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Comunale di Bergamo
23/12/1984
h.14.30
ATALANTA - TORINO 0-0
Atalanta
: Piotti, Osti, Gentile, Carmine, Perico, Soldà, Magnocavallo, Strömberg, Vella, Magrin, Agostinelli, Pacione. A disposizione: Malizia, Rossi G., Codogno, Donadoni, Fattori. All.: Sonetti.
Torino: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior, Beruatto, Zaccarelli, Sclosa, Schachner (al 77' Comi), Dossena, Serena. A disposizione: Copparoni, Corradini, Pileggi, Caso. All.: Radice.
Arbitro: Lanese di Messina.
Reti: -
Spettatori: 34.552 di cui 17.731 abbonati e 16.821 paganti.
Note: Per la prima volta in questa stagione, il Torino non va in gol in gare di campionato. Giornata di pallido sole, terreno in discrete condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 dicembre 1984]
E' finita zero a zero, buon Natale a tutti. Atalanta e Torino hanno giocato un tempo al galoppo, un'azione a testa, sembravano voler spaccare il mondo anche se di vere azioni da gol, a ben vedere, ce ne sono state pochine sull'uno e sull'altro fronte. Poi, nel secondo tempo, le due squadre si sono sedute metaforicamente sotto l'albero a tagliare il panettone, e l'arbitro Lanese, sempre metaforicamente, è stato invitato alla festa, nessuna follia per carità, pareggio sia e pareggio è stato. La premessa, necessaria per cogliere la partita nel giusto senso, non significa tuttavia che Atalanta e Torino abbiano fatto a gara in abbracci ed inchini. Sugli spalti non ci sono stati gli incidenti temuti, per fortuna di tutti, ma in campo nerazzurri e granata hanno disputato una partita tesa e a tratti ruvida, almeno nel primo tempo quando si faceva sul serio e gli atleti, per una ragione o per l'altra, avevano più pensiero per il calcio che non per le vacanze a venire. Le cose sono cambiate nella ripresa, forse per reciproca e tacita intesa visto che il pari in fondo andava bene ad entrambe. E cosi il Torino, che finora aveva sempre lasciato il campo con almeno un gol all'attivo, ha collezionato il primo 0-0 della sua esaltante stagione al vertice: piccola amarezza, ma proprio piccola dal momento che la squadra di Radice, pur raggiunta dall'Inter, ha mantenuto il secondo posto in classifica senza perdere ulteriore terreno dalla capolista Verona. Anche l'Atalanta, in fondo, ha chiuso l'anno come voleva, confermando contro i granata l'imbattibilità sul proprio campo: un piccolo record che fa bene al morale, senza contare il punto prezioso sulla via della salvezza, la quale peraltro dovrebbe essere facilmente raggiunta viste la classifica e la freschezza atletica dei ragazzi di Sonetti. L'Atalanta per la verità ha giocato una mezz'ora di splendido calcio. Pressing, raddoppio di marcatura, sgroppate a perdifiato per il campo, con i granata un po' stupiti da una simile partenza ma comunque attenti a chiudere uomini e corridoi. Lo svedese Stromberg, in questa fase iniziale, è stato il trascinatore della sua squadra, e molto bello è stato il duello personale con Francini che a sua volta, insieme a Serena, è stato a nostro avviso il migliore dei granata. Stromberg al 7' ha iniziato la serie delle pericolose azioni dell'Atalanta con un centro basso che Danova, ostacolato da Pacione, ha toccato col braccio in area prima dell'intervento di Martina. Lanese, giustamente, ha considerato involontario il fallo, niente rigore e l'Atalanta ancora in avanti. Buon momento, il Torino controllava. Al 9', altra manovra atalantina e ancora Danova, in acrobazia, metteva in angolo anticipando Pacione su cross da sinistra di Magnocavallo, che nell'occasione aveva fatto la cosa più bella della sua partita liberandosi in dribbling di Schachner e in pallonetto di Galbiati. Il Torino, pronto nel contropiede e assai pericoloso con Serena, un po' meno con Schachner, ha rotto l'assedio al 16': Junior a Dossena, Dossena a Serena e svelto sinistro basso parato a terra da Piotti. Raccontiamo abbastanza in dettaglio il botta e risposta del primo tempo, del secondo abbiamo poco da dire, eccetto il fatto che Comi ha sostituito al 77' Schachner, già più in vacanza di altri, e che Soldà ha calciato due volte fuori da lontano. Okay, torniamo al primo tempo. Il sinistro di Serena parato, un palo di contropiede granata bene impostati ma male conclusi, poi ancora l'Atalanta in attacco al 25', centro di Magrin e zompo felino di Martina ad anticipare il biondo Stromberg. I tifosi dell'Atalanta urlavano, quelli del Torino, abbastanza numerosi, rispondevano dalla curva opposta, normale guerra di tifoserie, niente bastoni, evviva. E qui, alla mezz'ora, è finita la partita dell'Atalanta ed è iniziata quella del Torino, prima che entrambi decidessero di firmare l'armistizio di Natale. Al 33' i granata sono andati vicini, vicinissimi al gol. Sclosa ha pescato in area Serena e l'attaccante di testa ha mirato l'angolo basso, il pallone ha sfiorato il palo, scene di disperazione del granata che una settimana fa, stessa posizione, aveva messo in gol contro il Como. Serena ieri è stato bravo e sfortunato. E' stato bravo anche Gentile che lo marcava, un bel duello sui palloni alti anche se a Serena, onestamente, è venuto a mancare il solito aiuto da parte di Schachner. Sempre Serena, al 35', ha tentato di far secco Piotti, bravino negli interventi ma non esaltante nelle uscite. Junior ha battuto un angolo, la difesa ha respinto, il vecchio Zaccarelli, vecchio ma ancora in gamba,ha stoppato toccando in verticale e Serena in mezza girata ha messo fra le braccia del portiere avversarlo. Abbiamo lasciato per ultimo la ciliegina, - anche per consolare il lettore di un secondo tempo che non andremo a raccontare, - pura routine. Al 38' Junior ha centrato un bel pallone teso e Serena è saltato di prepotenza su Gentile e Piotti proteso in uscita. Il granata ha toccato il pallone, però si è anche appoggiato a Gentile e così, prima ancora che Francini mettesse in gol, l'arbitro Lanese ha fischiato la punizione per l'Atalanta. Non si può parlare di gol annullato, però bisogna vedere se l'intervento scorretto effettivamente c'era. A noi è parso che l'azione di Serena fosse regolare. Possiamo sbagliare.