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Partenio
09/10/1983
h.14.30
AVELLINO - TORINO 0-0
Avellino
: Osti (al 52' Biagini), Vullo, Schiavi, Favero, Di Somma, Barbadillo, Tagliaferri, Bergossi, Colomba (al 70' Bertoneri), Limido, Cervone. A disposizione: Rossi, Cilona, Diaz. All.: Veneranda.
Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto, Zaccarelli, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi, Dossena, Hernandez (all'85' Pileggi). A disposizione: Copparoni, Benedetti, Picci, Comi. All.: Bersellini.
Arbitro: Mattei di Macerata.
Reti: -
Spettatori: 21.492 di cui 12.967 abbonati e 8.525 paganti per un incasso di 79.075.000 lire.
Note: All'81' Barbadillo ha fallito un calcio di rigore.
Cronaca
[Tratto da Stampa Sera dell' 11 Ottobre 1983]
Eugenio Bersellini ha lasciato il "Partenio" soddisfatto per il punto conquistato. "A vendemmiare ci vado domani, nelle mie vigne", scherzava l'allenatore del Torino. E ne aveva diritto dopo lo scampato pericolo all'81' quando Barbadillo ha fallito il rigore che poteva mettere in seri guai i granata. Il rigore del peruviano (il migliore tra i padroni di casa) avrebbe però castigato con eccessiva severità un Torino che, pur non ripetendo la grossa prestazione del vittorioso incontro con la Roma, non meritava certo di perdere. Lo testimonia l'occasione capitata, a Galbiati a 3 minuti dalla fine, con un colpo di testa di poco oltre la traversa, che s'è aggiunta a quelle di Beruatto (12'), Dossena. (38'), Schachner (49') e Caso (80'). La più limpida era quella capitata a Schachner, su tipica azione di rimessa propiziata da un rinvio di Danova che l'austriaco ha sciupato. Schachner aveva nelle gambe le ruggini della trasferta di Gelsenkirchen, dove l'Austria era stata travolta mercoledì scorso dalla Germania Ovest, in una partita delicata per la qualificazione verso Parigi '84, e non aveva la necessaria lucidità per trasformare la ghiotta occasione. Schachner ha fatto tutto bene sino al momento del tiro, che ha maldestramente concluso a lato. Se avessse avuto la freddezza che aveva caratterizzato le sue prestazioni in Coppa Italia, avrebbe sicuramente centrato il bersaglio. I tifosi sperano che questa "crisi di gol" si sia esaurita ad Avellino e che con la Juventus, contro la quale Schachner ha sempre disputato grosse gare, torni a segnare, interrompendo questo digiuno. Sinceramente da Schachner è lecito pretendere di più, specie quando gli si offrono spazi come è capitato ieri in una sola occasione. Si dà da fare in funzione della squadra, ma non riesce a incidere nelle offensive e a qualcuno pare la controfigura del bomber d'agosto. Anche Dossena era reduce da un mercoledì faticoso, con la spumeggiante prova offerta in Nazionale a Bari nell'amichevole con la Grecia, ma il regista; pur risentendo dell'intermezzo azzurro, ha messo al servizio dei compagni la sua intelligenza tattica, con umiltà, senza strafare. Insomma, un Dossena "normale", ma ugualmente redditizio. E' salito in cattedra Caso, un trentenne che il Torino ha ingaggiato agli sgoccioli del calcio-mercato e che si sta rivelando un acquisto prezioso. L'ex perugino ha piedi buoni e tanta esperienza e ieri, oltre a puntellare il centrocampo insieme con Zaccarelli, ne ha curato l'organizzazione costringendo Cervone a compiere la parata più difficile su un pallonetto diabolico, scoccato da una ventina di metri, diretto all'incrocio dei pali. Mancavano 10 minuti alla fine ed era una manciata di secondi prima del calcio di rigore che l'arbitro ha concesso con eccessiva severità, forse perché gli irpini avevano protestato (ingiustamente) altre due volte su scontri nell'area granata, per un fallo che Zaccarelli ha compiuto di qualche centimetro fuori della linea. Non era penalty nemmeno in questa circostanza, ma Barbadillo non ha saputo approfittarne. Zaccarelli era stato protagonista di un secondo tempo autoritario, in crescendo, dando un contributo notevole. In avanti Selvaggi aveva lottato, pur non trovando molta collaborazione in Schachner n&ecute; ricevendo rifornimenti utili per puntare a rete. Un suo sfortunato passaggio all'indietro si era trasformato in assist per Barbadillo (Terraneo aveva rimediato al 5'), ma aveva poi riscattato l'errore ingaggiando un duello serrato con Favero e inscenando qualche efficace fuga con cross dal fondo non sfruttati adeguatamente dai compagni. La difesa, disposta a zona, ha avuto qualche problema ad arginare le iniziative di Barbadillo, che evidentemente con questo sistema si trova a proprio agio. Barbadillo era stato preferito da Veneranda a Diaz, malgrado in settimana avesse accusato noie muscolari e la scelta s'è rivelata buona, anche se il peruviano ha sulla coscienza il rigore sciupato. Come voleva Bersellini e come tutto sommato erano i piani di Veneranda (che in caso di sconfitta avrebbe rischiato il posto), è finita con la divisione della posta. L'Avellino al "Partenio" è imbattuto da undici mesi e nell'attuale torneo ha piegato in casa il Mflan (4-0) e l'Udinese (2-1), sia pure in modo rocambolesco contro i friulano di Zico. Dopo la sconfitta nel derby di Napoli, il pareggio è risultato che viene accettato con una certa filosofia, anche se i tifosi continuano a mugugnare nei riguardi di Veneranda, colpevole, secondo loro, di frenare la squadra anziché lanciarla all'offensiva almeno sul terreno amico. Il Torino resta l'unica squadra di serie A imbattuta dall'inizio di stagione nelle competizioni ufficiali, ma non vince fuori casa (a parte la Coppa Italia) da ben otto mesi. Il pareggio con brivido è accettabile e rappresenta un viatico in attesa del derby con la Juventus un programma il 23 ottobre dopo la sosta per Italia-Svezia.