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San Siro
24/02/1985
h.15.00
INTER - TORINO 1-1 (1-1)
Inter
: Zenga, Bergomi, Baresi, Cucchi (al 55' Causio), Collovati, Ferri II, Sabato, Marini, Altobelli, Brady (al 72' Mandorlini), Muraro C. A disposizione: Recchi, Bini, Nunziata. All.: Castagner.
Torino: Martina, Corradini, Francini (all'88' Comi), Galbiati, Zaccarelli, Beruatto, Pileggi, Sclosa, Schachner, Dossena, Serena. A disposizione: Copparoni, Mariani P., Picci, Osio. All.: Radice.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Corradini 13' (T), Collovati 29' (I).
Spettatori: 55.228 di cui 22.644 abbonati e 32.584 paganti.
Note: Altobelli ha fallito un calcio di rigore sul punteggio di 1-1 al 77'. Ammoniti Galbiati, Corradini, Sabato e Mandorlini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 febbraio 1985]
Dopo il sabato grasso una domenica di quaresima per i tifosi dell'Inter che ieri ha perso la grande occasione di agguantare il Verona al comando, lasciandosi Imporre il pareggio dal Torino d'emergenza, però vivo e pimpante più che mai. Il carnevale ambrosiano ha avuto, comunque, un'appendice a ''San Siro'' dove, con Muraro travestito da Rummenigge, il Torino si è.. divertito. Ma il vero scherzo l'ha fatto Altobelli che, dopo aver già propiziato con una corta respinta di testa lo spettacolare gol di Corradini, con il quale i granata si erano momentaneamente portati in vantaggio, s'è fatto parare da Martina il rigore decisivo. Il nervosismo ha tradito il bomber, così come tutta l'Inter era apparsa in affanno In precedenza forse perché sentiva troppo la giornata campale, forse perché, essendo priva di Rummenigge, temeva di non centrare l'impresa. Una brutta, irriconoscibile Inter. Se Altobelli avesse trasformato il match-ball adesso i nerazzurri sarebbero a braccetto con il Verona, ma non meritavano i due punti. Li meritava sicuramente di più il Torino che, malgrado le importanti assenze di Junior, Ferri, Danova e Caso, ha giocato senza complessi, sfiorando altre reti in contropiede. Il pareggio è più prezioso per i granata che consolidano il loro terzo posto contro ogni pronostico, restando agganciati all'area-scudetto e hanno regalato una grossa soddisfazione a Radice contro la società che l'aveva ripudiato un anno fa. Lo spirito di corpo, come voleva il tecnico, ha dato i suoi frutti e i cosiddetti rincalzi non hanno fatto rimpiangere i titolari. Bravissimo Corradini, non solo per la prodezza che ha sbloccato il risultato, ma per come ha imbrigliato Muraro. Altrettanto valido Pileggi per il lavoro svolto sulla fascia destra sia nel tamponare le avanzate di Baresi che nel proporsi per veloci azioni di rimessa, quasi tutte pericolose. Anche Beruatto, sul versante opposto, ha dato un consistente contributo, sfiancando Sabato e sospingendo diversi palloni in avanti. Ma il cuore della squadra era rappresentato da Zaccarelli. Il capitano ha indossato i panni di Junior e, pur senza avere l'abilità tecnica dell'asso brasiliano, ha preso in pugno la situazione, con la collaborazione di Dossena che ieri, a parte qualche fischio iniziale, ha suscitato l'ammirazione dei suol concittadini e, per una volta, è stato profeta in patria malgrado Castagner gli avesse destinato la rivelazione Cucchi. Il diciannovenne savonese è stato addirittura sostituito con Causio dopo appena 55 minuti poiché Castagner voleva aggiungere esperienza al centrocampo che appariva in balla di quello granata. S'era capito subito che per l'Inter sarebbe stato un pomeriggio di sofferenza. Cucchi ha sicuramente delle doti ma ieri ne abusava, voleva strafare sovrapponendosi in cabina di regia addirittura a Brady, costringendolo a fare il gregario. Buon per l'Inter che Marini, dannandosi, chiudeva le falle, ma l'attacco era privo di rifornimenti decenti, sia per l'imprecisione e gli errori nel passaggi più elementari che per la mancanza di un panzer come Rummenigge. In retrovia, Collovati sudava le proverbiali sette camicie per opporsi all'ex Serena, mentre Ferri non aveva vita facile con Schachner che, in spazi larghi, lo metteva alla frusta con i suoi scatti. Il Torino si difendeva con calma nonostante qualche incertezza di Galbiati che, evidentemente, non aveva del tutto smaltito il leggero attacco Influenzale del giorni scorsi. Ma Francini e Corradini facevano buona guardia su Altobelli e Muraro, mentre Martina, che ha un po' sulla coscienza il pareggio di Collovati per la respinta difettosa sul primo colpo di testa dello stopper, non aveva grossi problemi. A complicare la situazione dell'Inter era stato il gol di Corradini al 13'. Un fulmine a ciel sereno. Sugli sviluppi di una punizione di Dossena, Sclosa crossava, Altobelli respingeva appena fuori area per Corradini che stoppava di petto e al volo, di destro, staffilava a rete: il pallone sfiorava le dita di Zenga, colpiva il palo e carambolava nel sacco. L'Inter, frastornata, si lanciava tutta all'attacco. Galbiati si faceva ingenuamente ammonire, poi Muraro sciupava una facile occasione, commettendo fallo su Corradini rilevato da Lo Bello. Un minuto dopo (29') il pareggio. Corner di Brady, incornata di Collovati, rinvio di pugno di Martina, un invito a nozze per Collovati che saettava in porta al volo di destro. Il botta-risposta era stato firmato da due difensori. Il ritmo calava per riaccendersi nella ripresa. Lo Bello distribuiva altre ammonizioni (Corradini, Sabato e Mandorlini), e l'Inter non migliorava la qualità anche se Brady aveva la maglia sui pantaloncini alla Platini. I contrattacchi del Torino erano invece un costante allarme per la retroguardia, Come al 52' quando, su errore di Cucchi, Dossena lanciava Schachner che poi gli restituiva male un passaggio-gol e l'azione sfumava. Dopo l'errore, Castagner sostituiva Cucchi con Causio, ma era ancora il Torino ad avere tre occasioni, con Serena (58' e 59') e con Pileggi (62) senza esito. Castagner tradiva la paura di perdere inserendo Mandolini in luogo di Brady (71') tra la disapprovazione del pubblico. La sorte, però, sembrava sorridere all'Inter quando Altobelli, su centro basso di Baresi, con un'abile finta si liberava sotto porta di Franclni cui non restava che agganciargli il piede. Rigore. Dopo una lunga manfrina (Martina andava a spostare il pallone sul dischetto), Altobelli eseguiva al fatale 77'. Il tiro, non troppo angolato, era respinto dal portiere.