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Bentegodi
14/04/1985
h.15.30
HELLAS VERONA - TORINO 1-2 (0-0)
Hellas Verona
: Garella, Ferroni, Marangon I, Tricella, Fontolan, Briegel (all'86' Bruni), Fanna, Volpati, Galderisi, Di Gennaro, Larsen-Elkjaer. A disposizione: Spuri, Marangon II, Sacchetti, Turchetta. All.: Bagnoli.
Torino: Martina, Danova (al 64' Corradini), Francini, Zaccarelli, Junior, Ferri, Pileggi, Beruatto, Schachner (all'89' Comi), Dossena, Serena. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Galbiati. All.: Radice.
Arbitro: Lombardo di Marsala.
Reti: Serena 53' (T), Schachner 65' (T), Briegel 77' (V).
Spettatori: 42.794 di cui 17.553 abbonati e 25.261 paganti per un incasso di 357.154.000 lire.
Note: Al 5' Martina para un calcio di rigore ad Elkjaer.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 aprile 1985]
Il Torino ha pareggiato in tutti i sensi i comi con il Verona, non solo por essorsi ripreso quanto i gialloblù di Bagnoli gli avevano strappato al Comunale. La partita, piacevole sempre e a tratti agonisticamente molto elevata, è stata anche simile nello svolgimento - se non nell'alternarsi dei gol - a quella dell'andata. Come allora, ieri i padroni di casa si meritavano di andare in vantaggio all'inizio, ma Martina (che ha parato un rigore di Galderisi e ha salvalo miracolosamente la porta su colpo di lesta di Briegel) era nella parte di.. Garella, poi sono stati gli ospiti a dare una lozione nel gioco di rimossa fino a portarsi al meritato vantaggio di 2-0 con Serena e Schachner. La rete di Briegel ha poi riaperto una gara nella quale il Verona non credeva più, soggiogato com'era dalla superiorità di manovra dei granata, fra i quali Junior trovava finalmente l'appoggio pieno di un Dossena salito di tono con il passare dei minuti, mentre non mollava sulla fascia destra un magnifico Pileggi. Nel finale, drammatico, ecco il palo netto di Galderisi a pareggiare il conto dei legni granata nella sfida precedente, ed ecco soprattutto a complicare le cose per la squadra di Radice un'improvvisa bufera di vento che prendeva d'infilata la porta di Martina, falsando le traiettorie dei pallone. Sono stati gli ultimi dieci inuti una sofferenza per la difesa granata. Corradini (che aveva sostituito l'acciaccato Danova), lo splendido libero Zaccarelli, che ha dato ragione ancora una volta alle scelte del tecnico, l'altro marcatore Francini, tutti erano in difficoltà contro palloni le cui parabole erano falsate da un turbine gelido. Martina correva rischi grossi, ma l'arbitro era molto attento e non concedeva ai padroni di casa nulla più di quanto fosse loro dovuto. Abbiamo visto direttori di gara di ben maggior fama ed esperienza (Lombardo alla tredicesima gara in seria A) cedere a pressioni ambientali, peraltro comprensibili, come quelle di ieri. E' rimasto così il 2-1 per il Torino, a conferma delle ambizioni e dell'orgoglio che Radice aveva mostrato nei giorni di vigilia, ritenendo troppi i 6 punti di distacco dai leaders. Adesso sono quattro, meno pesanti, ma soprattutto ce la prova di carattere dei granala e ancora di piì la loro tenuta alla distanza. Il primo quarto dora pareva un altro anticipo di festa scudetto per i gialloblù di Bagnoli. Se sul calcio d'avvio i granata portavano Schachner al cross dalla destra (parata alla, facile, di Garella su Serena), subito il Verona prendeva in pugno la gara facendo traballare la difesa avversaria. Già al 5' lo scatenato Elkjaer la "bucava" letteralmente: Zaccarelli e compagni in linea come per mettere i rivali in fuorigioco, il danese che partiva da solo con una secca accelerazione, saltava Francini, puntava su Martina che in tuffo gli agganciava il piede con la mano. Elkjaer si era ormai allungato troppo la palla, ma il rigore ci stava tutto. Galderisi dal dischetto trovava un Martina caricatissimo. Attento a non "bere", la finta e pronto a ribattere la prima bordata non molto angolata, per chiudere ancora sulla seconda conclusione. Era solo un segnale. Cinque minuti dopo punizione di Fanna dalla sinistra. Briegel solo davanti a Martina, martellata di testa a colpo sicuro e respinta del portiere granala che volava su pallone e avversario. Altri tre minuti, e Fanna saltava tutti sulla destra. Sul suo centro forte, rientrante, si avventava dalla parte opposta Marangon e la sua staffilata a filo d'erba finiva d'un soffio a lato. Il Torino a quel punto soffriva, e molto. Il controcampo reggeva a latica. Solo Junior cercava anche di frenare gli avversari con il pressing, ma Dossena come in altre occasioni faticava a "scaldarsi" e perdeva sui tre-quarli palloni che consentivano a Di Gennaro (peraltro opaco, e ancora calato nella ripresa) e colleghi di avviare altre azioni. Era proprio Junior, al 32', a far sentire che in campo c'era anche il Toro. Il brasiliano scambiava con Serena (sin dall'avvio impegnato in ritorni utilissimi) e veniva liberato al tiro, ma la palla gli arrivava sul sinistro e la botta era imprecisa. Intanto tutta la squadra di Radice prendeva confidenza, il Verona trovava via via un'opposizione più concreta, risposte più efficaci che cominciavano a metterlo in soggezione. Serena al 35' calciava alto la palla respinta da Garella su punizione di Junior, mentre in difesa Danova zoppicava ma restava in campo per cedere il posto a Corradini solo nel secondo tempo. Subito, alla ripresa del gioco, Junior commetteva l'unico errore della partita. I granala partivano in contropiede e il brasiliano appoggiava la palla sul già marcato Schachner non avvedendosi che Dossena ora scattato nel vuoto formatosi alla sua sinistra. Ma il gol era appena rinviato. Al 53' lo slesso Dossena scambiava sulla sinistra con Pileggi, sul cui lungo centro Schachner faceva sponda per Serena il quale, con un'acrobazia in rovesciata, gabbava Garella con un tocco a filo di montante. Sullo slancio il Torino era padrone del gioco. Schachner faceva il pendolo su tutto il fronte dell'attacco aprendo varchi e al 66' metteva in reto un contro forte e basso di Junior dalla sinistra. Ancora Schachner, bravissimo, si liberava al 70', ma la conclusione era fuori bersaglio, e al 76' Garella doveva volare per ribattere una punizione di Junior. Al Verona restava l'orgoglio. Al 77' Briegel. Che aveva perso come Di Gennaro il duello nella "zona" con la coppia Junior-Dosscna, si riscattava con il colpo di testa del 2-1 su cross di Volpati. Poi bufera in tutti i sensi in area granata. La scena madre all'87': staffilata di Galderisi contro il montante alla sinislra di Martina, tuffo di Beruatto che rischiava la tosta per andare a respingere la ribattuta a colpo sicuro di Volpati. Poi ancora Galderisi sulla rete esterna (il "nano" dice contro il palo), ancora Martina a volare in uscita, ancora Zaccarelli a chiudere con un ultimo rinvio la sua magistrale prestazione.