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Comunale di Firenze
03/05/1987
h.15.00
FIORENTINA - TORINO 0-0
Fiorentina
: Landucci, Contratto, Maldera III, Oriali, Pin C., Gentile, Berti, Gelsi, Diaz, Antognoni, Baggio (al 76' Di Chiara). A disposizione: Conti, Rocchigiani, Galbiati, Onorati R. All.: Bersellini.
Torino: Lorieri, Corradini, Francini, Cravero, Junior (al 54' Fuser), Ferri I, Rossi E., Sabato, Comi (all'87' Mariani), Dossena, Lentini. A disposizione: Boccafogli, Kieft, Pileggi. All.: Radice.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: -
Spettatori: 29.441 di cui 14.312 abbonati per una quota partita di 355.791.000 lire e 15.129 paganti per un incasso di 146.684.000 lire.
Note: All'82' il fiorentino Diaz fallisce un calcio di rigore mandando la palla sul palo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 maggio 1987]
La realtà, voluta, non ha tradito i sogni di Fiorentina e Torino. I viola avevano nel pareggio il traguardo minimo, i loro attacchi erano più accennati che portati a fondo, i risultati via radio - anche se quello dell'Ascoli impensieriva un poco - erano in maggioranza rassicuranti. Il Torino, con onesta evidenza, aveva nel punto il traguardo unico: melinava dopo aver cercato - ed esserci riuscito - a prevalere nettamente sui toscani per buoni periodi nel settore centrale del terreno. Lorieri aveva già fatto la sua parte, ed anche di più, andando a deviare sul finire del primo tempo con un magico colpo di reni un "drop" assassino di Corradini, un po' frastornato dalla marcatura del giovane Baggio, quando ad otto minuti dalla fine l'arbitro Longhi, pur senza voler interferire nei piani delle due squadre, non poteva fare a meno di puntare il dito sul dischetto in area granata. Un centro di Alberto Di Chiara dalla sinistra era finito verso la destra del fronte d'attacco viola, dove Berti trovava uno del pochi dribbling efficaci della sua sbiadita partita. Giacomo Ferri, il quale già, aveva stonato nel quadro del match per alcuni interventi rudi su Antognoni, metteva la gamba, e Berti gli finiva dentro. Fallo probabilmente inutile, ma Longhi non poteva esimersi dal fischiare senza che i viola riuscissero ad esaltarsi più che tanto, e senza che i granata - ormai convinti di avere eseguito il programma prestabilito - avessero la forza di protestare. Minuto 82, Diaz in faccia a Lorieri, tutti e due controvoglia ma non c'erano alternative. L'argentino angolava il tiro, forte, Lorieri volava dalla parte giusta alla sua sinistra e sentiva il rimbombo del pallone contro il montante. Il pari era salvo, le coscienze pulite, la partita finiva 1-1, con solo i tifosi viola arrabbiati a lanciare agrumi dalla curva. E prima della scena madre? Quattro brividi in tutto, anche se grossi, ed in mezzo un Torino attento a coprire ed a palleggiare (anche verso Lorieri, pregevoli i.. duetti perditempo tra il portiere e Cravero), con Junior in campo per poco più di cinquanta minuti per poi ripetere la staffetta-derby con Fuser. Marcature granata: Francini prima su Berti quindi su Diaz, scambiando gli avversari con Ezio Rossi il quale trovava modo di affacciarsi in avanti in qualche occasione, Corradini a faticare su Baggio, il talento che ha offerto ottimi spunti ma soprattutto una già buona tenuta atletica, pur se non ha retto i novanta minuti. Una tenuta sufficiente per sottolineare il lavoro di Elio Locatelli, il quale assieme a Carlo Vittori ha rimesso in sesto il ragazzo nella scuola di atletica leggera di Formia. La forza granata era a metà del terreno, dove Dossena ha giocato la più grande partita perditempo (cosa non facile, perdere palla era un rischio) di tutta la carriera. Junior si adeguava. Sabato e Ferri pure. Non si adeguavano Comi e Lentini, il primo non riusciva a tenere un pallone soverchiato dall'anticipo e dalla potenza fisica di Pin, il secondo faceva di ogni palla una sfida personale con Contratto senza vincerne una. Alla sua età una boccata di umiltà non può che far bene. Meglio della "primavera" Fuser capace a tener palla con le astuzie di un veterano. La Fiorentina, attenta in difesa attorno a Gentile libero, cercava di affondare i colpi, ma ci riusciva solo in apertura di ripresa quando sovvertiva le regole che vogliono partite come questa vivere quarantacinque minuti e poco più. Anche nel primo tempo, comunque, Lorieri aveva avuto il suo lavoro: usciva bene al 16' andando a scontrarsi con Oriali il quale peraltro, liberato da Baggio, si era mangiato l'occasione con uno stop a seguire troppo lungo. Il portiere granata vedeva finire alta di poco una deviazione sotto rete di Berti al 40' su cross di Baggio dalla destra fintato da Diaz, e soprattutto volava sulla sua sinistra a toccare e mettere in angolo un pallone diabolico, indirizzato nel "sette" da Corradini. Ripresa persino più combattuta, se così si può dire, Torino ancora più guardingo, ed in evidenza tra i viola, calando Baggio, un altro giovane: Gelsi. Questi con la beata incoscienza dei ragazzi all'80' azzardava e azzeccava una botta al volo dal limite che partiva secca ma centrale ed alla quale Lorieri rispondeva con una presa sicura. La partita, poi, gradatamente rotolava verso la fine annunciata. Nessuno si aspettava, a otto minuti dalla fine, il duello rusticano Lorieri-Diaz. Decideva il montante, secondo giustizia.