigore trasformato da De Vecchi, hanno piegato dopo un'aspra battaglia il Torino che, dal 23', giocava in 10 per l'espulsione di Van de Korput. Rosario Lo Bello aveva applicato il regolamento.con eccessiva fiscalità, poiché si trattava di un fallo di reazione abbastanza veniale, dimenticando che Novellino aveva ripetutamente, provocato l'olandese. Insomma un'ammonizione era più che sufficiente, come era toccato in precedenza allo stesso Novellino e a Galbiati. A tempi lunghi, il Torino ha inevitabilmente scontato l'inferiorità numerica ma, come capita spesso in questi casi, le azioni migliori le ha sviluppate proprio dopo l'uscita di Van de Korput, anche se al 15' su un lungo lancio di Beruatto, Selvaggi si era fatto anticipare da Brini sciupando l'occasione. Dopo una clamorosa traversa di Beruatto con un bolide sferrato da una trentina di metri il pallone che rimbalza va al di qua della linea con il portiere fuori causa (27'), la palla-gol più nitida capitava a Dossena al 39'. Torrisi apriva sulla destra per Borghi che faceva l'unica cosa bella, di una prestazione insufficiente servendo di tacco Dossena che scartava Brini ma tardava un attimo di troppo a concludere e Scorsa, da tergo, gli toglieva il pallone dirottandolo in corner. Se Dossena avesse segnato, l'Ascoli, che appariva in affanno, avrebbe rischiato di perdere la testa; viceversa, con la forza della disperazione e pur giocando male, commettendo incredibili errori di mira con Pircher, i marchigiani hanno condotto in porto una vittoria che può significare la salvezza. Il Torino, invece, a meno di miracoli, vede sfumare la possibilità di qualificarsi per la Coppa Uefa. Bersellini aveva schierato un Torino da combattimento, almeno sulla carta, anche se poi sul campo non tutti hanno lottato come sperava l'allenatore. Hernandez, malgrado col Catanzaro avesse dato qualche segno di ripresa sul piano della volontà, non era stato ritenuto adatto per una partita spigolosa: per questa ragione, e non per il doloretto al polpaccio sinistro, era stato confinato in panchina preferendogli Beruatto in un centrocampo completato da Torrisi, Dossena e Corradini. Torrisi, per certe dichiarazioni fatte in settimana, (e che lui nega) veniva beccato dal suo vecchio pubblico ogni volta che toccava palla ed appariva un po' in soggezione senza dare il Consueto apporto Dossena (ha fronteggiato De Vecchi), dava l'impressione di risentire dell'impegno infrasettimanale con la Under 21, non appariva sciolto nella corsa ed era meno brillante nell'impostazione e nella manovra. In avanti le punte erano evanescenti anche per la fe roce marcatura di Gasparini su Selvaggi e di Anzivino su Borghi. Il gioco dell' Ascoli, comunque, era monotono e prevedibile. Il pubblico (appena 15 mila spettatori), incitava la squadra anche con un enorme striscione di una cinquantina di metri, ma non bastava per impensierire Terraneo, il quale effettuava la prima parata al 18' su un tiro da lontano da Mandorlini. Ridotto in 10, il Torino di ventava pericolosissimo anche se Muraro, subentrato per ragioni tattiche ad Anzivino al 31', non sfruttava un'uscita a vuoto di Terraneo, tradito dal vento (35') Dopo l'intervallo, caratterizzato dallo ''show'' del presidente Rozzi che, nonostante la squalifica, arringava la folla dalla pista di atletica, era ancora il Torino a sfiorare gol al 57'. Lanciato da Beruatto sulla sinistra, Torrisi staffilava in diagonale mandando la sfera a sfiorare il montante. Era anche l'ultima grossa occasione per i granata che poi subivano la disordinata pressione dell'Ascoli. Pircher ''bucava'' un invitante cross di De Vecchi (62'), poi l'arbitro sedava a fatica un principio di rissa tra Ferri e Nicolini e fra Terraneo e Greco. Tornata la calma (si fa per dire), Terraneo respingeva di pugno una punizione-bomba di De Vecchi, quindi per un qui pro quo con Galbiati rischiava di capitolare (65') ma Corradini liberava in extremis su Pircher. Mentre Terraneo disponeva lo sbarramento, Greco calciava una punizione a parabola, infilando il ''sette'' sulla destra del portiere: inutili le proteste dei granata per far ripetere il calcio piazzato. Ancora due occasioni per Pircher e Greco (dopo l'ingresso di Bertoneri ed Hernandez rispettivamente al posto di Ferri e Torrisi) all'84' il gol della sicurezza per i marchigiani. Muraro, scattato in contro piede, veniva atterrato da Corradini in area. Dal dischetto De Vecchi, di prepotenza, insaccava. Ad un mi nuto dalla fine, malgrado il 2-0, Mazzone perdeva la testa protestando platealmente per un brutto fallo di Hernandez su Boldini e Lo Bello lo cacciava dal campo.